La colazione

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Pov's Vasiliy Lev Kozlov

- So che ai tuoi occhi sembra che io ti stia facendo un torto, ma credimi, non voglio altro che il tuo bene. -

Sono in cucina e sto preparando i pancakes al cioccolato.

Farò mangiare alla mia bimba un bel piatto di pancakes e frutta.

Carboidrati e vitamine, perfetto per la sua nuova dieta.

Hanno un aspetto orrendo, ma l'importante è che siano commestibili.

L'orologio scocca le dieci, ed è ora di svegliarla.

Impiatto il tutto, accompagnato da un bicchiere di succo d'arancia.

Prendo il vassoio e mi avvio in camera.

Abbasso la maniglia col gomito ed entro.

La luce filtra tra le tende, aperte leggermente.

I raggi illuminano solo uno spicchio della grande stanza.

Ma la sagoma esile che risiede nel mio letto, la vedo subito.

Avvolta da un pigiamino viola scuro, dorme beata.

Non mangia da ieri sera alle 20.

Io stamattina, mi sono svuotato mezzo frigo.

Avevo una fame pazzesca e mi sono abbuffato con quello che trovavo.

Ma lei non sente neanche i morsi della fame.

Forse sì, ma si ostina a rigettare quello che ingerisce.

Scuoto la testa, liberandomi di questo pensiero.

Appoggio il vassoio sulla panca ai piedi del letto e osservo Storm.

I genitori non potevano scegliere nome migliore da darle.

Storm.

In inglese significa Tempesta.

Lei è una tempesta.

Furiosa e affascinante, può far affondare la tua nave senza problemi.

Tuoni, lampi e saette.

Emozioni accavallate, dolori di colore nero e un orgoglio da difendere.

La mia mente però, mi riporta alla realtà.

Apro di più le tende e cerco di non farle arrivare il sole in viso.

I pancakes si raffredderanno se non li mangerà.

Così la accarezzo sulla coscia.

"Bambina" la chiamo, sussurrando.

Non si muove.

"Piccola, è ora di alzarsi." La mia mano le va a sfiorare i fianchi.

Mugola, ma non si sveglia.

"Forza, la colazione è pronta." La informo sorridendo, divertito dal suo capriccio.

Alla parola colazione, un ringhio rimbomba dal suo petto.

Mette la testa sotto il cuscino e rimane lì.

Mi acciglio, contrariato.

Deve mangiare assolutamente, non esiste che salta il pasto più importante della giornata.

"Non fare la cattivella, bambina. Svegliati e mangiamo." Mi siedo sul materasso e cerco di convincerla.

In risposta, si gira di schiena.

Vento SilenziosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora