Angolo autrice ❤️:
Ci sono troppi pov (un po' corti) in questo capitolo? Forse.
Mi piace un casino lo stesso? Ovvio.
Vale la pena leggerlo? Se volete i plot twist ve lo consiglio.
Non vi anticipo niente e vi lascio leggere in tranquillità, scrivetemi nei commenti cosa ne pensate. Nel frattempo darei il benvenuto agli eredi.Narratrice
- È stato il vuoto quando eravamo distanti ed io ho sentito il terremoto delle tue lacrime a terra. -
Intanto nei pressi di Mosca...
Il pianto di una creatura iniziò a riecheggiare prepotentemente tra le pareti della grande villa.
Acqua bollente, asciugamani intrisi di sangue, gocce di sudore e tanto tanto dolore.
Un parto sofferto che aveva dato alla luce una nuova vita, giovane e forte.
C'era movimento intorno alla neo-mamma, chi gridava di lavare quel corpicino, chi asciugava la fronte della donna, chi la aiutava ad espellere anche la sacca amniotica, l'ultimo sforzo da fare.
Finalmente ci fu chi si dedicò a guardare il sesso...
"È maschio!" Scoppiarono le grida di gioia e gli applausi di congratulazioni per la madre, nonché regina d'America.
Un nuovo erede per il trono della mafia, maschio e in salute.
"Come lo vuole chiamare, mia signora?" Domandò una delle cameriere anziane che affiancava l'ostetrica sul libro paga dei De Angelis.
Clare prese il bambino tra le braccia e lo guardò, non percepì né amore né niente ma in quegli occhi cerulei ci vide lo sguardo di suo fratello. Era identico a lui... glielo doveva, perché così un pezzo di lui era rimasto nella storia come desiderava.
Lei semplicemente lo aiutò a realizzare ciò che voleva, non doveva nulla a quel bambino che doveva essere suo figlio.
"Si chiamerà..."
Pov's Vasiliy Lev Kozlov
"HA PARTORITO!" Le urla di Velimir giungono alle mie orecchie con un tono di gioia crudele.
Alzandomi di scatto dalla poltrona, lo vedo entrare nel mio studio come una furia, in forma e energico, e venirmi incontro.
"È un maschio, abbiamo fatto tredici!" Un erede per il trono va difeso più della stessa regina, perché rappresenta il futuro della sua mafia.
Ci diamo il cinque e qualche pacca sulla schiena, la vendetta che si fa più vicina.
"Cazzo, sì! Possiamo procedere, Vel. Finalmente." Un sorriso malato macchia le mie labbra, quello che un tempo a Storm faceva paura.
"Chiama tutte le squadre, caricate le armi e i giubbotti antiproiettile. Siamo pronti per scatenare la guerra." Ringhio bestiale, ho aspettato una lunga settimana questo fatidico momento ed ora che ho l'attimo sotto il naso mi sembra irreale.
"Sta vicino Mosca, ha una villa isolata ma molto appariscente. Abbiamo le carte in tavola, Vas, e la partita è appena iniziata." Chiamando a rapporto tutti, ogni guardia che sono riuscito a trovare, ci rechiamo nelle sotterranee.
Nel tragitto passo per la biblioteca e l'immagine della mia amata seduta sulla sedia a dondolo che si culla con un libro tra le mani mi mette serenità.
Notandomi con la coda dell'occhio, mi regala un tenero sorriso. Ma appena vede i miei vestiti che non vanno oltre il colore nero si alza immediatamente.
"Vai da qualche parte?" Domanda raggiungendomi sulla soglia a passi svelti.
"A prendermi ciò che mi spetta." Le dico afferrandola per i fianchi rudemente. I suoi occhi diversi però, sono preoccupati.
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Vento Silenzioso
RomancePrimo libro della saga "Cinque battiti di cuore". AUTOCONCLUSIVO⚠️ Storm ha vent'anni anni ed è una ragazza dai capelli castano dorato e gli occhi bicolore; uno verde acqua e l'altro azzurro-grigio. Amante dei romanzi d'amore, delle canzoni dedicate...