L'anima rubata

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Spazio autrice ❤️:
Ehiii ragazzuole fantastiche!
Come state?
Ecco il trentesimo capitolo di Vento Silenzioso!
Questo è uno dei capitoli più spicy che io abbia mai scritto e se siete troppo sensibili vi consiglio di passare oltre🔥. Ma c'è gente che, come la sottoscritta, non aspettava altro che una scena tanto spicy come questa😂.
Quindi vi auguro un buon proseguimento e scrivetemi nei commenti cosa ne pensate!😜

Pov's Storm Nerea Valley

- Il ladro incide la sua condanna mortale, semplicemente guardando.-

La luce mattutina filtra tra lo spacco delle tende dal tessuto scuro.

Mi stropiccio gli occhi, sentendo il sonno reclamarmi ancora.

Ma è l'odore di sangue incrostato a farmi storcere il naso.

Mi giro sulla schiena piano, volendo osservare la meraviglia che è il mio ragazzo.

I capelli biondi sporcati di rosso gli ricadono a ciocche generose sulle guance leggermente incavate.

I suoi tatuaggi scuri spiccano nonostante il camuffamento rossastro, e lo rendono ancora più spietato... alla mia vista, ancora più bello.

Le ciglia biondo cenere a mezzaluna gli adornano il viso dolcemente e i muscoli, che costituiscono la sua stazza mastodontica, sono completamente rilassati.

Una sua grande mano risiede sopra il mio ventre, le vene gli costellano la pelle chiara coperta di disegni cirillici.

Poi dice a me di essere arte... sì è mai guardato allo specchio?

Ha detto che mi ama.

Vasiliy mi ama.

Una sensazione paragonabile alla gioia si insinua nel mio cuore, facendolo battere più del dovuto.

È la curva delle sue labbra a distrarmi.

Soffici e rosate, si arcuano un po', segnalando il suo lento risveglio.

"Sono così bello?" Domanda ancora con gli occhi chiusi e sorridendo sornione.

"Più di quanto tu possa immaginare." Ammetto, ammiccando.

Ridacchia con il tono impastato di sonno, roco e profondo, così rilassate ed incredibilmente erotico.

Mi blocco, sentendomi già eccitata.

Che effetto che mi fa...

"Doccia?" Chiede, passandosi una mano tra i capelli.

Annuisco, troppo scossa dalle numerose emozioni contrastanti.

Solleva i piumini e si tira a su sedere, non facendo che peggiorare la situazione: i dorsali si contraggono, le spalle si issano in tutta la loro virilità, i bicipiti si rilassano mentre si alza.

Poi si volta, sogghignando, sa cosa mi fa.

Mi guarda, inchiodandomi sul materasso.

Trascinato da un luccichio in quegli occhi color nocciola, viene verso di me, gattonando.

Cazzo.

La mia sanità mentale sembra abbandonarmi ad ogni colpo d'anca che Vasiliy fa per raggiungermi.

Si china sulla mia figura, la sua bocca che si accosta al mio orecchio.

"Appena sveglia sei troppo scopabile." Le sue parole non possono non strapparmi un gemito.

"Sexy da morire." Mormora, carezzandomi i fianchi.

Scosta le coperte, rivelando il mio corpo sporco e nudo.

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