Capitolo 7

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Sono due giorni che non vedo Chris, è scomparso dopo l'altra sera.
Lo capisco...
Io mi sarei arresa con me stessa dopo meno di un giorno. Ovviamente non l'ho cercato.
Però mi ritrovo spesso a pensarlo senza volere.
Ho avuto modo di dedicarmi di più al lavoro, coprendo anche i turni di Hanna fino a tarda sera. Inoltre ho finalmente cominciato quel maledetto progetto della professoressa Stevens, scattando foto a caso qua e là, spargo le istantanee sulla scrivania cercando di farmi venire un'idea ma in testa ho il vuoto. Fisso il cellulare in attesa di un segno, niente. Lo afferro inquieta scorrendo nella rubrica, scrivo un messaggio a Vanessa.

IO: V dove sei?

V: Dietro il campo sportivo, noi cattivi ragazzi sappiamo come riempire al meglio le giornate.

Mi gratto la testa con una matita e guardo fuori dalla finestra per qualche istante, sicuramente si starà divertendo più di me.
Ho passato quasi tutto il pomeriggio chiusa qui dentro, devo uscire!
Scatto all' in piedi, nell'impeto alcune istantanee cadono sul pavimento, non m 'importa, quelle foto sono da cestinare, non mi trasmettono niente.
Apro l'armadio cercando qualcosa che s'intoni al mio umore.
Short e top, rigorosamente total black.
'VIVA LA VITA. '
Li indosso. Sopra metto un felpone dello stesso colore con cappuccio, che tiro sulla testa.
Esco prendendo la strada verso il campo sportivo per raggiungere Vanessa.
«Eccola qui la mia ragazza, che la festa abbia inizio!» Esclama non appena mi vede.
È seduta sulle gambe di un tipo che non ho mai visto, probabilmente una delle sue ultime conquiste, inala a bocca aperta il fumo dello spinello che lui fa uscire dalla sua.
«Non mi avevi detto che la tua amica è uno schianto!» Dice lui tra un tiro e l'altro.
«Non ti lasciare ingannare.»Farfuglia, porta una mano davanti alla bocca e sussurra. «È completamente pazza!»
La ignoro. Chi saresti tu?» Chiedo rivolgendomi al tipo alzando un sopracciglio infastidita.
«È Justin, l'ho conosciuto un paio di giorni fa da Joe.» Risponde V.
Mi sta già sulle palle!
Lo guardo con disprezzo e lui mi porge lo spinello in segno di pace, allungo la mano, mi siedo sul marciapiede e comincio a fumarlo.
Mi rivolgo a Vanessa, «Gli altri dove sono?»
«Sono andati a prendere da bere.»
Restiamo a fumare in silenzio, poco dopo arrivano Tony e Oliver con delle bottiglie di vodka e una cassa con la musica a tutto volume. Vanessa si tira su e comincia a strusciarsi su Tony, Justin mi raggiunge si accomoda accanto a me bevendo avidamente dalla bottiglia.
«Ne vuoi?»Domanda porgendomi la bottiglia.
Gliela strappo di mano e bevo, fumo e bevo ancora.
«Cazzo! Ci vai giù pesante bellezza! Lasciamene qualche sorso!»
Gli passo la bottiglia.
Avrei fatto meglio a rimanere a casa, non mi sento molto bene, ed ho un brutto presentimento.
«Stef vieni a divertirti un po' con me.» Dice Oliver barcollando.
Lo ignoro, mi assento per un po' guardando nel vuoto, fino a quando la mia attenzione si sposta su un gruppo di ragazzi in tenuta sportiva, sorridono, scherzano, sembrano felici.
Domando a me stessa come sia divertirsi senza bere o fumare. Divertirsi davvero, essere se stessi al cento per cento senza dover badare ai pensieri intrusivi, alle congetture, ai tormenti del passato. Essere liberi e basta.
Mi perdo tra queste idee fissando quello che sembra uno scorcio di vita normale mentre Justin ne approfitta per accarezzarmi una gamba. Abbasso lo sguardo e vedo la sua mano salire e scendere eppure, il suo tocco non mi dà emozioni, non sento niente.
Vengo distratta da una bionda che si ferma a pochi passi dalla squadra di ragazzi, è bellissima, alza candidamente una mano ed uno di loro si avvicina e le bacia dolcemente la guancia.
È Chris.
E lei... È Amber!
Ridono insieme e io sento qualcosa dentro di me fare un rumore terribile. Il respiro si fa più corto, i miei occhi fanno avanti e indietro tra la mano di Justin sulla mia gamba e Chris ed Amber.
Lo scosto bruscamente. «Levami le mani di dosso idiota!»
Justin si alza e mi tira su, si piazza davanti a me, mescolando il suo strusciarsi con passi di danza, con una mano fa scendere la zip della mia felpa fino ad aprirla del tutto.
«Non fare la preziosa, vediamo cosa nascondi qui sotto..» Mormora toccando ciò che vuole.
Nonostante le sue parole, le sue mani, rimango immobile, non riesco a muovermi, si sta facendo strada dentro di me, lo sento arrivare veloce come un treno. Sto per avere un attacco di panico. Sento il petto pesante, le mani tremano, la vista si offusca e poi ritorna. La saliva è asciutta, non riesco a deglutire e non riesco a staccare lo sguardo dalla scena pietosa che si sta palesando davanti a me. Amber sorride, accarezza un braccio a Chris, sembrano una coppia, continua a sorridere facendo fluttuare i capelli nell'aria, lui le bacia una guancia credo. Devo stringere gli occhi per mettere a fuoco meglio. Lei gli passa una mano sul viso, e si allontana. Per una frazione di secondo guarda nella mia direzione, deve avermi vista, perché non fa in tempo a voltare la testa che il suo sguardo scatta nuovamente verso me.
I suoi occhi incontrano i miei e il mondo smette di girare.
Tutto intorno è fermo.
Ci sono solo le sue iridi dentro le mie.
Mi concentro sulla respirazione. Inspiro, espiro e ancora inspiro ed espiro.
Chris si avvicina a grandi passi lasciando cadere il borsone che teneva su una spalla, raggiungendomi in un battito di ciglia.
A dividerci adesso è solo la sagoma di Justin che tocca qualche parte del mio corpo.
Riduce gli occhi a fessura attonito. La mia anima si svuota. Nel suo sguardo c'è solo pena e disprezzo .
Ha i pugni stretti e la mascella serrata abbassa lo sguardo sulla mia mano, la guardo anch'io, solo adesso mi accorgo ch'è chiusa in quella di Justin. La sfilo via immediatamente.
Un brivido percorrere il mio corpo da cima a fondo, nei suoi occhi azzurri come il mare calmo adesso ci sono solo fulmini e tempesta.
«Lo conosci?» Le pupille di Christian rimbalzano nelle mie, io non riesco a parlare.
Tira via Justin che barcollando cade sull'asfalto, mi fissa come per dire: "cosa mi stai facendo fare."
Justin borbotta. «Che problemi hai amico?»
In una frazione di secondo Chris è sopra di lui, lo prende a pugni dritto sul viso.
Colpisce. «NON»
Colpisce. «DEVI»
Colpisce. «TOCCARLA»
È una furia, una folla di ragazzi accorrono per cercare di separarli, Chris non si ferma.
Colpisce ancora. «MAI»
Colpisce. «PIÙ !»
Sento Denny scuotermi le spalle violentemente, mi chiede qualcosa, ma sono come in una bolla, fisso la scena con gli occhi socchiusi depersonalizzata.
Denny si aggrappa alla schiena di Chris e con tutta la sua forza lo tira via. Poi più niente, mi ritrovo a percorrere la strada verso il dormitorio.
«Stefanie aspetta!» Olly mi raggiunge urlando il mio nome con la voce rotta, trema come una foglia.
«Mi ha chiamata Denny, stai bene?»
Annuisco confusa.
«Oh Stef, appoggiati a me ti accompagno in camera.» Mi cinge un fianco e c'incamminiamo.
«Fermati!» Grida qualcuno.
«Dico a te, mi hai sentita?»
Olly si gira di scatto e farfuglia. «Scusa, non è il momento, la mia amica non sta bene.»
Lei ci sorpassa e si ferma davanti a me. Ha gli occhi rossi di chi trattiene a fatica le lacrime.  «Ti stai divertendo? Ti diverti a vederlo cadere a pezzi? Io non ti conosco ma conosco Chris, è un bravo ragazzo e non merita una persona come te!» Prende fiato e continua. «Lui è buono, è generoso, altruista. È speciale e per colpa tua poco fa faceva a botte! » Una lacrima le scende sul viso. «Se non sai apprezzare il suo amore sparisci dalla sua vita!» Gira le spalle e va via.

Tra le crepe del mio cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora