Il Matrimonio Viola (Parte 30)

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La leonessa era persa nei suoi pensieri, mentre giocherellava con l'oggetto che aveva fra le mani, ma a distrarla dai suoi intricati pensieri fu Brien di Tart, che si inchino, Cersei fece un commento acido, mentre la guerriera comincio a dire qualcosa.

Le stava simpatica certo, avrebbe voluto prestarle ascolto ma non riusciva a stare tranquilla, fra quello che le aveva detto Oberyn, fra quelle strane sensazioni, non ascolto una parola di quello che le disse Brien, ricominciando a giocare con il ramoscello che aveva fra le mani.

"Lady Teynla?" lei alzò lo sguardò rimettendosi composta e guardando interrogativa Brien che girandosi rivolse uno sguardo incoraggiante a Jaime "stavo dicendo di come sia stato un onore combattere con voi, desidererei farle da guardia personale..."

Teynla appoggio la schiena alla sedia il suo viso si addolci, e capi che la persona a suggerirglielo era stato Jaime, la voleva vicino, ma perché, la leonessa così rispose con cortesia "mi faresti onore Brien, senza ombra di dubbio, ma non ho bisogno di una guardia, come ho già affettivamente ricordato alla mia guardia qui dietro" Alaster rise mentre facendo un cenno a Brien disse "anche se una compagna d'armi non mi sarebbe dispiaciuta!"

Brienn annui faccendo un leggero sorriso, se ne andò voltandosi a guardare Jaime con un sorriso, era innamorata di Jaime... il cuore di Teynla si riscaldo, ma torno seria quando capi che anche Cersei era arrivata alla stessa conclusione, infatti si alzò con acida eleganza e segui Brien.

La leonessa guardo in avanti verso Oberyn, che ricambio lo sguardo risoluto, a Dorne si era sparsa la voce... Daenerys Targaryen si era costruita un'armata, era il momento che i draghi tornasserro al Trono, le aveva detto che i Martell avrebbero sostenuto i Targaryen... qualsiasi Targaryen bastardo o non, ma sarebbero rimasti indipendenti, se non fosse stato così in breve tempo ci sarebbe stata guerra su molti più fronti, Dorne voleva la sua indipendenza non erano più spaventati dai draghi.

Senti una mano prendere la sua, ed accarezzarle il dorso, Aurion, era come se sentisse i suoi pensieri.

Joffrey si alzò con fare teatrale urlo "SILENZIO! Sgombrate tutto, ci siamo divertiti abbastanza, un matrimonio reale non è soltanto baldoria ma anche storia! È arrivato il momento per tutti noi di contemplare la nostra storia! Miei signori, miei signore..." il portone a forma di testa di leone, stava aprendo la mandibola scoprendo el zanne,
"Vi presento! Re Jeoffrey... Renly, Stannis, Rob Stark! E Bealon Greigoy! La battaglia dei cinque re!" uscirono dei nani, travestiti e armati di armi finte, dei giullari... quel subdolo stronzo di Joffrey.

Guardò Tyrion, mentre i nani avevano cominciato a combbattere, urlando rendendossi ridicoli, non poteva guardare

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Guardò Tyrion, mentre i nani avevano cominciato a combbattere, urlando rendendossi ridicoli, non poteva guardare.

Joffrey era di una malevolenza e malvagità subdola. Cersei applaudiva ridendo si divertiva così tanto a schernire il suoi fratelli, la leonessa pensava ci provasse un piacere recondito. Anche Tommen rise ma quando vide lo zio si zitti sentendossi in colpa.

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