Cazzo Chris!
Guardo l'orologio che segna le diciassette e cinquantotto.
Merda l'appuntamento!
L'avevo completamente rimosso, comincio ad aumentare la velocità dei passi fino ad arrivare quasi col fiatone fuori l'entrata del mio dormitorio.
Che diavolo...
È davanti la porta ad aspettarmi, deglutisco folgorata dalla bellezza e dall'eleganza che lo avvolge. Ricordo di aver letto un "fatti bella", ma non credevo che intendesse bella da oscar, il massimo della mia eleganza è un vecchio top sbrilluccicoso, pantaloncini corti e dott. Martens. Se fosse stato chiunque altro avrei sicuramente riso, l'avrei chiamato pinguino imbalsamato, ma lui è ad un altro livello. Avanzo lentamente rapita dalla sensualità che sprigiona. Giacca nera che fascia alla perfezione i muscoli dei bicipiti, la camicia bianca sbottonata per i primi due bottoni crea un vedo non vedo sul suo petto perfetto e scultoreo, pantaloni dello stesso tessuto e colore della giacca, scarpe eleganti lucide. Un Dio, o un demone, il mio demone verso la strada di non ritorno.
<<Ciao.>> Sussurro totalmente ammaliata dalla sua figura.
Accosta la mano sotto il mio mento, si sporge per baciarmi la fronte e mi offre un fiore. Un girasole per l'esattezza.
Non so cosa dire, sorrido, stranamente perfino i miei occhi lo fanno.
<<Sei bellissima!>> Esclama guardandomi dritta negli occhi, la sua voce roca mi arriva fin dentro le ossa.
Comincio a blaterare cose senza senso. <<Dove? Cioè l'abito. Nel senso, io indosso un jeans e una canotta, non sono elegante e.. non ho nulla di adatto a come sei vestito tu.>>
Sorride a labbra socchiuse. <<Credo che tu invece abbia qualcosa, se non sbaglio è proprio in una scatola sul tuo letto...va dentro a cambiarti, ti aspetterò qui.>>Sospiro presa dallo stupore, mi catapulto dentro la mia camera spinta da un irrefrenabile curiosità. C'è davvero un enorme scatola sul letto, lascio cadere la borsa sul pavimento e la apro immediatamente.
WAOW!
Un abito lungo da sera nero, mi tolgo immediatamente i vestiti di dosso e lo metto su.
Cazzo! È un abito mozzafiato, lo scollo ampio a forma di cuore, il tessuto pregiato sembra di alta sartoria, mi fascia perfettamente, adattandosi ad ogni forma.
È aderente in vita e sui fianchi, morbido dalle ginocchia fino al pavimento. Faccio una giravolta stupendomi del fatto che l'immagine che vedo riflessa allo specchio per una volta non mi turba, mi piace, e non perché è avvolta in un abito elegante, mi piace quello che vedo nei miei occhi. A piedi nudi vado in bagno per provare a truccarmi nel minor tempo possibile, non voglio che aspetti troppo, non voglio aspettare troppo per stare con lui. Cerco distrattamente un paio di scarpe con tacco da abbinarci.
<<Ahi!>> qualcosa mi si conficca sotto il piede, ci porto la mano su, strabuzzo gli occhi ,una spina. Sembra davvero la spina di una rosa, come è arrivata in camera mia? Io detesto le rose. La getto nel cestino senza pensarci troppo, si sarà infilata sotto la suola delle dott. Martens. C'è talmente tanta confusione qui dentro, infilo le rimanenze di quello che ho riversato sul pavimento il giorno prima per cercare le decorazioni, e lo ripongo nella vecchia scatola.
Sbuca anche il diario, quel diario. Uno spasmo mi attraversa.
Prima o poi dovrò buttarlo via, penso.
Non so perché mi ostino a conservarlo, in fondo sono solo fogli pieni di brutte cose. Brutte cose che fanno ancora male. È anche l'unico ricordo della mia vita passata. Quando sono scappata non ho avuto modo di portare con me nulla, se non l'essenziale.
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Tra le crepe del mio cuore
RomanceStefanie è una bellissima ragazza, ha vent'anni ed è cresciuta a San Diego in California. Ha un passato burrascoso che le ha cambiato il modo di guardare la vita. Due anni fa si è trasferita a Santa Clara con la sua migliore amica Olly. Il dolore...