Vento Silenzioso

L'abbraccio

Pov's Storm Nerea Valley

- Una dolcezza vera non
è mai cordiale.
Una dolcezza vera ti fa male.-

Suono.

Non so per quanto tempo, ma suono.

La melodia per cui mi ha picchiata, perché non l'avevo completata entro la fine della settimana.

L'archetto sfiora le corde con dolcezza, ma ci metto tutto l'odio che nutro nei suoi confronti.

Come a voler spaccare il violino, rompere le cordicelle e sentire il suono dell'imperfezione.

Perché è questo che sono, imperfetta.

Non sono una figlia modello e sono sgarbata, a volte.

In molti mi odiano, ma il sentimento è ricambiato.

Giro per la stanza, non smettendo di suonare.

Guardo il pianoforte con disprezzo e mi siedo sullo sgabello.

I tasti bianchi, riportano a galla vecchi ricordi.

Le mie mani su di loro, stanche e rovinate.

Ad abbassarli, per me era solo questo. Abbassare dei tasti, per non subire l'ira di mia madre.

Ma adesso io posso smettere quando voglio.

Posso anche buttarci le mie emozioni contrastanti, senza più pensare.

Più suono forte, meno sento la sua voce.

Ed eccolo lì, quel fastidio sul collo, il pizzicore sui polpastrelli e un'ondata di rabbia che mi travolge come un fiume in piena.

Sotto le mie palpebre, la figura di mia madre sparisce.

Manca solo la mente, se ne deve andare solo da lì.

Ancora, ancora note, un'altra melodia, più frustrazione.

Mi alzo di scatto dallo sgabello, facendolo cadere, ed il tonfo del banchetto, contribuisce.

L'immagine inizia a sfocarsi, così continuo.

Cammino, faccio giravolte e sospiro.

Mi manca qualcosa, non riesco a far andare vie i rimasugli di quel mostro.

Quel qualcosa si aggiunge poco dopo.

Due mani grandi, mi circondano i fianchi.

E sono calde, gentili e riverenti.

Mi abbraccia da dietro, muovendosi con me.

Due passi a destra, poi uno in dietro, quattro in avanti e altri due in diagonale.

Come se sapesse dove io volessi andare, ma il fatto è che non lo so neanch'io dove sto andando.

Ma ci muoviamo insieme, uniti e connessi da quell'abbraccio silenzioso che sembra urlare.

Sulle note del violino, in piena armonia.

Appoggio la mia schiena sul suo petto e tutto diventa magia.

Sento il rumore delle pagine di un libro, l'odore dell'inchiostro e il piacere nel carezzarlo.

In questo momento, mi sembra di abitare tra quelle pagine che ho sempre amato.

Dove i protagonisti, nonostante tutto, si amano.

E farebbero ogni cosa per passare cinque minuti con il partner.