Sensi di colpa

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"Sei stato bravissimo! Il migliore!" Dissi ad Alessandro appena uscì dagli spogliatoi. Era appena stato premiato per essere arrivato primo. Non pensavo che fosse così bravo con le moto. Poteva veramente far carriera come pilota.
"Grazie amore" e mi bació dolcemente. "Adesso peró dobbiamo festeggiare!"
"Certo! Dove mi porti?"
"In un ristorante qui vicino. Sono sicuro che ti piacerà"
In effetti il ristorante era molto bello e sopratutto molto elegante.
"Potevi dirmi che mi portavi in un ambiente di lusso! Mi sarei almeno cambiata"
Ero vestita in modo molto semplice. In fondo eravamo appena tornati da una gara di moto.
"Sei comunque stupenda. Non preoccuparti" immaginavo che mi rispondesse così ma in ogni caso non mi sentivo a mio agio. Non solo per il posto che di sicuro non era fatto per me, ma anche per Alessandro. Per tutto il pomeriggio avevo ripensato al mio tradimento e alcune volte risultava difficile anche guardarlo negli occhi.
Anche se ci stavamo frequentando solo da pochi giorni non mi sembrava giusto nascondergli quello che avevo fatto con Mattia.
Alessandro all'inizio era un ragazzo difficile e complicato ma poi si è rivelato una persona dolce e semplice. Era proprio quello che cercavo: un ragazzo semplice che potesse darmi una certa sicurezza.
Stavo cercando di autoconvincermi che Alessandro fosse la persona adatta a me, quando sentì che mi diceva:
"Mi stai ascoltando?"
Io cercai di riprendermi subito ma lui capì che c'era qualcosa che non andava.
"Vuoi dirmi che ti succede? Da quando sei andata da Mattia sei strana"
Solo sentire il nome di Mattia mi fece saltare un battito. Possibile che Alessandro avesse capito tutto?
"No, ma va. Non sono strana!" Gli risposi sorridendo. Non so quanto sarei riuscita ad andare avanti con tutte queste bugie. Mentire non era semplice per me e non ero neanche brava a farlo.
Cercai di cambiare argomento e continuammo la serata parlando tranquillamente. Era evidente che Alessandro sospettava qualcosa ma non ebbe il coraggio di chiedermelo in ristorante.
Ci provò un'ultima volta quando mi riaccompagnó a casa.
"Sei sicura che non è successo niente da Mattia?"
"No, non è successo niente" cercai di essere il più convincente possibile e sembrò funzionare. Almeno per il momento.
Lo salutai e dopo averlo baciato, tornai nel mio appartamento.
Quel giorno erano successe tante cose. Troppe forse. Non so se avrei retto un'altra giornata simile.
Prima di addormentarmi pensai a tutto quello che avevo passato con Mattia. Lui mi aveva aiutato molte volte, però in altri casi mi aveva incasinato la vita. Se avessi seguito la ragione avrei dovuto lasciar perdere Mattia e concentrarmi sulla mia storia con Alessandro. Con lui tutto sarebbe stato più semplice e forse avrei riacquistato un po' della mia quotidianità che avevo perso da tempo. Ma volevo veramente tornare ad essere la ragazza scontrosa e maleducata di prima?
Grazie a Mattia avevo scoperto un lato di me che non sapevo esistesse. Prima di conoscerlo mi sentivo come un pesce fuor d'acqua in un mondo che non riusciva a valorizzarmi. Tutto era nato dalla mia passione per la fotografia che nessuno aveva notato e questo mi portava ad essere frustrata e delusa. Probabilmente era per quello che non mi sentivo felice con me stessa e con gli altri e vivevo la vita senza troppe aspettative. Solo grazie a Mattia avevo ritrovato la fiducia in me stessa e avevo ricominciato a fotografare dopo molto tempo.
Senza di lui probabilmente non sarei mai riuscita ad inseguire il mio sogno. Ecco perché mi risultava difficile allontanarmi da lui. Lui mi aveva aiutato a scoprire quella parte di me che nessuno era riuscito a tirare fuori.
Il problema con Mattia però era proprio riuscire ad avere una relazione normale. Con lui niente era sicuro. Magari avevamo fatto pace, ma domani chissà. Tutto era così instabile con Mattia. Con Alessandro invece la situazione era completamente diversa. Niente litigi, niente discussioni, niente segreti (almeno da parte sua), nessun ripensamento.
Ma io cosa volevo veramente? Cos'era più importante: l'amore vero, spericolato e senza regole precise oppure l'amore semplice, stabile e senza problemi?
Mentre mi facevo tutte queste domande riuscì finalmente a prendere sonno senza sapere però cosa mi sarebbe capitato il giorno successivo.

"Ciao amore" mi salutò Alessandro appena arrivò in studio.
"Buongiorno" gli risposi "Se cerchi tuo padre è andato via per un servizio fotografico"
"Ma a me non interessa mio padre. Sono venuto per te"
Mi porse un sacchetto con due brioche ancora calde.
"Grazie! Ma ho già fatto colazione"
"Eh, non importa"
"Ok, la mangio solo perché me l'hai portata tu"
Feci il giro del bancone e gli stampai un bacio. Alessandro continuó a baciarmi finché non sentì aprire la porta. Forse era arrivato un cliente. Mi staccai da Alessandro ma non appena mi resi conto chi era arrivato, spalancai gli occhi.
No, non stava accadendo proprio a me. Intanto Alessandro, vedendo il mio stupire si girò seguendo il mio sguardo.
Sulla soglia, con un'espressione mista a stupore e rabbia, c'era Mattia che ci guardava spostando lo sguardo da me ad Alessandro. Muoveva impercettibilmente la testa.
Non lo avevo mai visto così.

Il nostro amore è polvere da sparoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora