Aiden notò che mancavano ancora dieci minuti all'inizio della riunione, quindi, con enorme smania preferì usare quel tempo a disposizione per controllare in che condizioni fosse Scarlett dato che in precedenza l'aveva spinta con foga verso le scale.Nel frattempo la rabbia gli si placò momentaneamente.
Il sollievo di averla nuovamente tra i piedi fu in grado di affievolire la voglia di mostrarle immediatamente il suo essere.Raggiunse velocemente il piano superiore e con rapidità spalancò la porta della camera da letto.
Aggrottò la fronte quando la figura di Scarlett si avviò verso la sua direzione.
Era mezza nuda e la cosa lo infastidì parecchio.La spavalderia di lei superò di gran lunga le sue aspettative.
Pensava addirittura di trovarla in un mare di lacrime, pronta a strapparsi i capelli.L'odio che quella ragazzina gli rivoltò contro fu disumano, tant'è che più stizzita di prima, vomitò a raffica parole su parole.
«Sei venuto a mettermi il guinzaglio?»
Si allontanò, incurante di oltrepassare ogni limite.Aiden invase completamente la camera, rivolgendo una pedata alla porta affinché si chiudesse più in fretta possibile.
Era così concentrato ai suoi occhi che dimenticò perfino che di sotto tutti aspettavano solamente lui per cominciare.
A peggiorare quel momento fu un sorriso spontaneo da parte sua.
Era evidente che volesse fargli capire che non temeva più la sua presenza.Ma ciò che Scarlett non sapeva è che Aiden le avrebbe tolto quel sorriso sfrontato dalla faccia molto presto.
«Dove sei stata?» le domandò, bloccando definitivamente i passi incerti di lei.
«Lontana da te, mi sembra ovvio», rispose piccata.
A quel punto Aiden si stancò.
La trascinò fino alla madia, dove al muro vi era attaccato un grande specchio.
La mantenne premuta contro il mobile e con abilità portò le dita dietro al collo di lei.Scarlett si guardò allo specchio e allo stesso modo di quando erano per strada non abbassò lo sguardo.
Scarlett
Sussultai quando il viso di Aiden si accostò minacciosamente al mio.
La leggera barba mi graffiò la guancia, poi l'orecchio e infine il mento.Eravamo talmente vicini che se avesse voluto mi avrebbe addirittura baciata.
«Dove sei stata?» ripeté, marcando la domanda.
Mi parve quasi che volesse darmi una seconda possibilità.
Ma io non la volevo.Non mi interessava a dire il vero.
Niente aveva un senso.
Nemmeno noi due a quel punto.
«Non te lo dirò mai. E vorrei ricordarti che sono tornata perché l'ho voluto io. Tu non sei stato in grado di trovarmi.» Gli feci presente, sentendomi montare dentro un certo potere mai avvertito prima.
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Reflection Three
ChickLit3 Volume 🔞 Il libro presenta scene violente, sensibili e parti erotiche.