'𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒊𝒐 𝒂𝒅 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒇𝒖𝒐𝒓𝒊 𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐?
𝑶𝒑𝒑𝒖𝒓𝒆 𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒂𝒅 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒔𝒃𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆?'
𝑺𝒕𝒆𝒇𝒂𝒏𝒊𝒆 𝑳𝒆𝒆.
Spalanco gli occhi come quando ci si sveglia di soprassalto da un incubo. Guardo l'orologio ticchettare sul comodino alla destra del mio letto, punta sul numero otto, immediatamente li richiudo stringendoli forte. La prima cosa a cui penso è se sono al sicuro. Devo esserlo per forza, sono in camera mia. Ho la testa che mi scoppia, vengo assalita da un senso d' inquietudine, che mi blocca.Schiudo le palpebre impaurita mi guardo intorno.
Tiro un sospiro di sollievo, forse è stato tutto un brutto sogno. Sposto gli occhi dall'orologio alla finestra, dev'essere mattina, i raggi del sole sono flebili, ben nascosti dal tessuto spesso delle tende. Sulla sedia accanto al letto, ad appena un passo da me c'è Chris. È avvolto in una coperta decisamente troppo piccola per lui, che lascia scoperto un lato del petto nudo. Una ciocca di capelli scuri gli sfiora leggiadra un sopracciglio, rendendolo se possibile, ancor più sexy, donandogli un fascino intrigante e tenebroso. Le labbra gonfie, socchiuse, sembrano un invito al più passionale dei baci. Ha il viso rivolto verso me, la fronte leggermente corrugata e gli occhi chiusi.Mi alzo un po' a fatica, trascinando il mio corpo, facendo pressione con i palmi delle mani sul tessuto soffice del letto. A passo felpato mi avvicino e con le dita, delicatamente, tiro un lembo della coperta per coprirgli le spalle, sobbalza afferrando il mio polso.
Con gli occhi socchiusi sussurra. «Da quanto sei sveglia?»
Tiro un angolo della bocca all'insù, accennando un sorriso di circostanza. «Meno di un minuto credo..»
Si alza tenendomi per i fianchi, come se avesse paura di vedermi frantumare da un momento all'altro. Come se il mio corpo fosse prossimo ad esplodere in tanti piccoli e affilati pezzettini vitrei.
«Ti serve qualcosa?» Bisbiglia.
Faccio no con la testa.
«Allora rimettiti a letto, hai bisogno di riposare.» Ordina.Mi sorregge, aiuta a stendermi e si siede sul bordo del letto. Mi guarda a lungo, in silenzio, non mi piace quello che leggo nelle sue iridi blu profonde come il mare, il suo sguardo è pieno di compassione. Indugia, espirando profondamente dal naso. Sta trattenendo qualcosa. È come se aspettasse di vedere fluire dai miei occhi nocciola il dolore per assorbirlo tutto, farlo suo. Prenderlo per alleviare i tormenti della mia anima.
Allunga la mano per toccarmi il viso ed istintivamente, in un riflesso incondizionato, mi tiro indietro. Sgrana gli occhi, le pupille si restringono, diventando di un intenso blu notte. «Hey.. sono io..» biascica incredulo.
La sua voce si fa dura, mi fissa dritta negli occhi balzando da una pupilla all'altra. «Proverò a toccarti di nuovo e se ti vedo sussultare, anche solo per un attimo, giuro che finisco quello che ho cominciato un anno fa.. lo ammazzo con le mie mani quel figlio di puttana!»
Deglutisco, non era un sogno, è successo davvero.
Vengo travolta da flash di ricordi sfocati, la festa, io e lui che discutiamo, Alex, Thomas. Oliver ...le dita prepotenti su di me, lo schiaffo..Sei subdola, manipolatrice, cattiva, sporca..
...perché tu non lo sei?
Maya, ed il suo accordo perverso.
Allunga nuovamente la mano e con il dorso sfiora la guancia pulsante, non ho paura di lui. So bene che non mi farebbe mai del male, nonostante ciò non mi piace essere toccata sulle ferite, non mi piace che siano 'esposte' a tutti. A fatica tengo la testa ferma. Le sue mani scivolano leggere sul mio viso, tracciando piano i contorni ancora pulsanti della ferita, accenno una smorfia di dolore.
«Prendo un po' di ghiaccio.» Afferma in un sospiro di rabbia.
Stringo la sua mano. «Chris aspetta..»
Imploro cercando i suoi occhi che si fanno penetranti quando incontrano i miei.
Vorrei gridare a perdifiato. Dargli la colpa per tutto. Scaventargli addosso l'universo di rabbia che aleggia dentro.
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Tra le crepe del mio cuore
RomanceStefanie è una bellissima ragazza, ha vent'anni ed è cresciuta a San Diego in California. Ha un passato burrascoso che le ha cambiato il modo di guardare la vita. Due anni fa si è trasferita a Santa Clara con la sua migliore amica Olly. Il dolore...