Il servizio fotografico

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Finalmente arrivò l'attesissimo giorno del colloquio. Io ero molto emozionata ma cercai di nascondere i miei sentimenti soprattutto davanti a Mattia che mi era venuto a prendere.
"Allora come ti senti?" Mi chiese lui dopo un po'. Io intanto stringevo tra le mie mani l'album e la mia amatissima Canon.
"Beh, sono un po' ansiosa." In realtà ero molto agitata ma non volevo dirlo a Mattia. Non avevo voglia di conversare con lui perché in quel momento dovevo pensare solo al lavoro. Non dovevano esserci altre distrazioni. Forse avevo fatto male a farmi accompagnare da Mattia.
Lui capendo il mio stato d'angoscia non infierí più di tanto e decise di accendere la radio. Cambiò canale finché non trovó una canzone rap. Dalla voce sembrava Fedez ma non lo ascoltai più di tanto.
Mattia invece sembrava molto interessato.
"Ti piace la musica rap?" Gli chiesi per curiosità.
Lui sorrise. "Si, diciamo che ascolto molto il rap italiano ma anche quello americano."
Io probabilmente feci una faccia schifata perché lui mi guardò divertito per un attimo.
"Cos'è quella faccia? Non ti piace il rap?"
"Sinceramente no. Non ho mai ascoltato quel genere di musica. Preferisco il pop americano. E la musica italiana non mi piace proprio."
"Non dire così. La musica italiana può essere molto bella. Profonda. Non screditare gli artisti italiani" sembrava deluso e faceva addirittura l'offeso.
"Ehi, stai calmo! Non ho mica detto niente di male. Io la penso in questo modo. Non ho ancora ascoltato un brano rap che mi faccia emozionare. Non li trovo affatto profondi. Poi questa è solo la mia opinione"
Lui per risposta, spense la radio e continuó a guidare in silenzio. Chi capisce questo ragazzo e un genio. Cosa gli avevo fatto? Avevo solo detto la mia opinione riguardo ad una stupida canzone. Mattia era veramente permaloso a volte.
Finalmente arrivammo nello studio di Fabio. Era molto grande e spazioso e quando entrai vidi un sacco di apparecchiature tecnologiche di nuova generazione.
"Ciao, tu dovresti essere Chiara. Piacere, sono Fabio"
Era un uomo alto, biondo e di bell'aspetto. Avrà avuto sui 50 anni e sembrava molto gentile. Mi fece accomodare all'interno e dopo aver scambiato due parole con Mattia, decise di guardare il mio album.
Lo sfoglió guardandolo con molta attenzione. Non capivo a gli piacevano oppure no. Aveva uno sguardo enigmatico.
"Wow!" Esclamò dopo aver finito di vedere l'album. "Hai un grande talento. Hai imparato tutto questo da autodidatta?"
"Certo. Non ho avuto la possibilità di frequentare dei corsi." Sembrava stupito e allo stesso tempo felice e soddisfatto.
"Sei molto brava. Mattia hai fatto bene a portarla nel mio studio."
"Lo so. Ogni volta che vedo le sue foto mi emoziono."
Sembrava che gli fosse passato l'arrabbiatura di prima e non aveva più il suo solito broncio.
"Io però volevo vedere le tue abilità in diretta. Che ne dici di provare a fare un set fotografico?"
Mi prese alla sprovvista. Non avevo mai fatto un servizio fotografico in uno studio come quello. Ma accettai la proposta. Ne valeva il mio futuro.
"Dai Mattia tu sarai il nostro modello per un giorno, ok?"
"Ok ok. Dove mi metto?" Rispose lui.
Dovevo fotografare Mattia? L'ansia mi salì ancora di più. Uffa, perché proprio lui?
Fabio fece posizionare Mattia davanti a un telo bianco che veniva utilizzato per le foto in studio. Fabio accese i riflettori e Mattia, da vera star, si mise in posa.
Io ero decisamente agitata ma vedere Mattia che stava facendo del suo meglio per essere d'aiuto mi fece sorridere.
Cominciai con qualche foto di prova sotto lo sguardo vigile di Fabio. Mattia sembrava essere a suo agio davanti alla fotocamera come se non fosse la prima volta che faceva un servizio fotografico.
Fabio, come se mi avesse letto nei pensieri, disse:
"Eh, lui è abituato a mettersi in mostra. Di sicuro avrà già fatto qualche set del genere."
Io lo guardai perplessa. Cosa? Mattia sotto i riflettori? Prima che potessi formulare qualche ipotesi Mattia cercò disperatamente di cambiare argomento.
"Ma non è vero! Sei sempre esagerato. Magari in futuro verrò a fare il modello da te"
Io feci finta di niente ma non ero stupida. Fabio sapeva perfettamente qual' era il lavoro di Mattia e probabilmente c'entrava con il mondo dello spettacolo. Mi ripromisi che nei giorni successivi avrei cercato di parlare con Fabio. Magari avrei saputo la verità da lui.
Dopo aver finito con le foto, Fabio si mise a controllarle.
"Ben fatto Chiara! Per avere così poca esperienza hai realizzato delle belle fotografie. Sei ufficialmente assunta!"
"Grazie, grazie mille!" Ero emozionatissima e non sapevo cosa dire.
Dopo averlo salutato calorosamente mi disse che però non potevo cominciare a lavorare dal giorno seguente. Da quello che avevo capito lui era impegnato in un servizio fotografico e lo studio rimaneva chiuso. Mercoledì però avrei iniziato il mio nuovo lavoro. Ero molto felice e non vedevo l'ora di dare la buona notizia ai miei genitori.
Anche Mattia era molto contento per il mio risultato però appena entrammo in macchina lui cominciò ad innervosirsi. Di sicuro aveva paura che gli chiedessi qualcosa a proposito dell'affermazione di Fabio ma io evitai l'argomento. Non volevo discutere con lui e poi avevo capito che da Mattia non avrei ottenuto niente. Avrei scoperto tutto da sola e avevo il presentimento che la verità stava per essere svelata.
Lo salutai ringraziandolo di nuovo per il suo supporto.
"Grazie davvero di tutto. Senza di te non avrei mai raggiunto il mio obiettivo!"
"Lo hai raggiunto per merito tuo. Io ti ho solo facilitato un po' le cose"
"Non vedo l'ora di dirlo ai miei!"
"Vai dai! Sono sicuro che saranno molto orgogliosi di te"
Lo abracciai e me ne ritornai in appartamento.

Quel momento me lo ricorderò per tutta la vita. Appena entrai nell'appartamento sentì che dalla camera di Marina proveniva una voce. Anzi era la voce di Mattia.
Aspetta, ma Mattia mi aveva appena lasciato davanti al portone del condominio. Non poteva essere lui.
Mi avvicinai e ascoltando attentamente, mi resi conto che Mattia non stava parlando ma stava cantando. Anzi stava rappando.
Corsi in camera di Marina e vidi che stava guardando un video. Eh sì perché di Mattia non c'era neanche l'ombra. O meglio non era fisicamente presente ma quella era la sua voce e guardando meglio lo vidi perfettamente nel display del computer.
Quello era un video musicale e Mattia era il cantante.

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