Nessuno di intelligente gioca pulito.
[...]
Lui era il veleno di Seul. Immaginai fosse soprannominato così perché fosse appunto un veleno.
Un veleno senza antidoto.
Seul è sempre stata una grande metropoli piena di tutte le cose che mandano Hera i...
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L'unico rumore presente in quella casa deserta era il masticare di Taehyung, il suo bere e la sua gamba che picchiettava per terra. Nemmeno aveva ascoltato ciò che gli avevo detto. Decisi che non gli avrei più parlato, che mi sarei alzata, me ne sarei andata a dormire ed avrei sistemato un intero armamento davanti l'unica porta di ingresso della camera. Decisi tutto questo, però, prima che il rumore del masticare del maggiore non irritò anche l'ultimo mio nervo rimasto.
«Si può sapere cosa vuoi da me?»
Quasi piansi nel fare quella domanda a voce troppo alta. Ero stanca, stremata, non sapevo se dovessi avere paura di quel tizio oppure no. Non ce la facevo più.
«Ti ho consegnato tutti i soldi, ma non è quello che vuoi a quanto pare- quindi forza, dimmi cosa ti interessa»
Taehyung ingoiò il cibo che aveva in bocca e si occupò di prendere un'altra vaschetta di sushi. Fece tutto questo nel più religioso dei silenzi.
«Io ho un credito verso Jung Hoseok, non verso Bak Hera»
Il ragazzo sollevò entrambe le sopracciglia guardandomi come se mi stesse rimproverando. Sembrava un genitore troppo apprensivo. Che cazzo. Taehyung aveva capito che quelli fossero i miei soldi? Forse non era così stupido come pensavo.
«Cosa ti importa? Sono pur sempre soldi-»
«Il tuo amato ragazzo non si vergogna ad avere qualcuno che è pronto a prendersi le sue responsabilità?»
A quella domanda io rimasi zitta e questo diede a Taehyung la conferma che probabilmente stava aspettando. Il ragazzo ridacchiò nello scuotere la testa.
«Non mi dire che lui non ne sa niente, Hera- magari non sa niente neanche della cazzata che hai fatto l'altra mattina dalla polizia»
Il maggiore si stava divertendo troppo per i miei gusti, mentre io mi vergognavo così tanto. Mi sentivo una stupida ad aver pensato di poter sistemare tutto da sola, ad aver pensato bene di andare dalla polizia anche se lo stesso Hoseok mi aveva detto di non farlo. E l'unico che avrebbe pagato le conseguenze delle mie azioni sarebbe stato lui e basta. Avevo solo peggiorato la situazione.
Sobbalzai sul posto quando Taehyung si alzò dallo sgabello per raggiungere il lavandino. Le sue spalle si contraevano mentre si lavava le mani, gocce di acqua ancora scendevano da quella schiena muscolosa e asciutta. Almeno quel tizio mi stava offrendo un bella vista. Riprenditi dannazione.
«Non immagino quando scoprirà che il debito con me si è raddoppiato»
Credetti che quella fosse una battuta di pessimo gusto o una cosa del genere, ma Taehyung fu più serio che mai. Che diavolo? Sbarrai gli occhi nell'alzarmi dallo sgabello. Ottantaquattro milioni di won? Da dove diavolo avrebbe potuto tirarli fuori?