17. And I hurt myself by hurting You.

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Spensi il mozzicone della sigaretta tra la neve accumulata sul bordo del marciapiede e rientrai stringendomi nel giubbotto, l'aria era diventata fredda e pungente.
Mi sedetti nuovamente al tavolo a cui i ragazzi stavano chiacchierando allegramente e mossi un'occhiata di disappunto nella direzione di Matthew che aveva lo sguardo fisso sul piatto da dolce vuoto davanti a se.
"Quindi tu vuoi fare il militare?" domandò sorridente la ragazza dai capelli dorati.
Ispirava una grande fiducia, non sarei riuscita a fare la sostenuta e l'indifferente ancora per molto.
Lei era tutto ciò che io non ero, di una bellezza così pura e semplice, solare e allegra, con un fisico mozzafiato e dalla personalità apparentemente buona e gentile, quanta invidia.
"Sì"
"Ma non hai paura di morire?"
"Certo..come tutti del resto..ogni giorno potrebbe essere l'ultimo eppure viviamo con la finta certezza che rivedremo sempre la luce del sole. So di dover morire come lo sai anche tu, ma a differenza di molte altre persone io voglio morire per una causa e voglio riuscire a dare un vero contributo per il genere umano piuttosto che passare le giornate grattandomi in un ufficio da mattina a sera"
La ragazza mi guardò per qualche istante, sussurrò un "okay" e poi riprese a parlare con gli altri.
"Allora sorellina, hai deciso che specializzazione conseguire?"
"Te l'ho detto Ar, tiratore scelto"
"Ma se pesa più di te il fucile" disse con sarcasmo e scherno Matthew.
"Però non puoi immaginare la soddisfazione che si prova a guardare in faccia uno di quei bastardi talebani mentre gli fai saltare il cervello" ribattei seccamente.
"Okay, che ne dite di avviarci verso l'Hotel? Così stasera potremmo cenare tutti insieme, dopo tanto tempo" propose Zacky per cercare di allentare la tensione che si era formata tra noi.

*

Il tragitto non fu molto lungo e la flebile luce del sole invernale ci accompagnò fino al nostro arrivo in Hotel.
I ragazzi si erano divisi in due camere doppie mentre io avevo una camera singola, spesata dall'esercito.
Salii quelle poche rampe di scale che mi dividevano da un meritato riposo in una camera d'albergo e ne raggiunsi la porta.
Non appena entrai, cominciai a disfare i pochi bagagli che avevo con me e a riporli nell'armadio in mogano posizionato accanto al letto, di fronte al quale vi era un bellissimo specchio da parete con una cornice in oro ricamato.
Mi liberai dei vestiti e li gettai su una poltrona, mi distesi a letto e mi addormentai fissando il paesaggio innevato all'imbrunire.

*

La suoneria del mio cellulare mi fece sobbalzare e guardando l'ora mi accorsi che erano già le sei e mezza.
"Pronto?"
"Tra mezz'ora ti aspettiamo nella zona ristorante"
Conclusi la chiamata senza nemmeno salutare e mi alzai pigramente dal letto.
Mi fermai davanti allo specchio per osservare la mia figura: avevo i capelli in disordine, delle occhiaie che avrebbero fatto invidia al trucco di Marilyn Manson, e il mio corpo sembrava più quello di una modella sciatta alle prima armi che quello di un soldato. Forse la tenera ed innocente Valary (Io gelosa? Assolutamente.) aveva ragione, forse non ero davvero fatta per diventare un Marine, probabilmente sarei morta alla prima missione.
Sbuffai e mi diressi in bagno, dove mi stirai i capelli e mi truccai come non facevo da mesi. Devo ammettere che anche quelle operazioni così semplici e quotidiane per la maggior parte delle ragazze mi sembravano più complicate di caricare e premere un grilletto centrando in pieno un bersaglio tra la sterpaglia.
Ripescai dall'armadio un vestito che non indossavo da molto tempo, rosso e lungo fino alle caviglie, con uno scollo a cuore sul davanti e la linea a sirena. Lo misi e mi approcciai timidamente allo specchio, cercando di chiuderlo.
Ma chi volevo prendere in giro, nemmeno con un vestito così sarei riuscita ad eguagliare la bellezza così semplice e pura di quella tenera ragazza che ora stava al fianco del ragazzo che desideravo. Perché infondo al mio cuore, avrei voluto essere io la ragazza che lo avrebbe reso felice. Solo che me ne ero accorta troppo tardi, quando lui ormai era felice tra le braccia di un'altra. Forse doveva andare così, forse era tutto parte del destino..d'altro canto io non avrei potuto dargli ciò di cui aveva bisogno.
Sentii bussare alla porta così mi avvicinai tenendo il vestito per evitare che cadesse.
Avete presente quando si dice parli del diavolo e spuntano le corna?
Ecco. Aprendo la porta mi trovai davanti a quel mare smeraldo che aveva infestato i miei sogni per molte notte insonni.
"Mi avevi detto tra mezz'ora"
"Lo so..volevo solo sapere come stavi"
"Entra" gli dissi facendo spazio e avvicinandomi di nuovo allo specchio mentre il giovane si sedeva al bordo del letto.
Cercavo di allacciare una ad una le catene dorate, corredate al vestito, che cadevano perfettamente sulla mia schiena scoperta, ma mi era difficile.
"Lascia, faccio io" disse con gentilezza avvicinandosi e cominciando a chiudere i ganci.
Sentivo il suo fiato leggero sul mio collo e le sue dita sfiorare la mia pelle con timidezza, mi era mancato così tanto e avevo una gran voglia di girarmi e finirlo su quel maledetto letto.
"Ecco" disse guardando le nostre figure riflesse nello specchio. Eravamo così lontani l'uno dall'altra seppure a qualche centimetro di distanza.
"Grazie"
Il ragazzo posò le sue mani sulle mie spalle e le accarezzò con grazia.
"Kath, senti io.." cominciò.
Mi girai d'istinto e lo guardai negli occhi. Un miscuglio di emozioni si alternavano al loro interno, come un mare in tempesta.
"Matt, é tutto apposto. Non ce l'ho con te" lo rassicurai e appoggiai una mano sul suo petto. Potevo sentire il suo cuore battere all'impazzata, doveva essere molto nervoso.
Sorrisi e lui lo fece a sua volta.
Prese poi il mio volto tra le mani e fece sfiorare la sua fronte con la mia. Non capivo che cosa volesse.
Mi guardò un ultimo istante per poi rapire le mie labbra in uno di quei suoi baci così dolci e calorosi che tanto mi erano mancati.
Ma tutto ciò era sbagliato e per una volta non avrei voluto pentirmi a danno fatto. E così feci l'ultima cosa che mi sarei mai aspettata di fare in vita mia.
"Matt, fermati" dissi allontanandomi da lui.
"Scusami.."
"Lei è così buona e gentile..è perfetta per te..è così pura ed innocente, non farle del male. Non ne vale la pena"
"Tu ne varrai sempre le pena"
"Matt..tra noi non è nemmeno mai cominciato nulla. Io sarò sempre e solo un'ombra per te, un fantasma lontano e non potrò starti accanto, non in questo momento. Non perdere un'opportunità così perfetta a causa mia"
"Non dirmi questo" disse con la voce strozzata.
"Mi dispiace, mi dispiace di averti incolpato di tutto ciò che ero io a non saper fare. E credimi, ho fatto star male anche me stessa facendo soffrire te. Ma ora è il tuo momento di essere felice, va da lei e rendila la donna più fortunata del mondo. Perché ti meriti il meglio, Ti.." Sospirai.
"Ti voglio bene Matt" risposi infine sorridendo e conducendolo fuori dalla porta.
Indossai un cappotto e uscii nel terrazzo a fumare una sigaretta. Dovevo cercare di trattenermi dal corrergli incontro, per una volta in vita mia sarei rimasta coerente con le mie decisioni.
Il posto di Matt non era al mio fianco, questo restava poco ma sicuro. Dovevamo solo capire che non potevamo viaggiare sulla stessa strada, l'uno accanto all'altra, se questa era a senso unico. Perché lo era, uno dei due avrebbe trainato l'altro verso il barato della distruzione se solo avessimo deciso chi di rinunciare ai suoi obiettivi e chi di dettare legge, pur di andare avanti. E avremmo continuato finché uno dei due non fosse perito, stanco e insoddisfatto di una vita che non gli sarebbe appartenuta.

~Spazio Autrice: Ciao bellini! Ho ripreso a scrivere *-* sapete cosa significa questo vero? Che mi sono già stancata della scuola, esattamente! In ogni caso, so che sto uccidendo Matt e ogni cosa che c'é tra loro ma dovete capirmi, io sono un genio del male *ghigno malefico*. Comunque vi prometto che non sarà sempre così triste la storia tra loro, ci sad anno ancora momenti belli ^^ allora, cosa ne pensate della storia fino a questo punto? Consigli, dubbi, incertezze? lol attendo risposte sappiatelo..ora mi ritiro, shiao u.u~
Jù.

Missing in Action (M.I.A.) || (DA REVISIONARE!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora