Quando Zacky accese lo stereo e abbassò le luci lasciandone solo alcune colorate cominciò la vera e propria festa.
Non potevo credere che avessero fatto tutto questo per me, solo per me.
Mi sentivo amata e per la prima volta capii che forse avevo sbagliato tutto abbandonandoli.
Abbandonando Matt.
Lo guardai e notai quanto fosse felice insieme a Valary, sembravano davvero innamorati e la cosa mi rese in un certo senso sollevata. Non avrei mai sopportato se Matthew avesse sofferto a causa mia per troppo tempo.
Uscii sul retro per fumare una sigaretta in tranquillità ma fui presto raggiunta da Zacky che si sedette sul dondolo al mio fianco.
"Mi sei mancata tanto scemotta" disse stringendomi e scompigliandomi i capelli.
Il mio secondo fratellone.
"Anche voi"
"Sei stata via per così tanto tempo..immagino tu abbia tante cose da raccontarci"
"Non quante potrete raccontarmene voi penso"
"Katherine infatti c'è una cosa che tu dovresti sapere..anche se non sarei io a dovertela dire" ammise giocherellando con la bottiglia di whiskey vuota che aveva tra le mani.
"Che cosa?" domandai in preda ad un brutto presentimento.
"Riguardo Matthew..e Valary"
"La tua voce non mi rassicura..io li vedo così innamorati e felici, che cos'è successo?"
"Ecco loro.."
"Voi due vi state perdendo la festa migliore della vostra vita!" interruppe Arin ubriaco marcio barcollando verso di noi e costringendoci a tornare all'interno, lasciandomi in balia di mille domande.
Trovammo gli altri seduti sul divano a sfogliare un album di fotografie che mia madre reggeva tra le braccia.
Lo riconobbi subito, apparteneva a nostro padre e vi erano raccolte tutte le più belle e spensierate memorie dell'infanzia mia e di mio fratello maggiore.
Li guardai ridere gioiosamente e mi si riempì il cuore d'amore, la mia famiglia era l'unica cosa stabile che mi era rimasta e per un mio desiderio egoista me ne ero allontanata per davvero troppo tempo.
Tempo che non sarebbe mai tornato indietro.
"Tesoro mio guarda com'eri piccola, riuscivo ancora a tenerti tra le mie braccia. Vieni a sederti con noi" mi incitò mia madre porgendomi la sua dolce mano.
Mi accomodai tra lei e mio fratello e osservai attentamente la bellissima immagine sotto i miei occhi.
Mia madre sorrideva guardando l'obiettivo mentre io le tiravo qualche ciocca di capelli che le ricadevano in alcuni boccoli sinuosi lungo le spalle. Sorridevo con l'ingenuità e la timidezza tipica di una bimba di solamente due anni, ero cambiata così tanto da quando mio padre non c'era più che quasi stentavo a riconoscermi allo specchio.
Per quanto cercassi di negarlo a me stessa la sua mancanza aveva lasciato un vuoto così profondo ed incolmabile nel mio essere tale da portarmi, negli anni, a fortificare un muro impenetrabile tra me e il resto del mondo circostante che causò la perdita di quelle poche ma importanti persone che avevano provato ad entrare nella mia vita sacrificando molto, senza però mai ottenere un risultato.
Sorrisi debolmente a mia madre per poi guardare Matt e Valary seduti sulla poltrona accanto al divano.
Lei era accoccolata sulle sue gambe e aveva la testa appoggiata al petto di lui che accarezzava con dolcezza. La sua espressione traduceva perfettamente quell'immenso ed incondizionato amore che provava per il giovane dagli occhi smeraldini che, al contrario, reggeva un bicchiere vuoto in mano e guardava con sguardo assente un punto indefinito del tappeto della sala.*
Quando tutti se ne andarono mi ritirai in camera mia, dopo essermi trattenuta un po' con mia madre e mio fratello.
Entrando in quella stanza una gamma di ricordi fece incursione nella mia memoria come un'esplosione.
Avevo trascorso così tanti bei momenti tra quelle quattro pareti che, ripensando in quel momento, avrei preferito non essere mai partita.
Ma fu un pensiero di un secondo contato, che rimossi brutalmente.
Spensi la luce e mi accinsi ad addormentarmi quando Matt bussò gentilmente così lo feci entrare, anche se ero molto assonnata.
"Ciao"
"Ehi"
"Dobbiamo parlare" disse freddo e pacato rimanendo in piedi.
"Cosa succede?"
"Ecco..io..Valary..insomma.."
"Matt dai, sai che con me puoi parlare di qualunque cosa"
"Ho bisogno di un aiuto..non so cosa fare"
"Non posso far nulla finché non mi dici cos'hai"
Il ragazzo mi guardò tremando come una foglia per poi distogliere lo sguardo ed appoggiarsi al muro, torturandosi le unghie insistentemente.
"Valary..è incinta" sputò infine quella verità così tanto ostica e inconcepibile che mi lasciò quasi completamente senza parole.
"Che cosa?!" domandai presa da una piccola punta di rabbia inconsapevole.
"Aspettiamo un bambino Katherine"
"Lo avevo capito. Ma come cazzo è successo?"
"Non lo so, okay? Siamo sempre stati attenti, se non una volta"
Sbuffai e cercai di formulare una risposta comprensiva.
"E cosa pensi di fare?"
"Io..è tutto così complicato Katherine.."
"La ami?"
"Sì..sì, credo di sì"
"E allora riuscirete ad affrontare tutto questo insieme" dissi alzandomi e prendendogli una mano in segno di conforto.
"Io non..non sono pronto"
"Lo diventerai. Non siamo mai preparati al cambiamento"
"Ma io sono troppo giovane per avere un figlio"
"Lo era anche mia madre quando ebbe Arin. Eppure la sua nascita ha portato una gioia immensa e sconsiderata all'interno della loro vita di coppia. Ha rafforzato il loro amore così puro e sincero"
"Katherine..ho paura.."
"Qualunque cosa succeda noi ti staremo accanto..però pensaci ti prego, non vorrai mica..?" dissi alludendo alla soluzione più tremenda che si potesse adottare.
"Farla abortire?! No, mai!"
"Tutto andrà per il verso giusto, fidati di me"
"E tu cosa ne sai?" domandò infastidito.
"Matt, sto solo cercando di rassicurarti"
"Lo so ma tutto questo non sarebbe successo se tu non te ne fossi andata"
"Stai forse incolpando me?!"
"Se tu non avessi preferito la carriera militare a tutti noi forse staremmo meglio"
"Matthew l'unico ad aver sbagliato qui sei tu. Tutti gli altri non c'entrano"
"Ma tu sì!"
"Perché gliel'ho messo io lo sperma dentro il suo corpo?!"
"No ma se tu fossi rimasta.."
"Smettila cazzo! No saremmo stati comunque insieme, nemmeno se fossi rimasta te lo vuoi mettere in testa?!"
"A te non é mai importato nulla di me"
"Invece sì ma non abbastanza, non quanto Valary"
"Capisci? É anche colpa tua!"
"Vaffanculo Matt, esci da camera mia" dissi spingendolo a forza fuori dalla porta e chiudendogliela in faccia.
Le sue parole stupide ed insensate mi avevano in un certo senso ferito, pensavo che non portasse più rancore e che avremmo potuto ricominciare, come due vecchi amici. Ma evidentemente mi sbagliavo.
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Missing in Action (M.I.A.) || (DA REVISIONARE!)
Fanfiction~Tutto è lecito in guerra e in amore~ "Corri" "Che cosa?" "Corri!" urlò il giovane balzandomi addosso e scaraventando entrambi a qualche metro di distanza, sul margine della strada. La granata era esplosa poco lontano da noi ma il soldato si rialzò...