𝗦𝗲𝘂𝗹 𝗩𝗲𝗻𝗼𝗺𓆙
Forse non era stata una buona idea quella di prendere un bubble tea. Quel giorno, sebbene ci fosse il sole, il cielo fosse più limpido di quanto fosse mai stato, faceva davvero freddo e la cosa non sarebbe migliorata bevendo quel thè ghiacciato, ma era stato più forte di me. Io amavo il bubble tea e lo avrei preso indipendentemente dal periodo dell'anno. Lo provavo sempre quando venivo a Seoul a trovare Hoseok, dato che nella mia piccola cittadina a Daegu non lo vendevano.
Lanciai un'occhiata al parco verde, immenso ed affollato che occupava tutta la mia visuale e non riuscii a non sentirmi felice, spensierata. Ultimamente, la vita mi stava sorridendo e, infatti, stavo aspettando quel qualcosa che mi avrebbe distrutto non solo la giornata, ma l'intero mese. Al momento però, mi imposi di smettere di pensare negativo. Taehyung era una persona normale almeno con me, Hoseok era salvo, Jimin e Yoongi e quell'altro tizio avevano smesso di venire nel mio bar, le lezioni universitarie erano interessanti, io avevo un lavoro e mi ero appena fatta un amico.
Non poteva andare meglio di così.
«Jungkook, guarda! Ci sono i cigni!»
Non aspettai nemmeno una risposta da parte del moro e mi precipitai davanti l'enorme largo. Posai il petto alla staccionata di legno cercando di non rotolare giù per l'erba umida. I cigni neri erano stupendi e nuotavano liberamente sopra quell'acqua cristallina e probabilmente ghiacciata. Continuai ad osservarli sorseggiando di tanto in tanto dalla mia cannuccia. Avrei voluto raggiungere quegli enormi animali, ma mi limitai ad osservarli da lontano.
«Lo sai, non sembri così dolce da fuori»
Jungkook si sistemò con i gomiti sulla staccionata accanto a me. Aggrottai le sopracciglia e guardai il ragazzo dal basso a causa della mia limitata altezza. Il moro guardava con curiosità i cigni a parecchi metri di distanza da noi in mezzo al lago. Aveva un sorrisetto impresso in volto, gli occhi assottigliati e furbi. Mi persi qualche secondo ad osservare i suoi ricci neri schiacciati da quel suo solito cappello che mi ricordava quello di un pescatore. Una maglia grande, gigante stava sul suo petto, pantaloni larghi pieni di catene e cerniere finte gli coprivano le gambe. Io sarei quella a non sembrare dolce?
«Perché? Sembro antipatica?»
«No, ma seria- la tua espressione rilassata sembra perennemente scazzata»
Ridacchiai a quelle parole e scossi la testa. Bevvi un altro po' di thè freddo e mi sistemai meglio contro la staccionata. Ora i cigni, due per la precisione, si stavano avvicinando l'uno all'altro come se si stessero studiando.
«Disse il ragazzo che va in giro con le catene»
Jungkook mi guardò di scatto con un'espressione scioccata. Per poco non gli scoppiai a ridere in faccia. Mi ritrovai a trattenere la mia risata e a ritornare a fissare i due animali. Ora si erano avvicinati, uno girava intorno all'altro. Che si stessero corteggiando?
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𝗦𝗘𝗢𝗨𝗟 𝗩𝗘𝗡𝗢𝗠𓆙 [BTS; Kim Taehyung]
FanficNessuno di intelligente gioca pulito. [...] Lui era il veleno di Seul. Immaginai fosse soprannominato così perché fosse appunto un veleno. Un veleno senza antidoto. Seul è sempre stata una grande metropoli piena di tutte le cose che mandano Hera i...