3. Hangover Hangover.

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Mi alzai dal divano non appena il sole si erse alto nel cielo. Il collo mi faceva tremendamente male così cominciai a massaggiarmelo dirigendomi verso il bagno.
Nel tragitto notai varie bottiglie di superalcolici che giacevano indisturbate in ogni angolo della casa ma non vi feci caso fino a quando non osservai la mia immagine riflessa allo specchio da parete.
Gettai un urlino sconvolto nel vedere il mio aspetto alquanto scomposto e malandato, avevo il trucco colato e i capelli che sembravano una scopa, ma nonostante ciò non ricordavo che cosa fosse successo la sera prima.
Il campanello suonò ripetutamente così cercai di sistemarmi ed andai ad aprire la porta.
Mi si presentò davanti un ragazzo dagli occhi molto chiari, di ghiaccio, con vari piercing facciali e i capelli tinti di un nero scuro. Indossava una maglia della Jack Daniel's che lasciava intravedere una pancetta molto generosa ma tenera, sembrava un orsacchiotto.
Il solo pensiero del whiskey mi provocò un conato abbastanza accentuato tant'è che portai le mani alla bocca per la paura di vomitare.
Riflettei tra me e me sul perché mio fratello conoscesse persone così belle e affascinanti e non me le avesse presentate prima ma il ragazzo mi interruppe.
"E tu chi sei?"
"Sono Katherine e tu?"
"Io qui ci vivo, mi chiamo Zacky..molto piacere!"
"Oh scusami non sapevo che faccia avessi!" dissi realizzando solamente dopo la grande figura di merda che avevo appena fatto.
"Non preoccuparti" continuò il giovane ridendo "Piuttosto, sai dirmi perché gli altri dormono ancora? Sono già le undici"
Mentre il ragazzo parlava lasciai libero il passaggio di modo che potesse entrare, non prestando molta attenzione alle sue parole.
"Che hai detto?"
"Sono le undici"
"Che cosa?!" urlai sconvolta ricevendo una cuscinata in faccia da parte di mio fratello.
"Mi hai svegliato, cazzo!"
"Ar é quasi mezzogiorno, abbiamo dormito tantissimo!"
"Ciao Zacky" si intromise una terza voce.
"Matt alzati, dobbiamo sistemare il vostro casino"
"Nostro?! Sei tu che hai proposto di giocare ad Americano Vero"
"Io? Stai sul serio dicendo che sono stata io a causare questo disordine? Impossibile" ribattei ridendo, insomma, io non mi ubriacavo mai, avevo una resistenza incredibile in fatto di alcol.
"Oh davvero, e ne sei così sicura perché ti ricordi tutto di ieri sera, giusto?"
"Certo, abbiamo preso la pizza, giocato con la playstation e poi"
Mi interruppi non sapendo come continuare.
"Sì? E poi?"
"Oh Matt lascia stare! É appena arrivata, si abituerà ai nostri livelli" ciondolò Zacky prendendo l'amico sottobraccio che in risposta massaggiò la sua pancia.
Scoppiai a ridere dirigendomi verso la mia stanza per decidere cos'avrei indossato quel giorno.
Afferrai un paio di shorts in jeans e una canottiera molto corta con il logo dei Pantera sul seno, arrivava giusto qualche centimetro sopra l'ombelico, in modo da lasciare bene in vista il mio piercing e i miei tatuaggi.
Afferrai anche dell'intimo e mi diressi in bagno per una doccia rinfrescante visto che mi sentivo sporca e puzzolente e, non appena ebbi finito, indossai mutandine e reggiseno, accendendo poi l'asciugacapelli.
In quel momento non sentii la porta spalancarsi e mi ritrovai davanti la faccia imbarazzatissima di Matt, tutto rosso in volto.
"Cazzo Sanders, bussa la prossima volta!" dissi ridendo con poca serietà.
"Oh mio Dio scu..scusami"
Se ne uscì richiudendo la porta dietro di sé e lasciandomi libera di continuare la mia preparazione. Scoppiai a ridere mentre riaccendevo l'asciugacapelli, quel ragazzo nascondeva una profonda timidezza dietro la sua figura grossa e muscolosa davvero sexy.
Raggiunsi i ragazzi dieci minuti dopo, i quali erano tutti radunati al tavolo da pranzo che sorseggiavano delle birre fresche.
"Lasciatemi indovinare, devo cucinare io giusto?"
Annuirono così decisi di mettermi ai fornelli e preparai degli hamburger con delle patatine fritte.
Quando tutto era pronto, mi sedetti a tavola insieme a loro e mangiammo, chiacchierando allegramente.
"Vi piacerebbe se facessimo una vacanza? Magari a fine agosto, prima che ricominciate l'università e noi a lavorare" propose Zacky.
"Oh sì, sarebbe un sogno poter vedere tua sorella praticamente nuda tutti i giorni"
"Vaffanculo Matt!" urlai tirando un pizzicotto al ragazzo muscoloso in parte a me, che si stava soffocando dalle risate.
"Per me va benissimo, oggi che facciamo?"
"Io pensavo che potreste farmi vedere un po' la città, che ve ne pare?"
"Potremmo portarti al Rathskeller stasera"
"Così beve di nuovo?" ribatté Zacky alla risposta di mio fratello.
"Zacky, per favore. Io reggo bene l'alcol"
"Vedremo, vedremo"

*

Trascorremmo la giornata in giro per negozi di vario genere ed ebbi modo di comprare anche qualche arredamento per la mia nuova camera da letto. Tornammo a casa per le sette e dopo un'ora e mezza circa eravamo tutti pronti per uscire, i ragazzi indossavano dei jeans scuri e delle camicie di diverso colore, Matt aveva optato per una bianca che risaltava decisamente il colore smeraldino dei suoi occhi.
Decidemmo di prendere una macchina sola e in poco tempo parcheggiammo davanti all'entrata del locale.
Era un posto parecchio affollato, l'odore di alcol e fumo di sigarette impregnava l'aria leggermente malfamata del locale provocandomi un po' di tosse. Non che disprezzassi le sigarette ma non sopportavo l'odore di carta e catrame che emanavano, un puzzo quasi nauseabondo se fumate in locali chiusi; preferivo andare su cose più naturali, per capirci.
Ci sedemmo ad un tavolo abbastanza grande, vicino alla zona biliardo dove molti ragazzi stavano giocando.
Ordinammo tutti delle birre da mezzo litro e cominciammo a discutere del più e del meno.
"Allora, Katherine, cosa ti porta nell'estremo ovest degli Usa?"
"Voglio studiare medicina"
"Interessante, per quale motivo?"
"Ho sempre avuto il desiderio di poter salvare le persone, fin da piccola"
Matt mi ascoltava attento, non distogliendo lo sguardo dal mio così decisi di continuare.
"Mio padre morì in Afghanistan a seguito di un'operazione andata male..una granata lo aveva praticamente dilaniato"
"Mi dispiace molto, tuo fratello me ne aveva parlato"
Il giovane sfiorò la mia mano con affetto, in quell'istante capii che saremmo potuti diventare grandi amici.
"Era il mio eroe, mi piacerebbe poter dare lo stesso contributo che diede lui servendo il nostro paese..ma so che mia madre non approverebbe"
"Io odio la guerra"
"Ma é necessaria"
"Bombardare per la pace é come fare sesso per la verginità"
"Sarà anche vero ma la tua "verginità" é un qualcosa che non perdura e con il tempo va degenerando, proprio come la pace..i sentimenti e le passioni contrastanti spingono l'uomo a muovere guerra contro i propri simili..é il cerchio della vita, solo i più forti sopravvivono"
"Come cazzo fai a dire così?"
"Sono cresciuta in Texas, lì la gente si ammazza a sangue freddo tra parenti"
Distolsi lo sguardo dal giovane per tornare a sorseggiare l'ultimo goccio della mia birra.
"Giochiamo a biliardo?" domandò uno Zacky leggermente ubriaco.
"Appoggio Baker"
Mi alzai dirigendomi verso il bancone per prenotare le aste e un tavolo. Matt mi stava osservando con disapprovazione ma non me ne curai molto, avevo i miei ideali perfettamente giusti e concreti, e di certo non mi sarei lasciata convincere del contrario da un ragazzo qualunque.
Tornai poi dai ragazzi e consegnai ad ognuno di loro il necessario.
"Che la guerra abbiamo inizio!"

~Spazio Autrice: Buenos Dias Amigos (?) l'avevo detto che avrei aggiornato più spesso..per prima cosa volevo ringraziare tutti coloro che stanno leggendo, commentando e favorendo la mia storia..ottimo lavoro soldati, continuare così u.u ehm, sì, sempre che vi piaccia..v.v comunque qui ci sono quasi 40 gradi ma questo non mi fermerà dal fumarmi una bella marlborella..quindi passo e chiudo, buona giornata💕~
Jù.

Missing in Action (M.I.A.) || (DA REVISIONARE!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora