Scarlett
Cercai in tutti i modi di non piangere, per non risultare una ragazzina frignona.
Dopodiché, in assoluto mutismo scrutai Aiden, soffermandomi più del dovuto ai suoi occhi leggermente socchiusi.
Se mi focalizzai su quel punto era soltanto per scorgere se mi stesse prendendo in giro o meno.
Doveva pur esserci una spiegazione alla sua imposizione dato che detestava i matrimoni e ogni tipo di legame che avesse un'etichetta.
Quindi, perché adesso voleva sposarmi?
Non mi sentivo così vulnerabile da molto tempo dinanzi a lui, e la paura smisurata che provai mi fece retrocedere per distanziarmi.
Prima di scaraventare parole insensate ci riflettei giusto un po'.
In mente mi balenò l'unica ipotesi più sensata.A modo suo, voleva continuare ad usarmi solo ed esclusivamente per i suoi scopi.
Dato che la certezza dei miei pensieri mi diede la spinta giusta, proseguii cauta: «Perché vuoi sposarmi, esattamente?»Di certo, non mi aspettavo minimamente che rispondesse con un "perché ti amo".
Ma probabilmente dalla sua bocca non sarebbe fuoriuscito nulla di carino nei miei riguardi.Aiden pareva seccato, stanco di dovermi dare addirittura spiegazioni.
Glielo lessi in faccia, era palpabile il suo totale menefreghismo.«Perché è arrivata l'ora di farlo per davvero. Non ho altro da aggiungere», commentò impavido.
«E io, non ho la libertà di scegliere se accettare o meno? Dato che il mio intuito mi suggerisce che tu, non l'avresti mai deciso se non fosse per qualcosa di estremo». Lo indicai cercando in tutti i modi di non alzare il tono di voce, in modo tale da farla sembrare una conversazione normale.
In seguito, stanco di procedere a parole, camminò fino alla scrivania per poi prendere qualcosa all'interno del piccolo cassetto, esattamente lo stesso che io, ci frugavo sempre all'interno.
Dopodiché, tornò nuovamente da me.
Questa volta mi si incollò addosso, tanto da non lasciare un millimetro di distanza.Udii qualcosa di metallico scontrarsi davanti il mio viso.
Un paio di chiavi e una pallina rossa fatta interamente ad uncinetto oscillò velocemente da una parte all'altra.Non stavo tanto bene e quello per me fu un colpo basso.
Riconobbi immediatamente il portachiavi che mia nonna aveva cucito con le sue adorabili mani.
In quell'istante odiai Aiden con tutta me stessa, non doveva permettersi di giocare in quel modo con i miei sentimenti.Lo sapeva quanto stessi soffrendo per la perdita di mia nonna, quindi, trovai spregevole il suo gesto strafottente.
Saltellai per acciuffare la piccola pallina ma come sempre non ci riuscii giacché quest'ultima sparì dentro il pugno ferreo di Aiden.«No, non te le darò». Mi rimproverò serio.
«Perché hai le chiavi di casa di mia nonna?» mi tremò la voce non appena fece affondare la mano dentro la tasca della tuta, eliminandole definitivamente dalla mia vista.
«Fra poco hai un appuntamento con la psicologa, Scarlett. Quando smetterai di avere un problema e vedrò un tuo cambiamento, allora le avrai.» Rispose indifferente.
«Perché hai quelle maledette chiavi?» Strillai isterica.
Aiden non tollerava mai che gli urlassi contro, detestava essere contraddetto e il fatto che io facessi l'esatto contrario lo innervosì a tal punto da comportarsi di conseguenza.Mi piantò le dita sulla nuca e subito il tocco divenne marcato, con un solo movimento riuscì a farmi percepire i polpastrelli incollati dietro al collo.
Dopodiché, le sue labbra si posarono sulle mie con una certa avidità.

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Reflection Three
ChickLit3 Volume 🔞 Il libro presenta scene violente, sensibili e parti erotiche.