Il Futuro delle Grandi Casate (Parte 72)

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Teynla spostò le gonne nere e si mise davanti al trono, un ghigno le dipingeva le labbra, lei aveva vinto. Con le mani salde prese la corona di metallo nero di Aegon e guardando i nobili di Westeros o almeno quelli che ne rimanevano con grandezza e soddisfazione nella voce disse "Due" fece il gesto con una mano e severa disse "due gravi minacce abbiamo affrontato... in così breve tempo... una al nord: gli estranei, che ci hanno indebolito... l'abbiamo sconfitta grazie alla nostra alleanza, grazie alla valle e agli Stark" Teynla indicò con un gesto Arya, Sansa e Jon che era ancora sconvolto e addolorato dalla morte di Deanerys.

La leonessa guardò i presenti vorace "e la seconda, minaccia l'hanno sconfitta il destino e il fato qui ed oggi!" Teynla oltrepassò la pozza di sangue di sangue e sfioro con le dita il trono ormai fuso, e girandosi nuovamente disse "la libertà che decantava Deanerys Targaryen aveva fondamenta su morte e sangue..." voltò lo sguardo sui presenti "su morte, sulla morte di milioni di innocenti nelle città libere, e qui a Westeros!"

Teynla indicò i presenti ormai decimati "e cosa mi dite su gli uomini che hanno provato a contraddirla... hanno ricevuto morte... e la morte è arrivata su di loro, su di Alaster di Asshai, e di Aurion Balearys Re del Sothorios di Valyria... e il sangue chiama sangue, come le mie mani sono state coperte del sangue di mio marito ora il sangue che machia il pavimento è quello di Deanerys di casa Targaryen Prima del Suo Nome, Regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Signora dei Sette Regni e Protettrice del Reame!" lanciò la corona su quello che rimaneva del trono informe, sputò sul sangue e con voce roca disse "doniamole una morte degna per una vita inzialmente grande ma in fine deplorevole."

Arya si tolse il volto di Cersei mentre lei Sansa e Jon si avvicinavano uno al altra, e gli Stark finalmente furono uniti

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Arya si tolse il volto di Cersei mentre lei Sansa e Jon si avvicinavano uno al altra, e gli Stark finalmente furono uniti. Arya mise una mano sulla spalla di Jon, che aveva il viso schermato di dolore, mentre Sansa con la schiena dritta e il volto freddo guardava Teynla.

Un nobile urlò "un nuovo sovrano dovrà governare su Westeros se mai cadremo nel caos!" Tyrion fece qualche passo in avanti affermando "si terra un concilio... con i nobili di ogni regione e verra eletto il sovrano più opportuno" qualcuno gridò"perché non il primo successore di Baratheon!" Tyrion scosse la testa, mentre Jaime disse "se si continua con la successione dinastica nulla cambierà!" "IL NORDO VUOLE LA SUA LIBERTÀ" urlo un Lord, mentre Tyrion disse "e l'avrà ma dopo che NOI! avremmo nominato il nostro sovrano!" la gente applaudì esultando, ma Teynla no, con i brividi lungo le ossa guardava la poltigna che dovevano essere i resti di Daenerys, il suo sangue, non volle pensarci ma provò giustizia, un immane giustizia per ciò che aveva fatto ad Aurion perciò che l'aveva portata a fare.

Tornò a Roccia del Drago aspettando che il concilio iniziasse, doveva governare i suoi regni, e prendersi cura di se stessa e dei suo figli, quelli nel grembo e Maenor. Con l'aiuto dei suoi consiglieri cercò di trovare stabilità nella nuova Valyria. E con l'aiuto di esploratori intraprendenti, non intimoriti dal morbo grigio, partirono alla ricerca dei punti indicati dal ciondolo di Alaster, venivano fatte ispezioni regolari e le navi pattugliavano la zona in cerca delle ricchezze che quella terra nascondeva.

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