Una vita semplice

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Inutile spiegare quello che successe dopo. Non so perché, ma ricambiai il bacio e Mattia non si fermò e continuò a baciarmi. Lo volevamo entrambi. Prima o poi sarebbe successo.
Lui mi tolse la sua maglietta che indossavo come pigiama e io feci lo stesso con lui. In quel momento non pensai a niente e a nessuno. C'eravamo solo io e lui. Nessuno dei due riuscì a spezzare la magia di quel momento. Ci guardammo negli occhi per un secondo: in quel momento mi passarono per la testa mille domande, mille dubbi ma i suoi occhi cancellarono tutto.
Non avevo mai fatto sesso con un ragazzo che non fosse Riccardo. Lui era stato il primo e almeno, fino a quando avevamo deciso di lasciarci, non avrei mai pensato di farlo con qualcun altro. A dire la verità fino a pochi minuti prima non avrei mai immaginato di fare l'amore con Mattia. Se qualcuno mi avesse predetto il futuro non gli avrei creduto.
È vero che amavo Mattia e che lui provava la stessa cosa per me, ma non potevamo stare insieme. Non per il momento almeno.

Avevamo fatto una grande cazzata ma non potevo negare che mi era piaciuto. Non potevo negare che volevo rimanere per sempre abbracciata a Mattia. Rimanere lì con lui era una cosa stupenda. Ma non potevo restare ancora con Mattia.
"Abbiamo sbagliato" gli dissi
"Prima o poi sarebbe successo e cazzo, si abbiamo sbagliato ma non me ne pento."
Capivo la situazione in cui si trovava perché anche io mi sentivo una merda per aver tradito Alessandro, ma allo stesso tempo ero felice perché era stato fantastico.
Perché la nostra storia d'amore era cosí difficile? Vivere nel tormento, nel dubbio, nelle incertezze era frustrante a volte. La cosa strana era che il nostro amore non smetteva mai di esistere, anche dopo le mille difficoltà e i mille problemi.
"Devo andarmene" mi alzai e indossai i miei vestiti.
"Cosa succederà adesso tra di noi?"
"Non lo so Mattia, vedremo."
Non potevo far finta che non fosse successo niente con lui. Ormai lo avevamo fatto e con o senza pentimenti, non si poteva tornare indietro. Ma volevo veramente tornare indietro? In realtà forse avrei comunque fatto sesso con Mattia anche se avessi avuto il potere di tornare indietro nel tempo.
"Ti accompagno a casa se vuoi"
Stavo per rispondergli che avrei preso la metro o un autobus ma non conoscevo quella parte di Roma. In fondo era la prima volta che andavo a casa di Mattia.
Non avevo voglia di parlare con lui ma accettai l'invito.

"Mi dispiace." Mi disse lui appena entrammo in macchina.
"E per cosa? Per avermi fatto passare dei momenti unici e stupendi con te?" Non volevo mentirgli facendolo sentire in colpa perché tutto il tempo che avevo passato da lui era stato indimenticabile.
"Non ti sei pentita?"
"Si e no. Sono confusa Mattia."
"Lo so. Anche io lo sono. E per un tipo come me è strano essere così pieno di incertezze."
"E pensare che tu mi sembri molto sicuro di sé."
"L'apparenza inganna a volte"
Continuammo la strada in silenzio. Arrivò sotto casa mia e lo salutai velocemente.

Il problema ora era Alessandro. Come potevo uscire con lui facendo finta di niente? Però è anche vero che se gli avessi detto la verità per prima cosa mi avrebbe lasciato e poi sarebbe andato a cercare Mattia per 'dargli una lezione'. Non sapevo cosa fare.
Non mi è mai piaciuto mentire, ho sempre odiato le persone che mentono, ma in quel periodo anche io avevo detto molte bugie. Non potevo evitarlo perché mi ero messa nei casini e non potevo tornare indietro.
"Allora com'è andata con Mattia?" Mi chiese Alessandro quando mi venne a prendere.
"Abbiamo chiarito" risposi in modo vago. In questo modo mi stavo autoconvincendo che non gli stavo mentendo, stavo solo tralasciando i dettagli del mio incontro con Mattia. Non mi sentivo meglio ma almeno non dovevo inventare storie per convincere Alessandro. Lui però non era stupido e capì subito che c'era qualcosa che non andava.
"Cos'è successo?" Cazzo, perché non sapevo mentire come Mattia? Lui mi aveva nascosto per molto tempo il fatto di avere una ragazza e di essere un cantante e io non riuscivo a mantenere un segreto.
"No niente, è che mi dispiace di non averti risposto subito stamattina. Sai,non ho dormito in casa perché Claudia e Marina hanno organizzato una stupida festa e facevano un grande casino."
"Capisco" in realtà non era per niente convinto ma decise di lasciar perdere l'argomento per il momento.
"Dove mi porti?"
"Ti piacciono le moto?"
"Non rispondermi con un'altra domanda. Allora dove andiamo? A vedere una gara o qualcosa del genere?"
"Si, più o meno. Però sono io quello che deve gareggiare e dedicherò la mia vittoria a te."
"Ahh quindi sai già che vincerai?"
"Ovvio, sono il più forte."
"Sei molto modesto a quanto vedo." Mi stampó un bacio.
Mi sentivo ancora più in colpa per quello che avevo fatto. Pero non mi dispiaceva l'idea di vederlo correre in moto. Infatti se fossi stata tutto il pomeriggio con lui, alla fine avrei crollato rivelandogli tutta la verità. In questo modo invece lui era impegnato e non mi avrebbe dato retta.
Io e lo sport non siamo mai andati d'accordo. Fin quand'ero piccola mia madre aveva cercato di farmi praticare pallavolo, nuoto, danza ma niente mi appassionava. Alla fine alle medie aveva rinunciato e da allora l'unico sport che praticavo si concentrava nell'ora di educazione fisica a scuola. Quando è finita pure la scuola non ho mai cominciato un'attività sportiva. Inoltre mi annoiavo a morte a guardare partite di calcio, formula 1 e anche moto gp. Con Alessandro non era molto diverso.
Dopo i primi giri cominciai a perdere l'attenzione. Alessandro era bravo e soprattutto era ancora primo. Probabilmente avrebbe vinto.
Io però avevo altri problemi a cui pensare. Il primo era Mattia e il secondo Alessandro. Quei due ragazzi mi avrebbero causato molte notti insonni. Tutto si era complicato ed era compito mio cercare di sbrogliare la matassa che avevo contribuito a creare. Non avrei mai pensato di essere la protagonista di un triangolo amoroso. La mia vita era diventata peggio di una telenovela. In un certo senso rivolevo indietro la mia tranquillità e il mio equilibrio che avevo perso molto tempo fa.
Prima di conoscere Mattia e di immergermi nel suo mondo conducevo una vita normale fatta di cose semplici. Forse troppo semplici. È stato Mattia a stravolgermi la vita è in un certo senso era quello che volevo. Cambiare però porta delle conseguenze e sopportare tutti problemi che si stavano creando non era semplice. Certe volte era addirittura massacrante. Se avessi raccontato a chiunque i miei problemi di sicuro mi avrebbero risposto'I problemi della vita sono altri' ma non potevo evitare di pensare a Mattia, ad Alessandro e al fatto che mi stavo rovinando la vita. Non davo la colpa ne a Mattia ne ad Alessandro, la colpa era mia che avevo accettato la sfida. La sfida più grande della mia vita. Avevo deciso di dare una scossa alla mia vita ordinaria e monotona e ora dovevo accettare le conseguenze del mio gesto.

Il nostro amore è polvere da sparoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora