Paragrafo 20.
I Johnson.
Lucy Jhonson innestò la prima e l'auto andò indietro. La cassetta delle lettere era di nuovo stesa sul prato davanti casa, come le capitava molto spesso quando alla guida c'era quella donna. Rimettere il paletto di legno nel buco sul terreno era ormai diventato un gesto di routine al termine della manovra di parcheggio, come chiudere le portiere, spegnere i fari o richiudere gli specchietti. La station wagon rossa sembrava avere una calamita speciale per il legno sul paraurti posteriore, ma solo per quel paletto della buca postale e solo quando alla guida c'era Lucy.
Il marito stava ridendo sulla veranda scuotendo la testa, in attesa della solita frase che piovve puntuale come un temporale estivo.
"Bob, quando ti deciderai a prendere un'auto nuova? Magari con il cambio automatico come ce l'hanno tutti ormai."
Cercò di trattenere le risate: "sai Lucy? Secondo me ci converrebbe di più prendere una buca delle lettere a parete."
"Invece di fare lo spiritoso, chiama i ragazzi e datemi una mano a scaricare le buste."
"Agli ordini capo, nemmeno il tempo di una commemorazione in ricordo di mr. paletto postale?"
Dylan e Samuel uscirono fuori, con i loro cellulari in mano come un'appendice del braccio: "ahahah l'ha steso di nuovo! Non ci posso credere!"
Neanche il tempo di scendere i tre gradini davanti casa, che già le foto di mr. paletto erano state condivise con i loro amici sui social.
"Ragazzi, forza. Svuotiamo il bagagliaio di quest'auto. Ci serve più spazio possibile. Stasera a letto presto e domani sveglia all'alba."
Quella del campeggio invernale sul lago in montagna, era una proposta che in famiglia nessuno aveva accolto con entusiasmo, per usare un eufemismo.
Aggiungerci anche la prospettiva della levataccia alle prime ore del mattino non era stata una grande strategia di marketing da parte di Bob.
Lucy si era subito dichiarata allergica a tutto ciò che strisciasse o avesse le ali, Dylan e Samuel, dall'alto dei loro dodici e dieci anni di età, erano sembrati addirittura scandalizzati da un padre che aveva proposto loro di trascorrere tre giorni in un posto senza wi-fi.
Ma ormai Bob aveva fatto uno dei suoi colpi di testa: non aveva resistito al volantino della settimana di sconto nel discount cittadino su tutta l'attrezzatura da campeggio. Subito dopo le vacanze natalizie era tornato a casa con la station wagon carica di attrezzature e accessori per il campeggio invernale che gli erano costati come tre settimane in albergo in pensione completa. Ma il fascino dell'avventura, insieme a quello dell'addetta alle vendite, lo avevano incastrato e lui a sua volta era stato costretto ad incastrare moglie e figli. Per convincere Lucy aveva dovuto prometterle in cambio di trascorrere le prossime vacanze estive in uno di quei tristi villaggi turistici dove tutto è finto, dalle palme all'ingresso ai sorrisi degli animatori, ma che tanto piacevano a lei e che secondo il suo punto di vista rappresentavano la vera vacanza-relax.
Con i figli, invece, era bastato più semplicemente l'impegno a chiudere un occhio sui voti del trimestre ormai alle porte.
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La Casa di Legno
Mystery / ThrillerUn racconto a tinte scure, non adatto ai minori e ai soggetti particolarmente impressionabili. Una storia sospesa, con varie chiavi di lettura, in cui il confine tra il bene e il male è evanescente come il ricordo di un brutto sogno.