𝗦𝗲𝘂𝗹 𝗩𝗲𝗻𝗼𝗺𓆙
Sospirai per l'ennesima volta. Non ero certo fiera di come fosse andata quella giornata lunga e faticosa, ma in cuor mio sapevo di essermi liberata di un enorme peso. Ora, però, rimaneva la faccenda principale da risolvere: ero senza un won e fra poco sarebbe stata ora di paga. Non più dato che mi ero licenziata dopo aver insultato Sungho, suo padre e probabilmente i suoi figli futuri. Non che non se lo fosse meritato, certo, ma in quel modo io ero senza lavoro.
Sistemai alla rinfusa i miei capelli guardandomi allo specchio dell'entrata. Anche quella serata non sarebbe andata per il verso giusto e questo io già lo sapevo. Inconsciamente avevo detto ad Hoseok e Taehyung di essere libera e che sarei rimasta con loro, solo che nessuno dei due era a conoscenza della presenza dell'altro. Sapevo già che per Taehyung non ci sarebbe stato problema, ma per Hoseok sì. Giustamente, il ragazzo avrebbe prima ucciso me e dopo Taehyung. C'erano poche persone al mondo che mi facevano paura e di certo Hoseok e mia madre erano ai primi posti.
Inevitabilmente il mio sguardo cadde sopra il mobile sotto lo specchio. Rimasi un attimo incantata da quello strano bigliettino. Era colorato di blu, viola e un tocco di bianco. Quelli erano proprio colori che avrebbe usato un comune pub.
Afferrai quel biglietto riguardandolo fra le mani. Fire Night Club. Quello era il locale dell'amico di Jungkook di cui Jungkook stesso mi aveva parlato. A pensarci bene, mi aveva addirittura chiesto di fare un provino per vedere se potesse andarmi bene. L'unica pecca erano le ore notturne, ma allo stesso tempo potevano anche essere un vantaggio. Poi, considerando il fatto che Jungkook fosse un amico, l'offerta mi allettava ancora di più. Lui non mi avrebbe mai consigliato qualcosa di sconveniente.
Al diavolo. Presi in mano il cellulare e digitai il numero corretto prima che la parte razionale di me prendesse il sopravvento. Magari stavo solo facendo un buco nell'acqua e quel lavoro non mi sarebbe piaciuto comunque, ma non l'avrei mai scoperto se prima non ci avessi provato. Ricordavo che Jungkook mi avesse detto di dover chiamare lui in caso, ma non volevo certo disturbarlo a quell'ora.
Aspettai che la persona dall'altra parte della cornetta rispondesse, ma stava passando decisamente troppo tempo e tra non molto Hoseok e Taehyung si sarebbero presentati davanti casa mia. Un ultimo squillo e poi smetto-
«Chi parla?»
Oh merda.
«B-buongiorno-» idiota «Buonasera, salve- chiamo perché-»
«Chi parla?»
Il tipo non doveva essere una persona di molte parole.
«Mi chiamo Hera, sono-»
«Perché chiami? Chi ti ha dato questo numero?»
Rimasi scioccata da quelle domande dette a raffica e da quel tono infastidito. Ero ancora in tempo per chiudere tutto e rintanarmi nel mio comodo e caldo divano. Poi, la cosa più importante di tutte mi sfiorò la mente: mi servivano soldi.
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𝗦𝗘𝗢𝗨𝗟 𝗩𝗘𝗡𝗢𝗠𓆙 [BTS; Kim Taehyung]
أدب الهواةNessuno di intelligente gioca pulito. [...] Lui era il veleno di Seul. Immaginai fosse soprannominato così perché fosse appunto un veleno. Un veleno senza antidoto. Seul è sempre stata una grande metropoli piena di tutte le cose che mandano Hera i...