Pov's Storm Nerea Valley
- "Cosa posso fare io per aiutarti?"
"Sparami, investimi, picchiami, fammi del male"
"O magari ti abbraccio..." -Mano nella mano, ci dirigiamo in cucina.
Ho lo stomaco in subbuglio e la mente incasinata da mille voci.
Attraversiamo qualche corridoio fino ad arrivare nella grande cucina moderna.
Vasiliy si volta, gli occhi nocciola che brillano per il buon umore mattutino.
"Latte e biscotti o uova e bacon?" Domanda, lasciandomi la mano ed appoggiandosi alla penisola.
Non rispondo, non ho fame. Ma il biondo storce la bocca, contrariato dal mio silenzio.
"Bambina, la prima o la seconda?" Richiede, con un tono paziente.
Lo guardo facendo gli occhi dolci, cercando di svignarmela, ma sembra deciso a farmi mettere qualcosa sotto i denti.
Sospiro rassegnata e alzo l'indice, come a dire "la prima proposta".
Sorride compiaciuto.
"Brava dolcezza. Siediti ti preparo un cappuccino." Mi bacia la fronte per poi andare ad aprire la dispensa.
Ne preleva un pacco di biscotti al cioccolato e li appoggia sul bancone.
Con gesti fluidi prende tutto il necessario, per farmi questo benedetto cappuccino.
I muscoli della schiena si contraggono e si rilassano, in base ai suoi movimenti.
I tatuaggi sembrano prendere vita, facendomi perdere tra i miei pensieri.
È il rumore del latte che bolle nel pentolino, a risvegliarmi.
Spegne il gas, prende una presina e versa il liquido candido nella tazza, con dentro il caffè.
Aveva già preparato il latte schiumato e unisce il tutto, formando una specie di nuvoletta.
Mi porge la tazza fumante, osservandomi.
"Almeno cinque biscotti e tutto il latte." Asserisce.
Sbianco di colpo, sentendo già l'acido fare su e giù per l'esofago.
Ma non fiato e inzuppo il primo pezzo di pasta frolla.
Con non poca fatica, mastico e deglutisco cercando di non rimettere.
"Sei grassa, ti avevo detto di non toccare cibo, ma non mi ascolti mai. Preparati a sfondare la bilancia di questo passo."
Lei mi guarda, lei mi parla, lei mi sussurra.
Crudele e infame, come solo Lei sa essere.
Deve essere uguale a me, per farmi un torto, e ci riesce sempre.
"Faceva meglio mamma, quando ti dava solo l'insalata da mangiare a pranzo e due carote bollite la sera. Lì eri bella, lì sì che eri decente. Ora sei soltanto uno schifo, hai rovinato tutto quello che aveva fatto mamma. Dove pensi di andare così, eh, balenottera?!"
Basta, ti prego, smettila.
Non ti sopporto più.E mi metto le mani nei capelli, sicura che così se ne vada.
Deve andarsene, per forza.
"Ma io ti faccio sempre compagnia, ricordi? Anche quando eri sola al mondo, c'ero soltanto io."
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Vento Silenzioso
RomancePrimo libro della saga "Cinque battiti di cuore". AUTOCONCLUSIVO⚠️ Storm ha vent'anni anni ed è una ragazza dai capelli castano dorato e gli occhi bicolore; uno verde acqua e l'altro azzurro-grigio. Amante dei romanzi d'amore, delle canzoni dedicate...