4

3.5K 102 116
                                    

Don Abbondio

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Don Abbondio.

Era così che si chiamava il prete.
Aiden si era semplicemente limitato a dirmi il suo nome, solo perché io glielo avevo chiesto.

Non c'era un motivo alla mia curiosità, e in tutta onestà, non appena udii la sua voce roca io scoppiai in una fragorosa risata.

Stavamo percorrendo l'infinita scalinata per raggiungere la chiesa.
Il mio abito nero strisciava lungo i grandi gradini un po rovinati per via del tempo.
La struttura si presentava abbastanza bene a dire il vero.

L'unica cosa che stonava come il suono delle campane era Aiden.
Non l'avrei mai immaginato dinanzi la statua di Gesù, eppure, nonostante il suo essere meschino, pareva stare bene anche in un luogo come quello.

«Hai finito di ridere?», chiese seccato.

«Don Abbondio», ripetei in fissa con le lacrime agli occhi.

«Smettila», mi ammonì.
Come sempre, non era mai in vena di scherzi.
Non riuscii a contenermi giacché quel nome mi ricordò I promessi sposi.

Per fortuna almeno quello mi rese allegra.
Tuttavia, sarcastica continuai: «È lo stesso che ha spostato Renzo e Lucia?
Ha per caso fatto la sua consueta passeggiata, prima? Ha già incontrato due bravi, sgherri di Don Rodrigo?» risi più forte.

Ma oramai dovevo terminare: «Non mi dire... L'hanno intimato di non sposarci». Gesticolai.

Il viso di Aiden divenne pericoloso.
Io, a momenti, soffocavo.

Mi fermai un momento per capire se fosse l'ora di smetterla con le battute.
Credevo che non vi era altro che potessi fare, se non quello di smorzare l'aria tesa.

«Alla fine anche Renzo e Lucia si sposarono, sai?» provai a fare conversazione e nel frattempo lo seguii svogliatamente.

«Renzo l'ha scopata? Intendo dire, prima della cerimonia.» Domandò spavaldo.
Quella risposta gli servì per farmi tacere.

Immediatamente mi ricordai di ciò che fosse successo prima.
Avevamo appena avuto un rapporto completo ed io, desideravo soltanto quella maledetta pillola.

Me l'avrebbe concessa, sicuramente.
Ma non prima di avergli dimostrato chissà cos'altro.

Mi zittii.
Fui sorpresa di vedere Brad all'entrata della mastodontica porta della chiesa aperta per metà.

Gli sorrisi da lontano.
In parte, con lui vicino, mi sentivo al sicuro.
Quel pensiero lo avrei sempre custodito dentro di me.
Mai mi sarei permessa di dirlo a voce.
A quanto pare, Aiden si accorse del mio gesto del tutto ingenuo e genuino.

Gli diede così fastidio da prendermi per il polso e portarmi subito dentro.
Istantaneamente mi si aggrovigliò lo stomaco.
Provai disagio nel varcare quell'ambiente silenzioso.
Sul soffitto vi erano molti dipinti, dagli angeli alle numerose immagini rappresentanti dei santi.
Risultò armonico nel complesso.

Reflection Three Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora