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MANCANZA DI PARTI ORIGINALI.

MANCANZA DI PARTI ORIGINALI

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Scarlett

Non pensavo neanche lontanamente che l'assenza di Aiden mi avrebbe turbata in quel modo.

Lo credevo invincibile, come un uomo che non potesse esse mai sconfitto.

Poco prima, avevo acconsentito alla richiesta di Brad, ovvero di non chiedere.

Ma quando fuggii dalla camera, dopo essere rimasta per due ore attaccata al braccio di Aiden, mi venne proprio il bisogno di sapere tutto.

Uscii dall'ospedale a passo lesto, fermandomi davanti la porta scorrevole.

Mi coprii il volto con un foulard nero affinché nessuno mi riconoscesse.

Lì faceva un caldo bestiale.
Forse conciata in quel modo avrei dato più nell'occhio dato che ero l'unica tra tutta la gente, coperta dalla testa ai piedi.

Brad, naturalmente, me lo ritrovai dietro.

Lui era esattamente come la morte.
Mi perseguitava, come a ricordarmi che prima o poi anche io non potevo sfuggire alle cose brutte.

Ma nonostante ciò, averlo vicino mi confortava.
Ero arrabbiata con lui.
Per colpa sua avevo rischiato un infarto quando mi ritrovai da sola dinanzi il corpo inerme di Aiden.

Tuttavia, mi scansai infastidita e tornai a osservare l'ambiente circostante.
Intanto proseguii a muovermi per poi sedermi su una delle panchine disposte vicino a degli alberi.

Accavallai le gambe, totalmente indifferente al suo sguardo ammonitore.

«Cosa ti ho ordinato di fare?» mi rimproverò, approfittando del fatto che fosse all'aria aperta per accendersi una sigaretta.

Mi si piazzò di fronte e subito il suo corpo creò un'ombra che mi permise di tenere gli occhi ben aperti.

«Non mi interessa.» Gesticolai tesa.

«Scarlett, questo non è proprio il momento adatto per farmi girare i coglioni. Hai solo la minima idea in quale situazione siamo?» mi fece presente, soffiandomi tutto il fumo in faccia.

Feci una smorfia.

Certo, potevo immaginare la mia posizione scomoda in quel momento.
Senza Aiden correvo un pericolo maggiore.
E, infatti, non avevo alcun'intenzione di comportarmi come una ragazzina.

Perciò, espressi con naturalezza: «Capisco. Io non voglio crearti nessun problema. Ma se non mi spieghi cosa è accaduto, come faccio a comprenderti? Io ho il diritto di sapere ogni cosa».

«Non è necessario», tagliò corto in modo brusco.

«Invece lo è. E tu risponderai a tutte le mie domande, altrimenti mi cercherò le risposte da sola», mi scansai un po' nel notare che anche lui stava per sedersi accanto a me.

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