𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 37. Andiamo in camera?

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𝗦𝗲𝘂𝗹 𝗩𝗲𝗻𝗼𝗺𓆙

Non sapevo che l'entrata dei locali di Seoul costasse così tanto, ma non era un problema

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Non sapevo che l'entrata dei locali di Seoul costasse così tanto, ma non era un problema. Negli ultimi giorni mi ero ripromessa di smettere di guardare il prezzo delle cose e di godermi la vita. Dopotutto, me lo meritavo dopo quello che era successo in quelle poche settimane.

Le luci a neon di quel posto erano di ogni colore: blu, viola, bianche, rosse. L'ambiente era del tutto buio illuminato poco dalla grossa palla da discoteca sopra le nostre teste. Quante persone c'erano dentro quel pub? Decisamente troppe, ma andava bene così. Io e le ragazze ci stavamo divertendo come non mai; non avevamo smesso un secondo di cantare a squarciagola, di urlare, saltellare e ballare come delle pazze. Eravamo riuscite a farci offrire dei drink dal barista carino e niente e nessuno ci avrebbe mai fermato. Nari continuava a muovere il sedere sopra ogni persona che si ritrovava davanti, io e Jisoo ci strusciavamo a vicenda non importandoci di niente.

All'inizio avevo avuto qualche ripensamento sull'aver lasciato Taehyung a casa da solo, ma dopo le mie amiche mi avevano fatto capire che fosse giusto avere una serata solo tra di noi della vecchia compagnia.

Dongmin ed Sanha erano rimasti sui divanetti per tutto il tempo perché Sanha stava cercando di convincere il fratello ad unirsi a noi, mentre Hoseok si stava dando alla pazza gioia limonandosi chiunque si trovasse davanti. Invidiavo il suo coraggio nell'affrontare qualsiasi tipo di microbi esistenti.

«Jisoo! Vado a prendere da bere! Vuoi qualcosa?!»

Cercai di parlare con un tono più alto in modo che la ragazza potesse sentirmi sopra la musica. Appena lei scosse la testa, mi voltai per fare la stessa domanda a Nari, ma la vidi con la lingua impegnata nella bocca di qualcun altro. Perfetto.

Mi feci spazio tra tutte quelle persone cercando di non inciampare e cadere a terra. Ci mancava solo quello. Non sapevo come avrei fatto ad avere un drink gratis per l'ennesima volta; quella tattica funzionava solo se usata da Nari ed io non ero certo al suo livello. Potevo tentare, però.

Mi sporsi sul bancone ed attirai l'attenzione del ragazzo con un braccio alzato. Lui si voltò verso di me sorridendomi come se fossimo già cari amici. Mi fermai un attimo a guardare le sue braccia nude e muscolose, il suo viso perfetto, il suo fare da bravo ragazzo. Non era nemmeno lontanamente vicino al livello di Taehyung. Fanculo. La mia mente era così tanto fottuta dalla presenza di Kim Taehyung nella mia vita che non riusciva neanche a riconoscere un bel ragazzo quando lo vedeva. Chi voleva avere un bel ragazzo quando aveva già Kim Taehyung? Non io.

«Ciao! Scusa, potresti farmi-?»

«Ecco a te»

Rimasi scioccata quando il ragazzo mi allungò un drink già pronto, per giunta il mio preferito. Fissai quel bicchiere trasparente come se fosse un alieno, ma dopo qualche secondo non me ne importai più. Forse avevo preso così tanti drink che il barman aveva già capito quale fosse il mio drink preferito. Meglio così.

𝗦𝗘𝗢𝗨𝗟 𝗩𝗘𝗡𝗢𝗠𓆙 [BTS; Kim Taehyung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora