𝗟 𝗘 𝗢 𝗡Sono stato picchiato, maltrattato, ridotto a un ammasso di carne e sangue più di una volta. Ho sopportato ferite profonde, soffiato sulla pelle lacerata, ripulito da solo tutti i miei graffi. Eppure, mai. Mai, in ventiquattro anni di vita, ho provato un dolore simile.
Mai, durante tutta la mia esistenza ho sentito il cuore sanguinare nel petto. Nemmeno alla morte di mia madre, nemmeno alla morte di David, perché nessuno mi ha davvero tenuto in vita come ha fatto lei.
Nessuno mi ha amato amandomi veramente. Nessuno mi ha impedito di chiudere gli occhi per sempre e dire addio a questo mondo. Nessuno, tranne lei. Jane mi ha amato inconsapevolmente. Mi ha amato perché mi ha aiutato a non morire. Mi ha cantato la ninna nanna per evitare che mi spegnessi per sempre. E adesso che l'ho persa che senso ha tutto il resto?
Non può smettere di odiarmi, non dopo questo.
Sapevo sarebbe andata così, per questo ho cercato di nasconderle la verità. Perché io sono il cattivo della sua storia e non cambierà mai.
mai. mai. mai. mai.
Sollevo il braccio buono e comincio a colpirmi. La faccia, la fronte, la testa.
'Soffoca. Soffoca. Soffoca'.
'Uccidimi'.
Gemo ma non sento niente. Non c'è ombra del mio dolore, mi è rimasto addosso solo il suo.
'Muori'.
'Bestia'. 'Animale'.
'Colpisci, più forte, fatti male'.
«Leon».
Non sento.
«Leon, ti prego» non ascolto nessuno.
Non esiste nessuno.
Sono solo.
Solo con queste maledette fotografie che non ho mai avuto il coraggio di distruggere.
'Distruggere'.
'Distruggi'.
Mi fermo e sollevo lo sguardo.
Le lacrime mi appannano la vista.
Voglio distruggere e trasformare tutto in cenere, anche me.
A labbra aperte, senza fiato, afferro lo spago che pende dalla parete e lo strappo via.
Le polaroid cadono per terra come pioggia.
«Leon, fermati».
Una ad una. Le strappo, le tiro, le calpesto, le accartoccio e le prendo a calci.
Una fitta al braccio mi toglie il fiato quando afferro le lenzuola e le scaravento via dal letto. Distruggo ciò che c'è sul comodino.
Tutto cade e cado anch'io.
Le lacrime mi inondano le guance e non so se sia per la ferita al cuore o quella nell'anima. Mi accascio sulle foto di Jane che sorride felice e senza di me. Le scosto via con un gesto veloce.
Grido.
Finché qualcuno mi afferra il braccio buono e mi costringe a fermarmi.
«Che cazzo stai facendo, eh?»
È Theo.
Si inginocchia davanti a me. Prende i capelli che, bagnati dal sudore, mi coprono la fronte. Mi costringe ad alzare la testa e guardarlo.
«Lasciami» piango. Non riesco a trattenermi.
Se solo stanotte quell'auto mi avesse colpito più forte... adesso non sarei qui e Jane non avrebbe mai scoperto il mio segreto.
«La risolviamo» sussurra Theo.
Ma io scuoto la testa.
'Che cosa?'
'Che risolviamo?' niente si potrà risolvere. Niente.
«La risolviamo Leon, mi hai capito?» le dita di Theo stringono ancora più forte i miei capelli scuotendomi la testa e le lacrime. «Mi hai capito?» ma i singhiozzi non si fermano.
«Vattene» affanno. «Vattene, voglio stare da solo. Andatevene tutti».
Ma la sua mano scivola sulla mia nuca.
«Se credi che io ti abbandoni qui» la sua voce graffia l'aria, «Che noi tutti ti abbandoniamo qui, non hai capito proprio un cazzo».
«Se osi fare una cazzata, una soltanto» Hunter si china accanto a me e io chiudo gli occhi. «Ti ammazzo io prima che possa farlo tu da solo» respiro a bocca aperta, sono così stanco. «Sistemeremo tutto, Leon. Jane capirà chi sei, capirà che non sei cattivo».
Rido. E l'amarezza, il dolore, la colpa, colorano la mia risata.
«Ma io sono cattivo».
«No, non lo sei».
«Le ho distrutto il cuore» mi spezzo ancora, ancora e ancora. Batto le palpebre, tiro su col naso. «Avrei potuto distruggere queste maledette fotografie tempo fa e cancellare almeno quella macchia dalla mia anima. Ma sono sempre stato un fottuto egoista» pulisco via le lacrime con il polsino della felpa.
«Io non merito il suo perdono» mi perdo a guardare il vuoto. «Io merito di bruciare all'inferno» l'odio che provo verso me stesso è inquantificabile.
«Davvero?» sollevo lo sguardo e vedo Nick in piedi, accanto a suo fratello. «Pensi di meritare questo?»
«Ho fatto una promessa e non sono stato in grado di mantenerla. Ho ferito Jane in ogni modo possibile, cosa potrei mai meritare se non questo?».
«Hai mentito per proteggerla. Lo hai fatto per il suo bene e se lei conoscesse tutta la storia sta pur certo che capirebbe. Jane non è stupida e tu non sei cattivo».
Mi abbandono a un sospiro addolorato.
«Non voglio vedere come mandi a monte tutti i tuoi sacrifici per paura, Leon. Devi dare a Jane del tempo, adesso è sconvolta ma capirà».
Scuoto la testa.
Sento le lacrime tornare a invadermi gli occhi.
«Fidati di me» ripete Nick e anche lui si inginocchia. «Andrà tutto bene e sistemeremo ogni cosa, okay?»
Non rispondo.
Ho le braccia pesanti, il corpo che non ce la fa più.
Soffoco un singhiozzo.
E l'unica cosa che riesco a dire è: «Volevo solo salvarla come lei ha salvato me».
Sollevo le palpebre. Guardo Nick oltre le lacrime.
Lui annuisce.
«Lo so» dice.
E io piango.
In silenzio e senza più disperarmi.
La verità è che nessuno può capire.
Nessuno può capire com'è quando il cuore muore dentro di te ma tu continui comunque a vivere.
Io morirò ogni giorno sapendo di aver spezzato quello di Jane.
🌙
Sono debole per le lacrime di Leon. Ultimamente è tutto un odi et amo per lui.Leoncino cuore di panna che ha fatto cose brutte.
Quanto è stato straziante? Quanto vi ha toccati? Cosa provate adesso? Scrivetemi ogni cosa.
Vi aspetto nei commenti.
Lo so che siete confusi, ma credetemi, sono in arrivo tante confessioni.
Odi et amo, eppure...
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Vi lascio tanti baci.
Sempre vostra,
Rosie.
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JANE'S MEMORIES 1
Romance𝘾𝙊𝙈𝙋𝙇𝙀𝙏𝘼 | Se c'è una cosa che Jane detesta di più al mondo è la violenza, e Leon è proprio tutto ciò da cui stare alla larga. «Non avevo punti deboli prima di te, ero indistruttibile». - Hate to love - Slow Burn - He falls first - Doppio...