Capitolo 35

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"𝑬̀ 𝒎𝒆𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒓𝒆𝒔𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒊 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒊
𝒊𝒏𝒄𝒉𝒊𝒐𝒅𝒂𝒕𝒊 𝒂𝒍𝒍'𝒂𝒔𝒇𝒂𝒍𝒕𝒐.
𝑷𝒊𝒖́ 𝒍𝒂 𝒇𝒆𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒂̀ 𝒕𝒊 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒆𝒓𝒂̀ 𝒊𝒏 𝒂𝒍𝒕𝒐,
𝒑𝒊𝒖́ 𝒇𝒐𝒓𝒕𝒆 𝒔𝒂𝒓𝒂̀ 𝒍𝒐 𝒔𝒄𝒉𝒊𝒂𝒏𝒕𝒐."


Mi era mancata questa merda?
No.
Mi fa sentire meglio?
No.
Perché lo faccio?
Perché solo io decido cosa fare con il mio corpo.
Perché non permetto più a nessuno di abusare di me.

Ho appena deciso che guardare le cose a testa in giù mi rilassa, mi aiuta a sgombrare la mente.

«Tu pensi che ci sono ancora speranze per me? Nel senso, credi che lì fuori ci sia qualcuno disposto, come è successo a te con il principe azzurro, ad accettarmi così come sono?»
Momento relax rovinato. Fingo di non aver sentito, continuando a fissare il vuoto.
«Pensi che io sia inutile?»
Sposto la testa leggermente verso destra per guardare Vanessa dritta in viso, cazzo, è seria ma io non ho tempo per fermarmi a riflettere. Rischierei di impazzire.
Così, mi limito a roteare gli occhi per farle capire quanta voglia ho di ascoltarla.
Prova a cercare l'equilibrio per mettersi seduta, almeno credo , muove gli arti in modo sconnesso, sembra uno scarafaggio caduto sotto sopra che non riesce a drizzarsi. Scoppio a ridere ma lei emette uno strano sbuffo reclamando la mia attenzione. «Secondo te, se io morissi qualcuno se ne accorgerebbe?»
Mi domando come sia possibile fare domande esistenziali mentre ci si sballa.
«Cazzo V. Certo..Io me ne accorgerei.»
Scatta seduta affondando il sedere nel divano. «Davvero?»
Annuisco e con calma continuo. «Sentirei in primis un silenzio di beatitudine, quasi una pace mistica e.. poi, ovviamente la puzza del tuo merdoso corpo che si sta decomponendo.» Dico ridendo mentre faccio fuoriuscire il fumo dalla bocca.
«Quindi te ne accorgeresti solo quando ormai sarei praticamente stecchita da giorni?» Domanda incredula. «Che spreco!»
Faccio roteare un dito stordita dall'effetto delle sostanze che sto fumando. «Potresti.. mi da la nausea vederti sottosopra. »
Sbuffa e raggiunge la mia posizione.
«A quanto pare solo la mia faccia ti infastidisce se vista al contrario.»
Siamo sdraiate entrambe sul divano del disimpegno con la testa a penzoloni, i capelli sfiorano il pavimento, la schiena salda sulla seduta e le gambe lungo il muro oltre la spalliera.
«Perché ti sei fissata con questa posizione?»
«Dio V. Da quando ti poni problemi esistenziali? Da quando parli, parli, parli fino allo sfinimento? Se avessi voluto rispondere a mille domande, sarei andata a farmi torturare da Olly!»
Mi strappa lo spinello dalle mani e fa un tiro espirando dritto sulla mia faccia. «Con lei non avresti potuto fare questo.» Dichiara soddisfatta. «Per quello che vale, io ti credo amica.»
«Non m'importa quello che pensi o pensano gli altri di me.»
La guardo di sottecchi, tira su un angolo delle labbra e riprende. «Di pure quello che vuoi.. eri pulita da troppo e..» Mi passa lo spinello e continua. « Cazzo se ti fosse servita la roba l'avresti nascosta in quella scatola degli orrori che tieni sotto il letto, non avresti chiesto a qualcuno di dargli la stessa forma degli ansiolitici e di metterle nel blister. Io ti credo.»
«Wow.» Sussurro. «Sei un cazzo di genio Vanessa!» Esclamo impassibile.
Sorride, crede che io stia parlando seriamente.
«Lo so..»
«Ora stai zitta, dammi tregua. Se avessi voluto rotture di palle avrei fumato davanti ad Olly e Chris.»
Mima di avere la bocca cucita e finalmente chiude il becco. Continuiamo a fumare passandoci lo spinello a vicenda.
«Si è mosso, il mobile si è mosso! L'hai visto? Ho assottigliato gli occhi, volevo che si spostasse e l'ha fatto.»
«Sei fumata V. Dammi altri dieci minuti di silenzio e potrai rimanere qui e trasformare il mobile in Paul Wesley mentre io sarò a pulire prima i cessi e poi i tavoli di Joe.»
«Chi cazzo è Paul Wesley? Non me lo dire..» Si massaggia le tempie come per evocare un ricordo. «Quello dell'ultimo anno, si, quello palestrato che ha un pò l'aria da snob.»
Emetto un sospiro frustrato e copro il viso con entrambe le mani. «The vampire diaries Vanessa, come puoi non conoscerlo? È una serie famosissima, io ovviamente preferisco Damon..»
«Cioè non è una persona reale?»
«Sto solo sprecando il mio fiato con te, è una serie tv, parla di vampiri, hanno sempre un problema che sembra irrisolvibile da sistemare. Come me.»
Mi interrompe imprecando. «Merda il prince azzurro!»
«Vampiri, sono due fratelli vampiri.. Da bambina ti drogavi con i cartoni delle principes..» Non riesco a finire la frase, davanti agli occhi ho una sagoma, quella di Chris.
«Ciao principe azzurro.» Mormoro ammiccante.
«Ciao principe azzurro..» Ripete Vanessa.
«La puzza dello schifo che state fumando si sente dal corridoio!» Esclama con tono di rimprovero mentre spalanca tutte le finestre.
Scoppio a ridere, guardo Vanessa bisbigliando.«È arrabbiato.»
«Hai saltato le lezioni, di nuovo. Si può sapere che direzione vuoi far prendere alla tua vita? Non ti è bastato l'effetto di quella pillola? Due giorni Stefanie, sei stata due giorni in ospedale.»
«Lei non sapeva che ci fosse droga negli ansiolitici!» Sbotta Vanessa in mia difesa.
Lui le punta un dito e ringhia.«Da quando sei il suo avvocato?»
«Lascia stare V. La festa è finita comunque. Devo lavorare.» Scivolo giù goffamente con le spalle, fino a quando il culo tocca il pavimento, striscio per qualche centimetro in modo da liberare anche le gambe, mi posiziono a fatica a pancia in giù per mettermi prima a gattoni e poi all'in piedi. Vado a prendere la borsa in camera.
Chris mi guarda carico di delusione, credo che provi pena per me.
Riesco a sentirli i suoi pensieri.

Tra le crepe del mio cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora