Abbracci

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Dopo alcuni minuti decisi di staccarmi da lui. Gli avevo sporcato la camicia bianca di mascara ma decisi di non farglielo notare perché conoscendolo si sarebbe incazzato.
Finalmente dopo tanto tempo lo guardai negli occhi. Non riuscivo a capire se era felice di vedermi oppure era venuto solo perché aveva capito che stavo male. Non riuscivo a captare nessuna emozione come sempre. Ancora una volta non voleva che sapessi niente di lui. Con il suo sguardo impassibile ed enigmatico aveva innalzato un muro tra me e lui. Chissà se avrei mai conosciuto il vero Mattia.
Ma tutto questo non mi interessava in quel momento. Volevo solo parlargli. Volevo che lui mi ascoltasse. Purtroppo per lui non era lo stesso.
"Mi dispiace per aver cercato di entrare nella tua vita. Non volevo farmi gli affari tuoi. Se sei arrabbiato per questo ti chiedo scusa"
Finalmente lui prese la parola:
"Non so come dirtelo. E per me non trovare le parole è veramente assurdo. Sei l'unica persona con cui mi riesce difficile parlare. Io..."
Non lo avevo mai visto così indifeso. Gesticolava e cercava di non guardarmi negli occhi. Voleva dirmi qualcosa di importante.
"Mi dispiace se non ho risposto alle chiamate o ai messaggi. E ti assicuro che non è colpa tua se mi sono allontanato da te. Quelle poche settimane in cui ho avuto il piacere di starti accanto mi hanno servito, credimi."
"Mattia cosa vuoi dirmi?"
"Non posso continuare così ok? Penso a te per tutto il tempo e non va bene. Non mi è mai successo con nessuna ragazza. Io non posso esserti amico. Non so cosa ti è successo e credimi vorrei aiutarti ma non posso. Tutto questo disastro l'ho creato il. Se ti avrei lasciata in pace forse ora non soffriresti così"
"No, tu non hai capito niente. Io non sto male per te. Non mi interessa se non mi vuoi ascoltare. Io te lo dico lo stesso. Riccardo beh, mi ha tradito. Mi ha usata e mi ha presa in giro per non so quanto tempo!" Non riuscivo a fermarmi, dovevo continuare "Ho perso l'unica persona che mi è stata accanto per quasi tutta la mia vita. Mattia non voglio perdere anche te adesso. Ti prego. Non so cosa è successo e non mi interessa il motivo del tuo allontanamento. Voglio che rimani per continuare a stravolgermi la vita."
Lui sembrava stupito dal mio sfogo. Gli diedi il tempo per metabolizzare la notizia di Riccardo e poi continuai.
"Non so cosa siamo noi due. Non so neanche se esiste un NOI. Però ho bisogno di te. Non lasciarmi"
Era evidente che non sapeva cosa rispondermi. Probabilmente custodiva un segreto che non voleva condividere oppure la sua vita era un casino e non voleva che io ne facessi parte. Era venuto al parco per dirmi addio ma non riusciva a farlo. Perché teneva a me.
"Sei sicura di non voler sapere perché ti ho allontanato?"
"No. Non mi interessa" su serio non mi interessava? Non ne ero certa ma la mia curiosità in quel momento poteva passare in secondo piano.
Lui si avvicinò e mi prese per mano. Per la prima volta dopo ore sorrisi.
"Io voglio solo te e poi lo butto il resto" mi sussurró tirandomi a sé. Eravamo molto vicini. Troppo.
"Chi ti capisce è un genio Mattia" mi staccai da lui però continuai a stringergli la mano. "Dici sempre tutte queste frasi senza senso. Dovrò farci l'abitudine a quanto pare"
"Prima o poi tutto avrà un senso. Sii paziente"
Continuammo a camminare una di fianco all'altro finché lui non interruppe quel momento magico.
"Come ha potuto farti soffrire? Se lo vedo lo uccido"
"Mattí non cominciare. È un bastardo e non voglio più avere a che fare con lui. Voglio dimenticarmi di lui"
"E io ti aiuterò a dimenticarlo. Mi dispiace se non ci sono sempre stato. Sono stato un coglione, lo so. Ho pensato solo a me stesso e..."
"Non è vero. Non eri obbligato a starmi accanto. Hai fatto bene a starmi distante perché ti avrei creato solo problemi"
"No, tu non puoi farmi stare male." Si girò e mi diede un bacio in fronte.
"Cos'è tutta questa dolcezza Mattia Briga?" Lo stuzzicai
"Ti sorprendo sempre eh?" Sempre il solito arrogante. Però mi piaceva il suo carattere e il suo essere imprevedibile. Continuammo a passeggiare mano nella mano finché arrivammo a casa.
"Grazie per avermi accompagnato. Claudia sarà preoccupatissima." Sorrisi al pensiero di Claudia che girava nervosa intorno al tavolo della cucina aspettando il mio arrivo.
"È il minimo che potessi fare dopo averti lasciato sola per tutto questo tempo." Mi accarezzó la guancia. Si stava avvicinando, forse per baciarmi, ma si trattenne. E io diventai rossa come un peperone.
"Ci vediamo presto Mattí!" Lo abbracciai forte e senza che lui potesse rispondermi me ne andai cercando di nascondere il mio imbarazzo.
Mattia mi stava per baciare? Pensai a questo e a tutto quello che era successo quel giorno. Mi sentivo triste e felice allo stesso tempo. Ero contenta di aver ritrovato Mattia ma ero anche molto triste per quello che mi aveva fatto Riccardo.
Ero stanchissima e andai a letto presto.
Il giorno dopo avrei cominciato la mia vita da zero.

Il nostro amore è polvere da sparoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora