𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 32. Mi piaceva.

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𝗦𝗲𝘂𝗹 𝗩𝗲𝗻𝗼𝗺𓆙

Stetti per divincolarmi dalle mani troppo furbe del maggiore e raggiungere l'altra parte della vasca, ma lui mi intrappolò

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Stetti per divincolarmi dalle mani troppo furbe del maggiore e raggiungere l'altra parte della vasca, ma lui mi intrappolò. Gli spruzzai l'acqua in faccia quando prese i miei polsi e dolcemente se li portò dietro la testa. Volli lamentarmi, fargliela pagare, ma qualcosa mi interruppe.

Le labbra del maggiore stavano sopra le mie e si muovevano lentamente, in modo passionale. Chiusi gli occhi posando la testa sulla sua spalla e mi lasciai trasportare dal momento. Le dita del ragazzo stavano sulla mia guancia ad accarezzarla, le altre tenevano le mie mani sulla sua nuca. Sarei potuta rimanere in quel posto per ore, per giorni interi e non mi sarei lamentata. Taehyung aveva quello strano potere calmante su di me, quella strana qualsiasi cosa che mi faceva dimenticare di tutto e di tutti e che mi obbligava, nel modo più dolce possibile, a rilassarmi, a lasciarmi andare.

«Posso provare una cosa?»

Deglutii nel sentire quelle parole contro le mie labbra, la sua mano che sfiorava il mio viso. Ero in trance, ipnotizzata da qualsiasi cosa Taehyung facesse o dicesse.

«Mi servono sì o no, tesoro- non accetto versi»

«S-sì»

Presi un grosso respiro annuendo come per cercare di convincermi. Il fatto che quel ragazzo avesse bisogno del mio consenso lo rendeva ancora più bello.

Portai la testa in avanti mettendo la nuca contro la spalla del maggiore, quando le mani del castano si mossero giù per il mio petto. Sebbene i miei polsi ora fossero liberi, li mantenni per qualche motivo dietro il maggiore come se fossero ancora bloccati. Mugolai qualcosa quando Taehyung strinse appena i miei seni senza però dilungarsi troppo. Lottai contro me stessa per non chiudere gli occhi appena le sue mani furono sulle mie cosce. Porca puttana. Già non stavo capendo più nulla.

Taehyung ridacchiò al mio orecchio nel vedere la mia reazione. Una mano teneva ferma la mia gamba contro la sua, mentre l'altra sfiorava di continuo le mie grandi labbra. Deglutii ed inarcai appena la schiena quando il maggiore inglobò la mia intimità con il palmo della mano. Quest'ultima toccava di proposito il clitoride di tanto in tanto, mentre le dita massaggiavano la mia entrata senza però farsi spazio in essa. Dannazione. Mi stava facendo sudare.

«Questo ti piace?»

Il suo sussurro, il suo mormorio fu detto proprio sopra il mio orecchio. Sentii una scarica di brividi sulla mia pelle bagnata ora fredda a causa dell'essere uscita di poco dall'acqua. Presi grossi e profondi respiri, mentre le dita del maggiore continuarono ad accarezzarmi, mentre le sue labbra si posarono su un punto preciso sotto il mio orecchio che lui sapeva mi facesse impazzire.

«Hera, rispondi»

Maledetto.

«Sì, sì»

Appena pronunciai quelle parole, i baci umidi del ragazzo scesero fino a poco sopra la mia spalla. I ciuffi spettinati dei suoi capelli solleticavano le mia guancia, il calore del suo corpo contro il mio. Presi un grosso respiro e cercai di tornare in me, ma Taehyung mi distrasse di nuovo. Il più grande posò le sue dita sul mio clitoride e disegnò dei cerchi immaginari. Ansimai rumorosamente e in automatico portai le mani sopra quelle del maggiore. Alzai di poco la schiena dal suo petto a causa di quei continui movimenti lenti, delicati che stavano mandando brividi ad ogni parte del mio corpo. La mia testa era vuota, non pensavo a niente.

𝗦𝗘𝗢𝗨𝗟 𝗩𝗘𝗡𝗢𝗠𓆙 [BTS; Kim Taehyung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora