'𝑶𝒈𝒏𝒊 𝒃𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒂
𝒔𝒐𝒈𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒓𝒊𝒏𝒄𝒊𝒑𝒆𝒔𝒔𝒂.
𝑰𝒐 𝒏𝒐.
𝑰𝒐 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒈𝒖𝒆𝒓𝒓𝒊𝒆𝒓𝒂.'𝑳.𝑲.𝑪𝒐𝒍𝒍𝒆𝒏.
Da piccole con Olly ci divertivamo a travestirci. Lei era sempre una che aveva perso la scarpetta o, che aveva mangiato una mela avvelenata. Insomma una povera e indifesa principessa da salvare in cerca del suo principe. Lei, come tutte le altre bambine che conoscevo. Poi c'ero io.
Io ero diversa, costantemente alla ricerca di una guerriera da interpretare. Mi ricordo come fosse ieri mia madre sbraitare mentre mio padre assemblava i pezzi di un'armatura fatta di cartone e stagnola.«Le confonderai le idee così. » Diceva.
«Capirà solo che potrà essere tutto ciò che vuole.» Rispondeva papà.La mia armatura era bellissima.
Scorrazzavo per la casa felice.Il senso d'inadeguatezza non ci ha messo molto ad impadronirsi di me, nessuna guerriera era mai abbastanza forte, nessuna aveva tutte le capacità che io cercavo, così ne creai una.
Fibes. Non so perché questo nome, è stato un caso, l'invenzione di una bambina, delle lettere messe così alla rinfusa. Solo crescendo ha assunto un senso.
F: Forte come la guerra.
I: Impavida come un'amazzone.
B: Buia come la notte.
E: Elegante come la pioggia.
S: Sicura come la morte.
A furia di giocare a fare la guerriera ho finito per portare la guerra dentro di me.
Spengo la sveglia, non so perché mi ostino a metterla ancora, ogni notte mi sveglio di soprassalto rifugiandomi tra i mille pensieri che insediano la mia mete fino all'alba. Ritrovandomi a fissare il soffitto pieno di stelline fluorescenti.
Oggi c'è la festa.
Ho letteralmente costretto Olly ad accompagnarmi a questo stupido party in piscina, le ho chiesto di tenere il cellulare off line per un po', impresa ardua. Ho impiegato più di due ore per scegliere il costume da bagno da indossare. Alla fine ho deciso di rischiare mettendo quello che mi regalò Chris.
«Stef, andiamo?» Brontola Olly per niente entusiasta.
«Arrivo, arrivo!» Grido uscendo dal bagno.
C'incamminiamo verso la villa.
«Waow, ma sono tutti ricchi quelli che studiano al campus?» Domando ad Olly. Non mi risponde, le do una leggera spinta. «Potresti almeno far finta di essere qui?»
Inarca le sopracciglia. «Sono qui!»Sbuffo scuotendo la testa rassegnata, ha già il telefono in mano, non vedo l'ora che Denny torni, almeno potrò riavere la mia migliore amica.
La casa è bellissima e la piscina enorme, mi siedo sul bordo con i piedi immersi in acqua, una gomitata nel fianco mi fa sobbalzare. «Stef, mi sto annoiando!»
«Olly smettila, siamo qui solo da dieci minuti!»
Sembra davvero una bambina insoddisfatta. Sbuffa schizzando acqua con i piedi. «Se potessi allontanarmi un attimo, solo un attimo, per una telefonatina lampo a Denny...Oh guarda c'è Alex!» Comincia a dimenarsi gridando. «Alex ciao!»
Faccio roteare gli occhi bofonchiando tra i denti. «Sei una pessima amica, se ti allontani ti prendo a calci davanti a tutti!»
Arriva dritto verso di noi come se non aspettasse altro, abbasso la testa coprendola con la mano, in un vano tentativo di non essere presa in considerazione. «Ragazze come va?»
Olly risponde entusiasta. «Bene, a te?»
Faccio roteare gli occhi.
Lui sorride e prende a fissarmi accomodandosi accanto a me.
«Solita vita, scuola, amici. Tu che mi racconti Stef? È da tanto che non ti vedo in giro.»
Mi gratto la testa. «Sono stata impegnata!»
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Tra le crepe del mio cuore
RomanceStefanie è una bellissima ragazza, ha vent'anni ed è cresciuta a San Diego in California. Ha un passato burrascoso che le ha cambiato il modo di guardare la vita. Due anni fa si è trasferita a Santa Clara con la sua migliore amica Olly. Il dolore...