Curiosità

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La giornata partì nel peggiore dei modi. Anche se avevo dormito per tutta la notte non avevo voglia di alzarmi ma purtroppo dovevo farlo perché il lavoro mi aspettava. Facevo ancora la dog sitter anche se quel lavoro non mi dava molte soddisfazioni. Avevo imparato a controllare i cani che nella maggior parte delle volte mi obbedivano.
Quando però avevo del tempo libero cercavo altri impieghi che più si adattavano a me. Beh sognavo ancora di poter fare la fotografa un giorno ma mi rendevo conto che questo desiderio difficilmente si stava realizzando. Io però non avrei mollato.
Quando mi alzai dal letto mi attendeva una brutta sorpresa. Riccardo mi aveva chiamato una decina di volte e mi aveva lasciato dei messaggi di scuse. Io ovviamente nn gli risposi e mi ripromisi di cambiare numero di cellulare al più presto. Non volevo più avere a che fare con lui e non mi interessavano le sue scuse.
Uscì velocemente di casa e trovai Mattia che mi stava aspettando fuori.
"Buongiorno" mi fece lui
"Ciao Mattia. Cosa ci fai qui?"
"Ero venuto a salutarti ma vedo che te ne stai andando. Ti avevo anche chiamato ma non mi hai risposto."
"Oh scusa. È che Riccardo mi ha chiamato un sacco di volte e ho deciso di spegnere il cellulare. Non lo sopporto più quel ragazzo"'
"Se ti infastidisce chiamami che ci penso io a quel bastardo" serró i pugni e cerco di trattenere la sua rabbia. Se Mattia e Riccardo si fossero incontrati, anzi scontrati, non so cosa sarebbe successo. Cercai di cambiare argomento.
"Allora io devo andare a prendere i cani. Vieni con me?"
"Ehm" controlló il cellulare. Sembrava che stesse consultando un'agenda.
"Beh se hai altro da fare, non importa" non mi ero mai azzardata a chiedegli cosa faceva nella vita ma evidentemente doveva trattarsi di qualcosa di importante.
"No, ok vengo con te. Oggi ho un appuntamento ma stamattina sono libero"
"Con una ragazza?" Gli chiesi sorridendo. Ero ironica ma lui prese la domanda sul serio. Cominciò ad agitarsi, cosa molto strana per lui.
"No no. È per lavoro" rispose secco. Ecco, come sempre Mattia non voleva raccontarmi niente della sua vita. Per quanto tempo ancora dovevo restare all'oscuro di tutto?
Decisi di evitare altre domande simili per il momento.

La mattinata trascorse serenamente e mi dimenticai completamente di Riccardo. Mattia sapeva farmi sorridere con le sue battute o frecciatine. Sapeva ascoltarmi come nessun altro e soprattutto mi capiva al volo. Dopo aver lasciato i cani ai loro padroni decidemmo di pranzare in un locale, lo stesso locale in cui mi aveva portato la prima volta che ci eravamo conosciuti.
"Ti ricordi di questo posto vero?" Mi chiese
"Certo. Ci siamo venuti dopo che mi hai restituito il cellulare."
"Ricordo come se fosse ieri il nostro primo incontro. Lo sai che quella volta in metro non ti avevo nemmeno notato all'inizio? Ero troppo concentrato a scrivere."
"Si lo avevo capito. Io invece ero troppo curiosa. Volevo sapere cosa stavi scrivendo e..."
"E hai allungato il collo per spiarmi. Ti sei resa conto che era impossibile non vedere quello che stavi facendo?"
"Si" sorrisi "Era evidente che stavo cercando di guardare il foglio."
"Grazie alla tua curiosità ti ho conosciuto."
"Si ma allo stesso modo a causa della mia curiosità ti stavi allontanano da me. Devo ricordarti cosa è successo quando ti ho chiesto qualcosa della tua vita privata?"
Nn ero riuscita a trattenermi. Dovevo essere sincera con lui. All'inizio non mi pesava molto il fatto di non sapere niente di lui, ma adesso era diverso. Più mi avvicinano a Mattia più sentivo il bisogno di sapere tutto su di lui.
"Essere curiosi non è sbagliato. Io ho un carattere di merda e non sono ancora pronto a farti entrare nella mia vita privata. Detto così sembra che non ti ritengo importante ma non è vero. Farei di tutto per renderti felice ricordatelo"
"Lo so e sappi che stai già facendo molto per me."
Gli accarezzai dolcemente la mano. Lui prese la mia e mi tirò a sé.
Io in quel momento non capì più niente. Pochi centimetri separavano i nostri visi. Sentivo chiaramente il suo profumo e non riuscivo ad allontanarmi da lui. Se in quel momento mi avesse baciato probabilmente, vulnerabile com'ero, non avrei opposto resistenza.
Lui spostò una mia ciocca di capelli che era ricaduta sul viso e mi accarezzó la guancia.
Anche lui era indeciso sul da farsi. Nel suo sguardo traspariva molta incertezza. Chissà a cosa stava pensando. Certe volte Mattia era un mistero. Perché mi guardava così intensamente?

"Ti guardo come se dovessi salvarti da un mondo che è pieno di guai"

fu la sua risposta che sussurró come se mi avesse letto nel pensiero. Mi lasciò andare interrompendo quel momento magico che stavamo vivendo. Non mi aveva baciata ma io avevo provato in quei pochi secondi un'emozione unica. Il cuore mi palpitava fortissimo. Dovevo assolutamente calmarmi così decisi di andare in bagno.
Quando arrivai mi guardai allo specchio. Beh dai, non stavo così male. Le mie guance erano leggermente rosse ma per fortuna ero scampata subito al suo sguardo. Mattia continuava a mettermi in imbarazzo e spesso ,non sapendo come reagire, scappavo da lui.
Stavo tornando al tavolo quando mi accorsi che due ragazze si erano avvicinate a Mattia. Avranno avuto sui 15/16 anni e si vedeva che Mattia non le conosceva. Lui però sembrava disponibile con loro. Chiese come si chiamavano e scrisse qualcosa su un foglietto che le due ragazze gli avevano portato.
Rimasi a guardare la scena incredula. Entrambe erano emozionate come se Mattia fosse il loro idolo. Si fecero anche delle foto e una disse a Mattia:
"Sai saremmo venute anche prima ma eri in compagnia con la tua ragazza."
Lui improvvisamente si ricordó di me e mi cercò con lo sguardo. Io mi nascosi e cercai di non farmi scoprire. Probabilmente pensò che ero ancora in bagno così sfoggió il suo solito sorriso e disse:
"No, non è la mia ragazza. Avete ancora qualche possibilità" e fece l'occhiolino ad entrambe. Stavo per scoppiare a ridere. Era ridicolo.
Le due ragazze se ne andarono salutandolo e io sbucai fuori dal mio nascondiglio.
"E così Mattia Briga quelle due ragazzine hanno più possibilità di me?"
Incrociai le braccia e cercai di essere seria ma non ci ruscí. Scoppiai a ridere prima ancora che lui potesse rispondere.
"Ho fatto una figura di merda, lo so."
"Diciamo che le hai illuse parecchio.Ma si può sapere cosa volevano da te?"
Lui ci pensò su un attimo. Era evidente che non voleva dirmi la verità.
"Ok, ho capito. Questa fa parte delle cose che io non posso sapere della tua vita?"
"Si. Non voglio mentirti trovando una scusa. Ti assicuro che prima o poi ti dirò tutto. Adesso però non è il momento giusto ma ti prometto che tutti ti sarà più chiaro alla fine."

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