Ho voglia di giocare

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Pov's Storm Nerea Valley

- Ti piace così tanto
carezzarmi sui graffi
che mi hai provocato. -

Intorno a me, ci sono almeno dieci uomini armati fino ai denti.

Alti, muscolosi, intimidatori.

Ma quello che mi fa più paura, è il bellissimo ragazzo dai capelli d'oro, che mi guarda come una topolina in gabbia.

Tutti gli occhi, puntati su di me.

Tutte le canne di fucile, puntate a me.

"Che vi ho detto?!!" Sbraita di colpo Vasiliy, furibondo.

Sussulto e uno spiffero freddo mi percorre la coscia.

Si è alzata la camicia.

E si intravede gran parte della mia coscia.

Subito, i suoi uomini rivolgono la loro attenzione da un'altra parte.

Mi guardo intorno, guardinga e diffidente.

Ho fallito.

Cazzo, mi ha trovata.

Sono fottuta.

Il suono dei suoi passi, mi riporta alla realtà.

Sto ancora in ginocchio, con gli animali stretti al petto.

In ginocchio come piace a lui. Mi ricorda una vocina nella mia testa.

Evidentemente, sta pensando la stessa cosa, perché un ghigno compare sulle sue labbra.

Quel ghigno beffardo che aveva quel giorno in cui mi ha tenuta tutto il tempo sul pavimento.

"Cos'è bambina? Siamo diventate di miele adesso? Provi pietà per due bestiole, quando non ti fai problemi a picchiare la gente?" Domanda ironicamente.

Stuzzicare la bestia, non è cosa saggia.

Taccio, come al solito.

Ma con l'intento di lanciargli un avvertimento.

"Mi ignori? Mh?" Alza un sopracciglio biondo, divertito dal mio comportamento.

Ancora una volta, sto in silenzio.

Stuzzicare la bestia, non è cosa saggia.

"Forza зверь. So che muori dalla voglia." Sa cosa sto cercando di trattenere, fiumi di insulti scorrono sulla mia lingua ma non sfociano ancora dalle mie labbra.

Vuole farmi parlare.

Eh sta volta, non ci riesco.

"Vaffanculo stronzo." Sussurro liberatoria, non pensando alle conseguenze.

Tutto sommato, ora come ora, nulla ha più importanza.

Probabilmente Vasiliy adesso si incazzerà ed è imprevedibile.

Non mi importa se mi vedranno nuda.

Non mi importa se mi massacreranno di botte.

Non mi importa se mille proiettili incontreranno la mia pelle.

Ma del mio cazzo di orgoglio, mi importa!

L'ultima cosa che voglio, è che pensi di avermi sottomessa.

Mi osserva, con lo sguardo di chi ha vinto alla lotteria.

In un certo senso, ha vinto te.

Non me lo ricordare, meno penso a quello che sarà, meno soffrirò.

Vento SilenziosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora