La tua ragazza

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Mattia mi firmò il CD e subito dopo me lo restituí.
"Grazie" gli dissi semplicemente. Non mi sarei mai immaginata che lui sarebbe corso da me per parlarmi. Non potevo lasciarmi fuggire questa occasione.
"Allora adesso che siamo solo mi puoi dire perché sei venuta?"
"Beh, quando ho ricevuto la tua lettera ho deciso di assecondare la tua scelta e ti ho lasciato in pace."
"E cosa ti ha fatto cambiare idea?"
Potevo anche inventare una motivazione più romantica. Potevo dirgli che avevo capito che non riuscivo a vivere senza di lui o stronzate varie ma decisi di dirgli la verità. Non dovevano esserci più segreti tra di noi.
"L'altro giorno Ludovica mi ha fatto visita."
"Cosa? Ma perché? Io non le ho detto dove abiti quindi..."
"Ascolta" lo interruppi "non è importante come ha fatto a sapere dove abito. Lei era preoccupata per te. Diceva che non eri più lo stesso e stavi male per quello che ti avevo fatto. Mi ha chiesto di parlarti e io ho deciso di aiutarti grazie al suo consiglio."
"Ah, quindi non sei venuta di tua spontanea volontà. Ti ha obbligato Ludovica"
Sembrava deluso.
"Non mi ha obbligato. Se avessi saputo come stavano le cose mi sarei precipitata da te anche prima. Ma tu mi avevi escluso dalla tua vita e non mi hai dato la possibilità di spiegarti come stavano le cose"
"Beh e cosa c'era da spiegare? Tu stavi con Alessandro e hai giocato con i miei sentimenti"
"Intanto stavo con Alessandro da pochi giorni e mi sono messa con lui per cercare di dimenticarti. Ovviamente non ci sono riuscita e, anzi, ho fatto un disastro. Ho nascosto sia a te che a lui la verità e di questo me ne pento. Non volevo giocare con i tuoi sentimenti."
"Mi hai fatto soffrire. Mi sono legato troppo a te e non è stato un bene."
"Io ti amo. Ti amavo anche quando stavo con Alessandro e probabilmente se non fosse stato per Ludovica ci saremo messi insieme. Ti rendi conto che uscivo con Alessandro solo perché non volevo rovinare la tua relazione con Ludovica?"
"Può essere ma alla fine pensando agli altri hai rovinato il nostro rapporto."
"Ho sbagliato. E sono venuta qui anche per chiederti perdono. Mi dispiace"
Abbassai la testa. Non volevo piangere ma mi venne quasi spontaneo farlo. Finalmente mi ero liberata di un peso che mi portavo dietro da troppo tempo.
Mattia per tutta risposta si avvicinò a me e mi abbracció.
Cazzo, quanto mi mancavano i suoi abbracci! Anzi mi mancava tutto di lui. La sua arroganza, la sua simpatia, il suo profumo, i suoi baci...
In quel momento però non riuscivo a pensare a noi come coppia. Non avevo ancora capito se mi aveva perdonato. E probabilmente non voleva avere a che fare con me.
"Come posso farti stare meglio? Alla fine sono venuta qui per questo"
Lui ci pensò su un attimo poi rispose.
"La tua presenza mi fa stare bene e l'ho capito solo ora. Non mi serve altro."
Io alzai gli occhi verso di lui. I nostri sguardi si incrociarono.
Mi bació delicatamente e io ricambiai il bacio. Non volevo più smettere.
Poi però Mattia si staccò leggermente da me e si guardò intorno. Eravamo ancora dentro al centro commerciale che ovviamente stava chiudendo.
"Andiamo a casa mia?" Mi chiese Mattia
"Certo. Devo raccontarti un sacco di cose"
Mi prese per mano e ci incamminammo verso l'uscita.

L'appartamento di Mattia non era molto lontano e dopo cinque minuti eravamo già arrivati.
"Voglio sapere tutto dell'incontro con Ludovica. Mi sembra impossibile che non si sia scatenata una rissa"
"Invece devi crederci. Certo, c'era molta tensione tra di noi e lei mi lanciò anche qualche frecciatina per provocarmi, ma non passammo alle mani. Da quando sapevo della sua esistenza l'avevo sempre odiata ma adesso che l'ho conosciuta non è poi così tanto male."
Eravamo seduti sul divano. Appoggiai la testa sulla sua spalla e lui mi cinse la vita con un braccio.
"Beh si. Insomma non ci stavo insieme solo perché era bella."
"Dovrei essere gelosa?" Lo stuzzicai io
"Tu di sicuro sei molto più bella di lei. Te lo giuro. E poi ricordo che abbiamo già fatto questo discorso e non ho intenzione di ripeterlo. Devi avere un po' più di fiducia in te stessa"
"Ok, ti credo. Però non voglio parlare della tua ex."
"Certo come vuoi. Allora parliamo di te. Cosa hai fatto in tutto questo tempo?"
Gli raccontai tutto. Di Alessandro, del nuovo lavoro da fotografa ecc...
"Quindi tra te e Alessandro..."
"È tutto finito. Mi ha perdonato ma allo stesso tempo ha capito che amavo solo te. Spero che riesca a trovare una compagna migliore di me."
"Ah, allora la vedo un po' difficile. Sei tu la migliore e finalmente posso averti tutta per me."
"E questo cosa significa?"
"Sai, in questo periodo ho pensato spesso a te, al nostro rapporto e ai nostri litigi. E ho capito che anche se cercavamo di separarci non siamo riusciti a dimenticarci l'uno dell'altra. E tutto quello che mi hai raccontato dimostra che è vero."
"Sinceramente non so se sarei riuscita a ricominciare veramente da zero senza di te. Ci ho provato diverse volte ma senza grandi risultati. Poi è stato ancora più difficile cercare di dimenticarti dopo la tua lettera."
"A proposito. Come ti è sembrato il CD?"
"Esistendo è stupenda. Un vero e proprio capolavoro. Devi assolutamente cantarla ai tuoi concerti. Mi faresti un grande piacere."
"Beh, si ci posso pensare. Sono contento che ti sia piaciuta."
"Sei un poeta Mattia non dimenticartelo. E non lo dico perché sono la tua..."
Mi bloccai. Beh in effetti cos'ero per Mattia? Avevamo appena fatto pace. Non sapevo neanche se il nostro fosse un vero rapporto.
Mattia però capì il mio dubbio. Terminò la frase al posto mio.
"La mia ragazza? Vorresti veramente essere la mia ragazza?"
Il suo sorriso scomparve. Stava parlando sul serio. Io feci lo stesso.
"Certo. Non sono mai stata così sicura di una cosa."
Sorrise nuovamente.
"Vedo che siamo d'accordo almeno su questo. Ti amo Chiara. E voglio stare con te. Per sempre"
Lo abbracciai forte. Lui si scostó da me e mi disse:
"Vedo che la mia maglia ti sta veramente bene" e indicò la sua maglietta che stavo indossando.
"Si e non ho intenzione di restituirtela. Un regalo è un regalo"
"Quindi non potrò mai riaverla indietro?" Mi chiese sorridendo.
"No ormai è mia."
Feci finta di alzarmi ma lui prese i fianchi e mi costrinse a sedermi.
"E se io volessi riprendermela?"
Capivo a cosa stava alludendo e stetti al gioco. Non volevo rovinare quel momento magico.
"Devi prima riuscire a prendere me!"
Cominciai a correre un po' per tutto l'appartamento con Mattia dietro di me che fingeva di inseguirmi. Ad un certo punto mi prese e mi condusse in camera da letto.
"Ti ho presa. Ora rivoglio la mia maglietta"
Io me la sfilai e rimasi in reggiseno e pantaloncini. Lui fece lo stesso togliendosi la camicia.
"L'ultima volta che siamo venuti qui è successo un casino" dissi a Mattia
"Questa volta sarà diverso. D'ora in poi niente più bugie, niente più segreti. Ci basta il nostro amore"
"Sono d'accordo"
Gli misi le mani intorno al collo e lui mi fece distendere sul letto per quella sarebbe stata una notte magica. Non me la dimenticherò mai.

Il nostro amore è polvere da sparoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora