Lo odio

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Pov's Storm Nerea Valley

- E dimmi, dimmi che i sogni rimangono solo remote immaginazioni. -

Strofino il naso sulla camicia bianca di Vasiliy che mi tiene in braccio a mo' di sposa. Non sto più piangendo, ma il corpo vuole solo diventare di creta, per adattarsi alle mani di Vasiliy e sparire, dissolvermi nel suo tocco.

La mente però, mi dice tutt'altro.

Quello che è successo, non mi va giù.

Le carezze dell'uomo sono acide, come se al loro passaggio, la mia pelle venisse corrosa.

Le parole che gli lasciano le labbra, cariche di rassicurazioni, strane.

E il velo nei suoi occhi nocciola, sbagliato.

Secondo me lui lo sapeva.

Cosa?

Come cosa? Che Velimir ti stava picchiando.

Perché mai lo farebbe?

È un fottutissimo mafioso, la cui ossessione nei tuoi confronti non ha limiti, e mi chiedi pure il perché?!

Può ridurmi lui uno straccio, non ha bisogno che lo faccia qualcun'altro.

Ohhh ma allora ti sei proprio rimbambita! È per farti fidare di lui! Se lui ti salva, lo vedrai come il tuo 'principe azzurro'.

Io...

Ci avevi pensato?

Effettivamente no...

Ti stai facendo male da sola, Storm. Perché non reagisci? Perché non pianifichi la tua fuga? Hai tre amici che sono preoccupati per te, là fuori! Cazzo, sei una campionessa di boxe e non vuoi più combattere?! Solo perché ti hanno sfilato i guantoni? E ti hanno disarmata? Ti vedono come un soggetto debole. Sei debole? No. No che non sei debole! Sei una figlia di puttana, che se la vede con i prepotenti e i presuntuosi. Sei forte. Non sei una bambina, come lui sostiene che tu sia. Ma su una cosa, i russi hanno ragione. Sei un fottuto animale, sia sul ring che fuori! E allora slegalo, sguinzaglia questo istinto animale e di sopravvivenza, che ha sempre covato dentro di te!

Hai ragione. Diamine, hai ragione!

Ma si astuta. Guadagnati la sua fiducia!

Eh come faccio?!

Non è compito mio dirtelo...

Ok, grazie lo stesso.

Pensando attentamente, studio una strategia.

Pochi minuti dopo, infosso il naso nel petto di Vasiliy in un tenero gesto.

La sua presa su di me sembra ammorbidirsi e inizia a cullarmi dolcemente.

Come...

Come con le bambine.

Anche se è solo tardo pomeriggio, mi addormento.

E sogno pure!

Sogno un ragazzo... Un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi scuri.

Vestito con una semplice tuta sportiva grigia e scarpe comode, sembra un Dio.

È dolce e mi parla con tono rilassante.

Mi dice che sono una creatura che lui non ha mai visto, che trova ipnotizzante la mia eterocromia e che sono magnifica ai suoi occhi.

Il bel sogno, dura molto.

Troppo, stranamente.

Ma è così bello.

Vento SilenziosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora