Pov's Vasiliy Lev Kozlov
- Non hai il diritto
di essere chiamato uomo,
se non hai rispetto
per le donne. -Intorno a noi, mille voci.
Mille sguardi.
Eppure siamo in una bolla di cristallo.
La testa di Storm è girata verso sinistra, il suo occhio verde acqua che mi scruta.
In quello spicchio, tra la mia mano e il suo volto, lo vedo il luccicare di quel colore limpidissimo.
Non ho fiato, letteralmente.
"Anch'io" m'ha risposto.
Lei ha capito cosa le ho detto.
Davvero?
Mi riscuoto, e torno a concentrarmi sulla situazione.
Brankovich ha smesso di respirare, il suo sangue naviga sul suo corpo fino a gocciolare per terra.
I presenti non sono molto sconvolti.
Sapevano che chiunque avrebbe mai ritirato fuori l'argomento di Svetlana sarebbe morto.
Già si sapeva che Brankovich sarebbe morto dalla provocazione nei confronti di Storm.
Loro adesso sanno che è solo mia.
Ma non mi lascio trascinare dal accaduto col serbo, infondo come la tradizione del cazzo vuole, è ora di brindare.
Le puttane possono aspettare, voglio brindare così almeno posso congedarmi insieme alla mia Bambina.
"Velimir!" Tuono con voce profonda.
"Eccomi Zar." Il moro arriva subito al mio fianco e aumento la presa sulla ragazza.
All'udire la voce del mio amico, infatti, si tende come una corda di violino.
Lo odia proprio...
Premo il palmo sui suoi occhi e le faccio poggiare la testa sulla mia spalla.
"Sbarazzatene." Asserisco alludendo al cadavere che giace sulla poltrona.
"Ah, e ovviamente riportami il coltello. Sai com'è, ci tengo molto." Arcuo le labbra in un sorriso sadico, che fa tremare i miei sotto capi.
"Certo, Zar." China il capo e con uno schiocco di dita chiama il suo gruppo di uomini per fare sparire il serbo.
Tempo cinque minuti che il corpo è sparito, il pavimento è come nuovo e la lama lucida è nella mia fondina.
Devono essere veloci nei compiti che gli assegno, sennò che li pago a fare?
"Velimir? Un'ultima cortesia." Il ragazzone blocca la sua uscita di scena e si volta nella mia direzione, con le braccia dietro la schiena "Dì alle cameriere di servire lo Champagne, per favore."
"Arrivano subito, Zar. Buon proseguimento." Mi augura e esce dalla sala.
Sorrido falsamente agli uomini seduti al mio tavolo.
"Bene, signori. Questa è la prima e vera riunione della nostra nuova attività." Sono diventato Zar della mafia russa solo cinque mesi fa ed era ora di convocare i membri della società.
Lentamente, faccio alzare la ragazzina dalle mie gambe e la rifaccio sedere al mio posto da capotavola.
Molti si concentrano sul gesto, o meglio sul significato del mio gesto.
Gli occhi multicolori curiosano per la stanza, fino a che non trovano la mia figura.
Le accenno un caldo sorriso e inizio a camminare indisturbato lungo il tavolo.
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Vento Silenzioso
RomancePrimo libro della saga "Cinque battiti di cuore". AUTOCONCLUSIVO⚠️ Storm ha vent'anni anni ed è una ragazza dai capelli castano dorato e gli occhi bicolore; uno verde acqua e l'altro azzurro-grigio. Amante dei romanzi d'amore, delle canzoni dedicate...