La Sete di Sangue della Leonessa (Parte 58)

76 9 0
                                    


Teynla usciva con passo lento dalle cripte, la mente in un turbinio di sensazioni contrastanti, ed un pensiero le creava più rabbia degli altri: la statua di Ned.

Secondo la statua Ned era un uomo vecchio senza alcun calore nello sguardo, era pietra si, ma la statua della sorella affianco irradiava puro calore, mentre Edard Stark rimaneva nuda roccia, non gli somigliava per niente, tutto il contrario, non era rimasto niente del aspetto regale si Ned, lo scultore aveva ben deciso di farlo più basso e tozzo, la cosa la infastidi.

L'aria gelida di Grande Inverno la travolse, mentre con sguardo torvo guardava gli Immacolati, quei soldati imbattibili privi di emozioni stavano avendo il loro primo contatto con la neve, la cosa la divertì accenno un lieve sorriso, un immacolato lecco un pezzo di neve, poi urlò afferrandossi la testa.

Teynla rise fra i denti, quando voltando lo sgaurdo di fronte a lei comparve Arya Stark si paleso quasi come un'ombra, Teynla fece un sussulto guardandola. La studiò con sicurezza, e con un lieve sorriso sulle labbra, e capì che Arya Stark di Grande Inverno era diventata una donna dei mille volti, lo capì dalla sua sicurezza, il dio dai mille volti donava spavalderia e furbizia ai suoi protteti, le accennò un lieve sorrise, come fece Arya che con un ghigno sul volto disse "Lady Teynla, non ci vediamo dal ultima volta che mi hai addestrata, con Sirio..."

Teynla annui rispondendo "già... sono curiosa di vedere ciò che la casa del bianco e del nero ti ha insegnato" Arya chino il capo e disse "ed io desidero battermi con un vero avversario come voi" Teynla chino il capo in segno di ringraziamento e disse "fammi strada." Le due si incamminarono oltre gli immacolati, andando verso un cortile su qui si affacciava un porticato.

Arya con ago dietro la schiena scrutava Teynla che aveva sguainato la spada e con posizione se la metteva davanti al volto aspettando un attacco.
Sansa era con Tyrion sulla terrazza che faceva il giro di Grande Inverno.

Sansa era affacciata oltre il parapetto che tamburellava le dita sulla ringhiera, guardava gìù nel cortile

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sansa era affacciata oltre il parapetto che tamburellava le dita sulla ringhiera, guardava gìù nel cortile. Ricominciarono a camminare, Tyrion vago disse "non ci vediamo dal matrimonio di Jeoffrey... che giorno terribile" Sansa alzo le spalle "piuttosto animato, però" Tyrion fece uno sbuffo divertito, Sansa guardandolo con rammarico disse "mi dispiace essermene andata in quel modo" Tyrion si voltò verso di lei e con un accenno di ironia affermò "non è stato facile spiegare perché la mia sposa se n'era andata dopo l'omicidio" Sansa annuì grave e poi con severità e sicurezza disse "però siamo sopravvissuti" Tyrion annui dicendo "ti hanno sotto valuatata in molti..."

Sansa annui con un ghigno in volto "una persona non l'ha fatto, Teynla... tua sorella è stato un grande esempio" Tyrion poi annuì con calma dicendo "già... e quelli che non l'hanno fatto sono quasi tutti morti" Sansa si girò a guardarlo con un lieve sorriso che si spense "tu credi veramente che tua sorella manderà qui i suoi eserciti a combattere per te?" Tyrion la guardò sorpreso poi disse "no, non credo lo farà ma ha una motivazione per vivere ora, e io penso voglia sopravvivere" Sansa fece una risata di scherno "un tempo ti credevo l'uomo più acuto del mondo" Tyrion sorrise "lo sono infatti!" acclamazioni ed urla venivano da sotto il cortile, Tyrion e Sansa si affacciarono, cercando da dove provenivano le urla.

A Dragon Among The Lions Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora