Innamorata?

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Ero felice perché Mattia mi aveva promesso che prima o poi avrei scoperto tutto sulla sua vita. Ma allo stesso tempo ero delusa dal suo comportamento. Cosa nascondeva di così importante da non potermelo dire? Forse non si fidava di me.
Ma come potevo io stessa credere in lui se non lo conoscevo? Pensai a tutto questo mentre stavo tornando a casa da sola.
Infatti dopo esserci salutati io avevo continuato il mio lavoro e Mattia se n'era andato visto che aveva un appuntamento di lavoro. Non mi aveva detto altro, come sempre.
A casa però trovai una brutta sorpresa ad attendermi. Riccardo mi stava aspettando fuori dal portone del condominio e appena mi vide mi venne incontro.
"Finalmente sei tornata. Quelle stupide delle tue coinquiline non volevano farmi entrare"
"Intanto non sei il benvenuto qui e poi l'unico stupido che io conosca si trova davanti a me in questo momento."
"Dai, stavo scherzando!" Sorrise ma io non ricambiai il suo sguardo. Ero solo molto stanca e non avevo voglia di parlare con lui.
"Vattene, Riccardo! Non ho niente da dirti" Cercai di attraversare la porta ma lui mi bloccò.
"L'ho lasciata per te." Mi disse come se mi avesse appena fatto un piacere
"E allora? Eri libero, potevi continuare a stare con lei. Il danno ormai è fatto e io non cambio idea"
"Ma come? Ho fatto tutto questo per te e mi ripaghi in questo modo? Lo so, ho sbagliato ma non merito una seconda possibilità?"
"Perché insisti tanto?"
"Perché ti amo. È ovvio"
"In tutti questi anni non mi hai mai detto un "Ti amo" neanche a San Valentino. Era necessario tradirmi per ammetterlo?"
In quei mesi avevo pensato spesso alla nostra relazione e avevo capito che non eravamo fatti l'uno per l'altra. Avevo ammesso a me stessa che almeno io mi sentivo quasi obbligata a stare con Riccardo solo perché ormai stavamo insieme da tempo. Non c'era più amore nel nostro rapporto. Io me ne ero resa conto da tempo e forse era necessario far aprire gli occhi anche a lui.
"Ascolta Riccardo. Dire "Ti amo" ad una persona non è scontato o inutile perché la conosci da tempo. Non ti rendi conto che la nostra relazione ormai stava colando a picco? È da tempo ormai che non facevamo altro che litigare, discutere e quelle poche volte in cui eravamo tranquilli non c'era un minimo di romanticismo in quello che facevamo. Ti dico la verità: ci sono rimasta male quando ho scoperto che mi hai tradito ma evidentemente non eri più felice con me. Hai cercato l'amore altrove perché tra di noi non funzionava. È vero che hai distrutto la nostra relazione ma devo ammettere che il nostro rapporto era già molto fragile da tempo ormai."
"Se io ti sto chiedendo perdono significa che voglio stare ancora con te. Voglio rimettere assieme i pezzi della nostra relazione. Dammi una possibilità"
Quando ci si metteva Riccardo diventava molto testardo. Dovevo essere più diretta.
"Forse non hai capito: io non voglio tornare con te! Ho raggiunto il limite della sopportazione con te, Riccardo. Il nostro rapporto non ha mai funzionato e non voglio rovinarmi la vita per le tue fissazioni"
Stavo per andarmene ma lui ostinatamente mi bloccò di nuovo. Questa volta però mi prese il polso più forte trascinandomi fuori. Era impazzito. Cosa credeva di fare?
"Ahia! Basta smettila di tirare, mi fai male!"
In quel momento sentì qualcuno che si avvicinava velocemente da dietro.
"Lasciala andare! Lei non vuole venire con te!"
Riconobbi subito la voce. Mi voltai e vidi Mattia che guardava in cagnesco Riccardo.
La mia felicità svaní quando mi resi conto di quello che poteva succedere. Se Mattia e Riccardo si fossero scontrati ci saremo cacciati tutti nei guai.
Riccardo, che non conosceva Mattia, rimase stupito e io approfittai di quel momento per sfilare il mio polso dalla sua presa.
Andai incontro a Mattia e lo abbracciai. Il cuore mi batteva forte. Ero rimasta colpita e spaventata dalla reazione di Riccardo. Non pensavo fosse un tipo violento ma evidentemente mi sbagliavo.
"Ah così te ne sei trovata un altro. Mi hai dimenticato facilmente vedo."
"Mattia non è il mio ragazzo. E poi non cercare di fare la vittima perché il primo ad aver sbagliato sei stato tu. Ti ricordo che mi hai tradito mentre stavamo ancora insieme"
"Vorrai rinfacciarmelo a vita? Ti ho chiesto scusa, cosa vuoi di più?"
"Voglio che tu te ne vada dalla mia vita."
"Hai sentito cosa ha detto? Smettila di darle fastidio o te la vedrai con me." Si intromise Mattia serrando i pugni.
"E tu chi sei? Il suo badante? Penso che Chiara sappia difendersi da sola"
I due si avvicinarono. Oh no, qui si metteva male. Dovevo dividerli assolutamente.
Cercai di mettermi in mezzo invano.
Cominciarono prima a spingersi violentemente e poi partirono pugni e schiaffi. Non sapevo come fermarli. Mattia era sicuramente più forte di Riccardo e lo stava massacrando. Vedevo addirittura uscire del sangue dal suo naso.
"BASTA" gridai con tutte le mie forze.
In quel momento vidi Riccardo che si accasció a terra sfinito. Mattia lo aveva ridotto veramente male.
"Cosa hai fatto?" Chiesi a Mattia guardandolo severamente.
"Non ho saputo controllarmi. Mi dispiace"
Non potevo lasciare Riccardo per strada così lo portai in casa. Mattia mi stava per seguire ma lo fermai.
"No Mattia non entrare. È meglio se te ne vai."
Lui sembrava deluso ma senza dire niente se ne andò. Aveva esagerato. Non potevo far finta di niente.
Io e Marina aiutammo Riccardo a lavarsi un po' il viso e preparai un po' di cerotti. Lui in realtà non era molto arrabbiato. Anzi sembrava contento perché finalmente era riuscito a entrare in casa.
"Sono contento che hai capito che razza di persona è quel tuo amico. Hai visto cosa mi ha fatto?" E indicò il bernoccolo in testa. Cominciai a pensare che avesse fatto apposta a non difendersi per mettere in cattiva luce Mattia. Era matto.
"Mmh si ha un po' esagerato. Però adesso hai capito la lezione no?"
"Si ho capito che non devo più tirarti per i polsi"
"No. Non intendevo quello. Anche se ti sto a aiutando non significa che è tutto risolto."
"E cosa devo fare per farti cambiare idea?"
"Niente. Devi solo andartene dalla mia vita. Se continui a cercarmi o venirmi a trovare chiamerò personalmente Mattia."
Lui rimase in silenzio. Mentre lo medicavo continuava a fissarmi e questo mi dava particolarmente fastidio.
"Ti piace vero?" Mi chiese dopo un po'.
"Ma va. Cosa stai dicendo"
In realtà non sapevo neanche io se mi piaceva Mattia o no. Ero molto confusa.
"Lo sai. Forse hai ragione. La nostra era una relazione di merda. E me ne sono reso conto troppo tardi. Però ti conosco molto bene e ho notato come ti brillano gli occhi ogni volta che parli di lui. Sei innamorata di Mattia"
Arrossii. Perché ogni volta che qualcuno nominava Mattia io mi sentivo in imbarazzo?
Forse era vero. Forse mi stavo innamorando di Mattia.

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