Capitolo 32

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"𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒍𝒗𝒂 𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒏𝒐𝒕𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒂𝒍𝒃𝒆𝒓𝒊 𝒔𝒄𝒖𝒓𝒊, 𝒎𝒂 𝒄𝒉𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒉𝒂 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒎𝒊𝒆 𝒕𝒆𝒏𝒆𝒃𝒓𝒆, 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒆𝒓𝒂́ 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒆𝒏𝒅𝒊𝒊 𝒅𝒊
𝒓𝒐𝒔𝒆 𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒊 𝒎𝒊𝒆𝒊 𝒄𝒊𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊."
𝑵𝒊𝒆𝒕𝒛𝒔𝒄𝒉𝒆.

Una settimana dopo.

Che sapore ha la felicità?
La felicità sa dei suoi sorrisi , è morbida e setosa, rossa come le labbra di Chris. La felicità profuma di muschio di quercia, legno, bergamotto e cuoio.
La felicità sono due occhi cristallini, il tocco leggero di una mano che ti sfiora le gote, è una ciocca di capelli nero corvino.
La vera felicità è lasciar vagare un piede tra le lenzuola per trovare il suo, è condividere il letto. Dormire e svegliarsi insieme.
Adesso so cos'è, che sapore e, che profumo ha la felicità.
Ma quanto dura?
Il mio cinismo mi ha sempre fatto pensare che nulla è per sempre. O forse è stata la vita ad insegnarmelo. Tutto ha il suo tempo. Gli oggetti, gli alberi e le persone, quest'ultime più di ogni altra cosa, perché condizionate dagli eventi della vita o semplicemente dalla signora vestita di nero che non risparmia nessuno.
Ed io quanto tempo ho con Chris?
Forse giusto qualche ora, o una manciata di anni prima che le cose cambino.
È una settimana che ci penso.
Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, l'unica che non potrò mai controllare.
Bisogna farne buon uso.
Dopo il matrimonio non ho avuto altri "segnali" da Mark - ammesso che non sia tutto nella mia testa - di nessun tipo, sarei ipocrita se dicessi di non sentire il suo respiro sul collo, mi tengo pronta a qualsiasi cosa, ho già proiettato nella mia mente mille scenari, mille reazioni, poi, mi sono seduta un attimo e ho deciso di non pensarci, per quanto possibile mi sforzo di non farlo.
Merda!
Ci sto pensando di nuovo.
Emetto un sospiro frustrato, sposto gli occhi sulla sveglia, segna le 3.47 del mattino.

Stavi andando bene Stef, avevi cominciato con pensieri sensati per poi cadere rovinosamente nel senso di vuoto..

È il mal di testa, mi ripeto.

Parete bianca, parete bianca, parete bianca.

Mi volto dall'altra parte del letto, il viso del mio Chris è per metà affondato nel cuscino, ha un'aria così rilassata, mi chiedo cosa stia sognando per avere un espressione tanto distesa. Una ciocca di capelli nero corvino gli ricopre il sopracciglio, la scosto piano con un dito per godere a pieno della pace che mi dà guardarlo dormire.
Sorrido, ha le labbra socchiuse a formare una piccola "o", è così bello da sembrare quasi un angelo del paradiso. È pazzesco che sia mio, che sia il mio uomo.
Mio...

M̶I̶A̶.

Un brivido mi scuote tutta gettandomi nuovamente nel tormento.

Sono pazza, è ufficiale.

È scientificamente provato che l'insonnia o comunque i vari disturbi del sonno hanno degli effetti dannosi sulla salute, aumentano sicuramente il mio stato d'ansia - costringendomi ad abusare di quelle maledette pillole- incidono negativamente sull'umore e, le emicranie, Dio è come avere un martello pneumatico sempre in azione lì dentro.

Riporto l'attenzione sull'uomo che mi dorme accanto, sul suo braccio muscoloso, le vene spesse sulla sua mano. Con gli occhi chiusi avvicino il viso al suo per respirare il suo respiro, per lasciarmi cullare come fosse una ninna nanna, intenta a rubare dal suo sapore un po' del suo sonno e farlo mio.
Non riesco più a dormire bene nonostante Chris sia accanto a me ogni notte. Il tamburo nella testa non mi da tregua, le mini me fanno sempre più confusione con le loro congetture e come se non bastasse.. quelle poche ore di tregua in cui crollo esausta lo stesso sogno ogni volta mi tormenta.
È talmente nitido da sembrare vero, pochi flash, altrettante sequenze. Sento la sua presenza incombere su di me, mi volto e sono da sola nel mio letto, infilo scarpette da tennis, lego i capelli in una coda alta, afferro la borsa e chiudo la porta alle mie spalle per trovarmi di colpo in una nuova città, con una nuova vita. Qualcuno mi chiama, mi volto e Mark mi mette due mani alla gola.
Provo ad allontanarlo, a graffiargli il viso però la stretta si fa sempre più forte, io più debole e l'aria è sempre meno.
Mi sveglio di soprassalto, sudata e impaurita.

Tra le crepe del mio cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora