13. Let's Make a New Start.

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"Cazzo, me la sto facendo sotto"
"Taci Johnny, fai l'uomo"
Stavamo sfrecciando lungo la University Ave a San Diego, in direzione del centro di reclutamento della US Marine Corps ed erano le quattro del pomeriggio.
Abbassai il finestrino e mi accesi una sigaretta, cercando di calmare lo stress e l'ansia che Jonathan al mio fianco stava solo aumentando.
"Come fai a guidare mentre fumi? Dovresti tenere entrambe le mani sul volante!"
"Jonathan Lewis Seward o chiudi la bocca o te la spengo nell'occhio"
"Scusami è che sono agitato e.."
"Tra dieci minuti siamo arrivati, rilassati e smettila di comportarti come una femminuccia" ribattei aspirando del fumo e alzando il volume della radio per coprire le continue lamentele del nano.
After my dreaming, I woke with this fear. What am I leaving when I'm done here? So if you're asking in me I want you to know.
When my time comes, forget all wrong that I've done.
Help me leave behind some reasons to be missed.
La canzone dei Linkin Park mi fece riflettere sul perché stavo facendo tutto questo, aumentando la mia convinzione.
"US ARMY CAREER CENTRE"
L'insegna posta all'entrata dell'edificio si trovava proprio davanti ai nostri occhi quando scendemmo dall'auto.
"Ci siamo" sospirai guardando il giovane alla mia destra.
"Ce la faremo Katherine"
Entrammo insieme con passo deciso e sicuro, per poi fermarci davanti al bancone a cui stava un militare molto giovane.
"Come posso aiutarvi?"
"Salve, qualche tempo fa un suo collega ci ha dato varie informazioni sul vostro programma di arruolamento reclute"
"Certamente, è di cosa avete bisogno?"
"Vorremmo accedere al programma" disse con coraggio Jonathan guardando dritto negli occhi il militare.
"Avremmo bisogno di una vostra scheda tecnica, una sorta di curriculum, questi sono i moduli da compilare" disse il giovane consegnandoci un plico di fogli.
"Vi chiedo cortesemente di compilarli e poi mi incaricherò di aggiungerli alla lista dei candidati"
"E poi come funziona?"
"Entro una settimana vi invieremo una mail nel caso in cui siate stati scelti e vi dovrete presentare quando richiesto presso il centro a voi assegnato per il Basic Training"
"Dovremmo affrontare una qualche prova fisica?"
"Sì per verificare se disponete dei requisiti necessari per diventare dei soldati..ma sono davvero pochi i casi in cui un candidato già scelto venga poi rifiutato"
"Perfetto, grazie mille" risposi strattonando Johnny ed invitandolo a prendere posto ad un tavolo.
"Mi spieghi perché vogliono sapere se faccio uso di sostanze stupefacenti?"
"Johnny rispondi e basta"
"E la mia altezza? Che dici, mento?"
"E quando ti vedranno che scusa ti inventerai?" dissi appoggiando la penna e squadrandolo divertita.
Ci volle mezz'ora prima che finissimo di completare i moduli ma una volta finita la mia agitazione non era sparita, anzi moltiplicata.
"Dobbiamo aspettare una fottutissima settimana prima che ci dicano qualcosa"
"Adesso sei tu che fai la femminuccia"
"Johnny" dissi inarcando un sopracciglio e guardandolo come se stessi parlando con un animale "io sono una femmina"
In risposta Christ, perché così si faceva chiamare l'egocentrico, mi spintonò allegramente.
Il cellulare continuava a vibrare dentro la mia borsa così decisi di rispondere alle cinque chiamate perse che mi erano arrivate da quando ero partita.
"Pronto Matt?"
"Com'é andata?"
"Ci hanno fatto compilare dei moduli e tra una settimana ci faranno sapere se siamo stati scelti"
"Uhm..capisco..quando torni a casa?"
"Non lo so Matt, ci fermeremo a prendere un panino lungo la strada poi riaccompagno Jonathan a casa e arrivo..divertitevi" dissi concludendo la chiamata. Volevo davvero bene a Matt ma più i giorni passavano più capivo che forse una relazione non era quello di cui avevo bisogno.
Non fraintendete, Matt era perfetto, fin troppo per me e non credevo di meritarlo, pensavo che dovesse trovare qualcuna meglio della sottoscritta, una ragazza che potesse amarlo come meritava. Però in cuor mio sapevo di aver davvero bisogno di lui e che se avessi rovinato tutto tra noi non me lo sarei mai perdonata.

*

Quella fu la settimana peggiore della mia vita. Vivevo nella costante ansia e nel terrore che mi avrebbero scartata a priori essendo donna, non vedevo l'ora che arrivasse quella maledetta mail, qualunque fosse stata la loro decisione.
"Katherine!" urlò mio fratello dal salotto. Lo raggiunsi aggiustando i capelli in una coda di cavallo e sedendomi accanto a lui sul divano.
"Hai lasciato il tuo account di gmail aperto sul mio computer"
"E chiudilo no?"
"È arrivata"
Al suono di quelle parole cominciarono a tremarmi le mani, avrei voluto afferrare il portatile dal grembo di mio fratello ma era come se il mio corpo si stesse rifiutando di farmi leggere quel maledetto responso.
Come feci per aprir bocca sentii il mio telefono squillare e sullo schermo era comparso il numero di Jonathan.
"Johnny..hanno spedito le mail"
"Lo so" rispose lui un po' titubante. Potevo percepire una certa agitazione e frustrazione nella sua voce.
"Allora? Com'é andata?"
"A te?"
"Johnny.."
"Okay okay okay..volevo riservare la notizia per quando ti avrei offerto la prossima birra ma..mi hanno preso Kath!"
"Sono così fiera di te piccolo nano bastardo!"
"E a te com'é andata?"
"Adesso la apro"
Johnny attese in silenzio mentre presi il computer e cliccai sulla mail proveniente dal centro di arruolamento.
Chiusi gli occhi per qualche secondo e quando li riaprii li sentii pizzicare. Sentivo che non sarei riuscita a contenere le lacrime ancora a lungo così uscii dal mio account di posta elettronica e mi barricai nella mia stanza, urlando di gioia.
"Porca troia Jonathan!"
"Cosa? Cosa c'è?"
"Saremo colleghi"
"No"
"Oh sì"
"Non ci credo!" urlò il giovane sembrando peggio di una donna.
Dopo aver esultato ancora un po' con il mio amico ed esserci accordati per andare a festeggiare mi distesi sul letto sospirando.
Non ci potevo credere, ora spettava solamente a me decidere il mio futuro e dimostrare al mondo il mio valore. Avrei lottato con le unghie e con i denti per ottenere il posto che mi spettava all'interno della gerarchia militare. Ero determinata a rendere il mio nome memorabile e intriso nella memoria dei posteri. Avrei reso mio padre orgoglioso di sua figlia, per la prima vera volta in tutta la mia vita..lo avrei fatto per lui, sarei arrivata dove a lui non era stato concesso.
Sentii bussare alla porta così mi sedetti sul letto e aspettai di ricevere chiunque avesse bussato. La testa di mio fratello fece capolino sullo stipite così gli feci cenno di sedersi accanto a me.
"Tutto okay?"
"Mai stata meglio"
Arin si passò nervosamente una mano tra i capelli color cioccolato mentre rimaneva in silenzio.
"Arin"
"Scusami Kath..è che non riesco ad immaginarmi la mia sorellina con un fucile in mano a massacrare talebani"
"Ehi ne ho di strada da fare"
"Lo so..ma ti conosco, tu hai la forza e la tenacia per arrivare ovunque tu voglia..e questo mi spaventa..ma sono fiera di te piccola stronzetta"
"Ti voglio bene" dissi abbracciandolo.
"Anche io però ora devi prepararti"
"Per cosa?"
"Per parlarne con mamma ma soprattutto..con Matt"
Ed era vero. Me ne ero completamente scordata, presa dall'euforia del momento.
"Oh cazzo" sussurrai con sguardo attonito.
Come glielo avrei spiegato a Matthew?

~Spazio Autrice: Buona sera piccini ^^ mi scuso per il leggero ritardo sulla pubblicazione ma in questa settimana non ho proprio avuto tempo di correggere e rivedere il capitolo..comunque spero di non avervi annoiato e nulla di più, per qualunque cosa sono qui. Grazie ancora a tutti per i voti, i commenti e le letture. Ho raggiunto 1k di visualizzazioni che bello ^^~
Jù.

Missing in Action (M.I.A.) || (DA REVISIONARE!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora