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Penultimo capitolo ✨

                                                               ✨Penultimo capitolo ✨

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Scarlett

Alla fine ero stata dimessa il mattino seguente.

Aiden mi aveva lasciata in compagnia delle infermiere che, con mia sorpresa, si erano dimostrate più gentili di quanto mi aspettassi.

Non avevo parlato con nessuno riguardo i miei dubbi.
Nemmeno con lui mi ero azzardata a prendere l'argomento.

E, di nuovo, con sommo stupore Aiden reggeva bene il gioco.

Sentire quella chiacchierata tra lui e Ivan mi aveva inquietata parecchio.

Da un lato volevo fidarmi di lui e lasciare scorrere, mentre dall'altro la paura che fosse solo un illusione mi faceva tremare.

Probabilmente aveva cambiato idea, forse mi mentiva quando mi diceva che se avesse avuto un figlio maschio, quest'ultimo non avrebbe condotto una vita come la sua.

Chissà, magari per il suo modo di pensare era giusto che il figlio fosse la sua spalla fidata.

Ma a me faceva schifo immaginare mio figlio, un giorno, come un uomo ricco e violento.
Un drogato che trattava male le donne o un mafioso che conduceva una vita pericolosa.

Mi ero ripresa più che subito, le perdite di sangue non avevano compromesso la mia gravidanza.
Mi era stato spiegato che i primi mesi di gravidanza era comune ritrovarsi con delle perdite, dovute magari al poco riposo.
Adesso stavo bene, perciò, avevo passato il pomeriggio al capezzale di Marisol.

Quella povera ragazza ultimamente passava le giornate da sola, immobile a letto.

Ivan non faceva altro che minacciarla di continuo per renderle impossibile la guarigione.
Se avessi potuto fare qualcosa per lei l'avrei fatta immediatamente.

Poi mi ricordai che nemmeno io me la passavo di lusso.

Intanto aspettavo l'arrivo di Sofi.
Sembrava non poter arrivare mai.

Mi sembrò insolita come cosa.
Aiden non aveva mai lasciato viaggiare la piccola in compagnia dei suoi uomini.
Solo Brad era l'unico di cui si fidava.

E, allora, con chi stava venendo a New York?

Terminai più che subito di mandare in tilt il mio cervello e mi recai immediatamente in camera.
Aiden era lì.

Non bussai per avvertirlo della mia presenza.
Ogni tanto mi piaceva beccarlo in fragrante.

Aperta la porta, lo trovai in fondo alla stanza, vicino al letto.
Si stava vestendo.
Aveva scelto un vestito interamente nero, come al solito.
I suoi capelli stavano sempre fermi all'indietro e la sua pelle era più bianca del solito.

La leggera barba bionda pareva risplendere non appena i raggi del sole che filtravano dalla finestra, gli si posarono addosso.

D'istinto volevo porgli tante domande ma trattieni l'impulso e mi richiusi la porta alle spalle.

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