Restai ancora un po' con Riccardo ma poi decisi di tornare a casa. Ero stanchissima perché la notte precedente non avevo dormito bene ed era stata una brutta giornata.
Cenai con le mie coinquiline e dopo decisi di andare a letto presto. Il giorno dopo avrei dovuto cercarmi un nuovo lavoro.
Dopo avermi fatto una doccia fredda,tornai in camera ancora in accappatoio e vidi che qualcuno mi aveva messaggiato.
Era Mattia. Il problema era che io non gli avevo dato il mio numero e l'unica teoria plausibile era che lui aveva memorizzato sul mio telefono il suo numero. E aveva preso nota del mio. Volevo solo dimenticarlo ma lui continuava a impedirmelo.
Non volevo leggere il messaggio ma ero troppo curiosa. Dopo aver guardato il display per un minuto, decisi di aprire il messaggio.
"Ti porti dentro la rabbia come un'emozione"
Ok potevo confermare che stava impazzendo. Non gli risposi. Mi cambiai velocemente e mi misi il pigiama.
Quando tornai in camera notai che mi aveva scritto ancora.
"In questo modo ti stai trattando male da sola. Non lamentarti se dopo rimarrai da sola come un cane. Devi ribellarti ed essere te stessa. Devi sfogarti con qualcuno e questa persona sono io."
Sorrisi. Tutte parole carine finché non aveva parlato di sé come il mio unico salvatore.
"Sei bravo a scrivere. Un po' meno con le persone. Quindi penso che l'unico che mi aiuterà in questo momento sarà il mio ragazzo. O forse supereró tutto da sola. Come sempre""Devi avere più fiducia in me."
Ok. Dovevo troncare tutto questo tira e molla con Mattia. Fino ad adesso mi aveva creato solo problemi.
"E tu devi scordarti di me. Addio Mattia"
Spensi il cellullare e mi rifilai sotto le coperte. Pensavo che non avrei dormito per colpa di Mattia ma ero talmente stanca che sprofondai immediatamente nel mondo dei sogni.Il giorno dopo decisi di andare a trovare i miei genitori. Era da qualche settimana che non li vedevo. Nel pomeriggio avrei cominciato a cercare un nuovo impiego.
"Ciao mamma! Come va?"
"Chiara, ma cosa ci fai qui? Non sei al lavoro?" Sempre la solita. Non era mai contenta di vedermi.
"Eh, mi hanno licenziata per un motivo stupido"
"Cosa e adesso come farai a pagarti l'affitto? Se sei venuta per i soldi puoi anche andartene"
"No, non sono venuta qui per questo. Oggi cercherò un altro lavoro. Tranquilla non voglio niente da voi"
Sbaglio o negli ultimi giorni tutti non mi sopportavano? Mi sentivo a disagio. L'unico che non mi odiava era Mattia e io da stupida lo avevo respinto.
Mia madre intanto cercò di riparare all'errore commesso.
"Sono contenta che hai cominciato ad essere responsabile dei tuoi sbagli. Vieni dai, andiamo in cucina"
"Si sto imparando dai miei sbagli ma questi giorni li ho passati veramente male."
"Ah per il telefono?"
"Si anche per quello...Ehi aspetta, come fai a sapere che avevo perso il cellullare?"
"Mattia non te l'ha detto? Quando ha ritrovato il telefono ci ha chiamato perché era il primo numero sulla rubrica e voleva riportarlo a noi."
"Quindi tu conosci Mattia?"
"Beh si. È passato qui ieri con il cellulare ma non voleva parlare con me. Quando gli ho detto che non abitavi qui da noi lui ha insistito per riportartelo di persona."
"E tu gli hai detto dove lavoravo presumo"
"Non solo, gli ho detto anche dove vivevi perché non sapevo se eri al lavoro oppure a casa"
Bene adesso potevo trovarmi Mattia anche sotto casa. Grazie mamma. Lei continuò.
"È un ragazzo così gentile no?"
Okay mia mamma che fa un complimento ad una persona che conosceva a malapena?! Mattia aveva catturato persino la sua attenzione. Non ci potevo credere. Mia madre mi considerava una fannullona, maleducata e irrispettosa però per lei Mattia era gentile.
"No mamma non è come sembra. Mattia è strafottente e arrogante"
"A me non sembrava. Penso sia un bravo ragazzo. Ha girato mezza città solo per trovarti. Ci tiene a te"
Lui non mi conosceva. Non sapeva niente di me eppure io avevo avvertito la stessa sensazione di mia madre. Però per il bene della mia relazione con Riccardo non potevo rivedere Mattia.
Con mia sorpresa non mi aveva più scritto. Forse aveva capito che non volevo più vederlo o sentirlo. Purtroppo mi sbagliavo.
Avevo passato il pomeriggio alla ricerca di un lavoro decente ma non trovai niente che mi potesse interessare. Aveva anche cominciato a piovere ed io ero senza ombrello. Corsi velocemente verso casa ma non riuscì ad entrare perché qualcuno mi bloccava il passaggio. Alzai lo sguardo e vidi Mattia che si era fermato davanti al portone del condominio e non mi faceva passare.
"E tu cosa ci fai qui? Quale parte dell''addio Mattia' non hai capito?"
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Il nostro amore è polvere da sparo
FanfictionChiara è una ragazza con un carattere molto difficile. È testarda, scontrosa, diffidente e maleducata. L'unico che la sopporta è il suo ragazzo ma ultimamente la loro relazione non va molto bene. Chiara in realtà è anche molto fragile e insicura ma...