Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta.
Scarlett
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Mi ero precipitata in auto, trovando addirittura piacevole la velocità delle parole di Aiden.
Conoscendolo, avrebbe fatto di tutto pur di manipolarmi.
Quindi, con astuzia, durante il tragitto misi in chiaro le mie condizioni.
Ovvero, esigevo di fermarci al primo laboratorio che eseguisse analisi rapide.
Mi sarei fermata lì tutto il tempo necessario, anche a costo di rimanerci per ore.
Avevo pensato pure di incollarmi a lui affinché io stessa non lo perdessi di vista.
Era solito sparire per corrompere la gente e manipolare il risultato nel caso fosse stato un "positivo".
Questo solo per tenermi buona e portare avanti la sua scelta finché fosse stato possibile.
Il cuore mi batteva all'impazzata. Speravo vivamente che quell'incubo cessasse immediatamente.
Anche Aiden rifiutava l'idea di una seconda gravidanza. Ma da un lato teneva fede ad un suo strano codice che lui stesso si era imposto.
Ovviamente mi dispiaceva tutta quella situazione, ma pregavo con tutta me stessa di poter smentire il tutto.
Accanto avevo un uomo abbastanza complicato, difficile da gestire ed enormemente in conflitto con se stesso.
Io non ero brava nemmeno ad occuparmi di Sofi e un altro bambino avrebbe solamente scomposto tutto quanto.
Terminato il prelievo, mi recai in sala d'attesa. In tutta calma mi accomodai, aumentando a dismisura il nervosismo di Aiden che, a dirla tutta, negò con assoluta fermezza.
La sala era piena di gente e, per non dare troppo nell'occhio, si avvicinò con finta calma fino ad abbassarsi alla mia altezza.
Mi posò le mani sulle cosce, imprimendo delicatamente le dita contro il tessuto in jeans.
Respirai fortemente a quel contatto.
«Andiamo a casa, ora. Manderanno il risultato nella mia mail», mi informò.
Scoppiai a ridere, catturando perfino una fugace occhiata da parte di due signore che si voltarono curiose.
Ad Aiden non piaceva richiamare l'attenzione di terze persone. Aveva già fatto uno sforzo portandomi lì. Solo per farmi sentire una persona normale come io desideravo.
Se fosse stato per lui avrebbe trascinato un dottore fino alla villa. Ovviamente io non mi fidavo.
Dovevo vedere quel maledetto risultato per prima e con i miei stessi occhi.