Una Normale Giornata a Roccia del Drago (Parte 48)

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Passarono giorni in qui una parvenza di pace si era forgiata fra le due Targaryen. Aurion aveva preso il suo posto con eccellenza come Tyrion d'altronde. Tyrion non era solo la mano del re, era l'emissario di Teynla, in poche parole il lavoro non gli mancava.

Roccia del Drago prosperava, come i suoi abitanti, dal isola alla costa si viveva in pace. La leonessa attirava a se sempre più vassalli, quindi alleati per Deanerys, che presidiava il trono delle leonessa,
che stava sempre al fianco della regina dei draghi, più in alto di un gradino.

Un ruggito squarciò l'aria, Teynla a dorso di Kelliax sorvolava l'isola, il legame con Deanerys la turbava, sentiva un forte legame di affetto per lei, ma quella forte rivalità era distruttiva. La leonessa sentiva che c'era qualcosa sotto, la madre dei draghi progettava e tramava qualcosa alla sua insaputa.

Varis prima di fare il suo arrivo a Roccia del drago, aveva fatto uno scambio di lettere fra Teynla, Dorne quindi Illarya Sand e le serpi delle sabbie, ed Altogiardino, Ollena aveva fatto la sua mossa, aveva perso tutta la sua famiglia, era chiaro che non avesse nulla da perdere, questo faceva di lei un brillante alleata.

Varis la metteva in guardia verso Deanerys, e la cosa incuriosiva la leonessa, il ragno era furbo fin troppo, e forse vedeva da che parte era caduta la moneta della madre dei draghi. Con l'arrivo del Ragno, Teynla potte finalmente provare quel brivido che il gioco del trono le aveva fatto sempre provare.
Varis e Teynla passavano ore a conferire e pianificare. Teynla capì che ora il ragno era suo alleato più che mai, forse anche più di essere un amico. Varis era calcolatore, era ingenoso e averlo dalla sua parte dava certezza a Teynla.

Mellisandre era giunta da loro pochi giorni dopo di Varis, che aveva informato Teynla del arrivo della sacerdotessa. Melissandre aveva immediatamente giurato fedelta a Deanerys, confidandole che secondo le visioni che aveva fra le fiamme, Deanerys Targaryen era il principe che fu promesso. Teynla ne fù sorpresa e si ricordò del uomo a qui aveva fatto il funerale nelle fosse, il suo corpo che bruciava, ormai quel odore l'era entrato nelle narici, la notte si svegliava con l'odore della carne umana bruciata. Era così la vita fatta di volti, diverse volti, non solo di un sovrano, ma anche di una religione, ipocriti attaccati al oro o alla bramosia, o grandi salavatori e predicatori.

La leonessa non la capì, non capiva Melissandre, con Stannis un opportunista folle, ma ora vedeva il dubbio sul suo viso, la preocupazione il pentimento.

Keliax ruggì, Teynla guardò verso il mare e poi alle sue spalle e con un grido disse "a as paez uepo (sei lento vecchio)" Teynla senti un ruggito mentre un altro drago si avvicinava a lei "non sono così vecchio gattina" Teynla gli fece la linguaccia mentre si avvitava fra le nuvole, Aurion la seguì, la leonessa rideva fra le nuvole che le accarezzavano il viso, pochi erano gli attimi in qui potevano essere felici e ridere in quel modo, prima che il buio di quei periodi, gli invadesse.

Keliax ruggì, Teynla guardò verso il mare e poi alle sue spalle e con un grido disse "a as paez uepo (sei lento vecchio)" Teynla senti un ruggito mentre un altro drago si avvicinava a lei "non sono così vecchio gattina" Teynla gli fece la linguacc...

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Kelliax era veloce, era più giovane di Terrax, non c'era competizione sfrecciava fra le nuvole come un lampo mentre le scaglie mutevoli della draghessa la mimetizavano nel cielo.
Atterrarono in uno spiazzo dell'isola vulcanica. Aurion la prese per la vita aiutandola a scendere, l'uomo diede un bacio sulla fronte alla moglie guardandola neglio occhi bicromi, Teynla gli sorrise furba, mentre gli guardò alle spalle.

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