𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 33. Sei brava.

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𝗦𝗲𝘂𝗹 𝗩𝗲𝗻𝗼𝗺𓆙

Cercai di respirare per l'ennesima volta, ma sentii qualcosa sfiorare il mio viso e farmi il solletico

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Cercai di respirare per l'ennesima volta, ma sentii qualcosa sfiorare il mio viso e farmi il solletico. Arricciai la punta del naso e tentai di spostare la testa. Non servì a nulla. C'era qualcosa che entrava ed usciva dalle mie narici e che le solleticava tanto da farmi sbuffare. Ad un certo punto, aprii gli occhi intenta a cambiare posizione, ma non potei farlo. Abbassai lo sguardo per vedere una chioma folta, spettinata e castana proprio sopra il mio naso e le mie labbra, un respiro calmo e caldo che si abbatteva contro la pelle nuda del mio petto. Non riuscii a trattenere un sorriso nel sentire il corpo tranquillo e sereno di Taehyung contro il mio. Passai dolcemente le dita sui suoi capelli e sentii il suo respiro farsi più intenso. Un suo braccio era avvinghiato dietro la mia schiena, la sua tempia posata sulla mia spalla e l'altra sua mano su un mio seno. Ero intrappolata in quella posizione e di certo non mi dispiaceva. Quel ragazzo sembrava un tenero cucciolo quando dormiva, quando riposava. Totalmente il contrario di come era quando teneva gli occhi aperti.

Accarezzai dolcemente la sua nuca non riuscendo a smettere di sorridere. Sarei potuta rimanere in quella posizione per tutto il giorno e non mi sarebbe mancato nulla. Nella mia testa frullava ancora tutto ciò che era successo solo la sera prima e questo mi faceva arrossire. Cosa eravamo io e Taehyung? Fidanzati? Amici che se la spassavano insieme? Avrei semplicemente potuto chiederglielo, ma avevo paura della risposta. Avrei dovuto fare quella domanda prima o poi, ma non in quel momento; non volevo rovinare tutto.

«Perché non ti rimetti a dormire?»

Il mugolio che uscì dalle labbra di Taehyung mi fece ridacchiare. La sua bocca era premuta contro il mio petto, i capelli che ancora solleticavano ogni parte del mio viso. La sua voce roca aveva trasmesso brividi a tutto il mio seno nudo, le sue braccia che si spostarono ai lati della mia testa sul cuscino. Taehyung era un bimbo troppo cresciuto.

«Tra un paio d'ore devo essere a lavoro- devo prepararmi»

«Vai a prepararti allora»

«È un po' difficile con un orso addosso»

Lo sbuffo indispettito del ragazzo mi fece sorridere ancora una volta. La montagna di capelli scuri e ricci si mosse da sopra il mio petto nudo e si spostò più in avanti. Pensai che Taehyung volesse darmi un bacio o al massimo una testata, ma tutto quello che fece fu crollare con la faccia nell'incavo del mio collo. Scoppiai a ridere e tentai allo stesso tempo di scivolare via da quella stretta mortale. Fu tutto inutile.

«Taehyung, devo alzarmi, dai-»

«Alzati pure, io non ti trattengo»

𝗦𝗘𝗢𝗨𝗟 𝗩𝗘𝗡𝗢𝗠𓆙 [BTS; Kim Taehyung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora