Il mattino dopo apro gli occhi e lo trovo seduto alla scrivania a guardarmi dormire, mi bacia sulla guancia ed esclama. «Buon giorno testa dura!»
Rispondo in un filo di voce stropicciando gli occhi. «Buon giorno.»
«Sto andando a casa a prendere dei vestiti puliti, ho aspettato che ti svegliassi per dirtelo.»
Aggrotto le sopracciglia. «Perché hai aspettato che mi svegliassi? Potevi lasciare un biglietto.»Aspetta un attimo, che cosa ha detto?
«Di che vestiti parli?» Biascico con difficoltà.
Si avvicina al letto. «Dopo ieri non voglio rischiare ci siano fraintendimenti tra noi, per questo ho voluto aspettare che fossi sveglia. Oggi sarò impegnato tutto il giorno tra le lezioni e gli allenamenti per la gara di nuoto.» Mi bacia la fronte dolcemente. «Ci vediamo più tardi.»
Apre la porta ed io farfuglio. «Aspetta Chris, quella cosa dei vestiti...»
Alza una mano in segni di saluto e scappa via esclamando. «Tornerò stasera per dormire con te! »Che cosa? Dormirà qui stanotte?!
Affondo la testa nel cuscino, è pazzo!
Non gli è bastato seguirmi e perseguitarmi giorno e notte. Ha deciso addirittura che fermarsi a dormire qui sia una buona idea! E menomale che doveva essere un capitolo chiuso!
Sbadiglio assonnata, che ore sono? Cazzo!
Sette e cinquanta, una sola notte e ha già scombussolato tutto, non sono neppure andata a correre.
Mi butto letteralmente giù dal letto, indossando la prima cosa che mi capita tra le mani, e corro a lezione.
Nel tragitto scrivo un messaggio ad Olly.IO: Amica tutto bene? Oggi attacco prima a lavoro, ci vediamo alle sei alla panchina sotto il salice?
OLLY: Ci sarò!
Finite le lezioni, mi catapulto a lavoro. Quando torno al campus Olly mi sta già aspettando.
«Hey. » Bisbiglia, si alza e mi abbraccia forte. «Come stai Stef?»
Mi sta quasi stritolando le ossa, quindi mi divincolo.
«Bene.» Affermo tirando su un angolo della bocca.
«Sai che con me puoi parlare di tutto?»
Alzo gli occhi al cielo. «Davvero Olly, sto bene!» Dico seccata in uno sbuffo.
«Sicura?»
Annuisco e ci stendiamo sull'erba tiepida a guardare le nuvole.
Dev'essersi offesa per il mio 'sto bene' detto con tono troppo infastidito, così decido di fare il primo passo e rompo io il silenzio. «Ieri sera Chris è passato da me. »
Sobbalza e si mette a pancia in giù per guardarmi in viso. «E me lo dici così?»
«Come dovrei dirtelo? Cantando?»
Mi dà una gomitata. «Ahi Olly, ma che cavolo hai? »
Sorride con gli occhi incuriositi e sognanti. «Racconta subito! »
Sospiro. «Non c'è molto da dire...»
Mi dà una gomitata più forte di quella precedente.
Protesto. «Ahi. Ti ha detto di volta il cervello per caso?»
Poggia la testa sui pugni chiusi ed esclama. «Comincia dall'inizio, e non tralasciare il minimo particolare!»
Sbuffo irritata. «Era sotto la pioggia a fissare la mia finestra così l'ho fatto entrare. È stato un gesto di cortesia il mio, compassione verso una persona che era al freddo sotto il temporale.. » Provo a giustificarmi con lei, ed anche con me stessa.
Si porta una mano sulla bocca. «È terribilmente romantico... La sto immaginando e sembra uno di quei film d'amore in bianco e nero. Continua ti prego.»
Sospiro fingendo che non sia stato nulla di che. Con aria di sufficienza riprendo. «Abbiamo parlato e dormito insieme!»
«Avete cosa?»
Mi sollevo leggermente bisbigliando piano. «Ti prego, non chiedere altro. Ho paura Olly...» La voce mi si perde al punto che devo schiarirla per riprendere a parlare. «Quando sono con lui è tutto così strano, diverso, facile.. È come se il tempo si fermasse, dimentico chi sono, il mio nome, i problemi e respiro solo se i suoi occhi accarezzano i miei.»
Mi tappo la bocca con entrambe le mani, ho pensato ad alta voce. No, in realtà non ho pensato affatto. Sto parlando a vanvera.
Si raddrizza e con tono serio dice. «Ti stai innamorando...»
Le rivolgo una smorfia di disgusto. Come può dire che mi sto innamorando? Non è certo il primo ragazzo con cui divido il letto. Beh sicuramente è l'unico con cui ho solo dormito...
Forse non ha capito. Non è amore, innamoramento o scemenze simili, è paura. Solo paura.
La guardo dritta negli occhi con fare serio. «Sai perché non voglio parlarti di queste cose?»
Scuote la testa.
«Perché spari stronzate! L'amore non esiste, è solo una storia che si racconta alle bambine per illuderle.
Tutte quelle favole che ci hanno letto per deviarci il cervello, ci portano a credere in qualcosa che non è reale!»
Mi guarda spocchiosa. «Io con Denny mi sento proprio così, come in una favola. Stefanie tu parli in questo modo perché non sei mai stata innamorata davvero...»
Scuoto la testa per mostrarle tutto il mio dissenso. «Forse dimentichi Mark...»
Si sede serrando gli occhi. «Mark? Mark non era amore, forse credevi di amarlo tre anni fa, era soltanto una sorta di dipendenza affettiva o qualcosa complicata della psicologia, hai spostato i sentimenti smisurati per i tuoi genitori su di lui, e lui? Lui ti ha rovinata. Non ti amava voleva solo possederti, ti usava, ti manipolava, ti picchiava. Quello.. quello non è amore! »
Scrollo le spalle per buttare via quei vecchi ricordi che fanno ancora male. «Dopo Mark ho avuto la mia rivincita, ho usato io chiunque si avvicinasse.»
Mi prende la mano bisbigliando.«Stef, con Chris... Io credo sia una cosa che può solo farti bene. »
«Non lo so...Lui è così diverso, così dannatamente sentimentale, profondo...» Mi blocco a fissare le nuvole, pensando a lui. «Cerca in me qualcosa che non c'è!»
Lo sguardo di Olly è illuminato da una scintilla. «Io dico di sì! È il primo ragazzo normale che frequenti, buttati! »
«Vedremo.»
Io ed Olly abbiamo passato tutto il pomeriggio a parlare dell'amore, più che altro ha cercato di convincermi in ogni modo a dare una possibilità a Christian. Come se io non avessi visto quanto è speciale e allo stesso modo pericoloso per me. Sembra così facile per lei. Buttarsi a capofitto in una situazione così diversa da quelle a cui sono abituata, mi risulta davvero impossibile.
Torno al dormitorio per dare una sistemata con mille dubbi, tante domande e nessuna risposta.
Indosso qualcosa di comodo, sono assorta dai miei pensieri quando il telefono comincia a squillare, è un numero che non conosco.
«Chi parla?»
«Sono fuori la tua porta, apri?»
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Tra le crepe del mio cuore
RomanceStefanie è una bellissima ragazza, ha vent'anni ed è cresciuta a San Diego in California. Ha un passato burrascoso che le ha cambiato il modo di guardare la vita. Due anni fa si è trasferita a Santa Clara con la sua migliore amica Olly. Il dolore...