Dichiarazioni

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Non avevo mai visto Mattia così stupito da a quando lo avevo conosciuto. E stupire una persona come lui, che ha sempre il controllo su tutto, è veramente difficile. Almeno fino ad ora. Non feci in tempo a pensare a quanto fossi stata impulsiva rispondendogli in quel modo, che lui si riprese quasi subito dallo stato di sbigottimento in cui era caduto.
"Cosa? Tu...come fai a sapere che...?"
Wow. Ero riuscita a lasciare senza parole Mattia Briga.
"L'ho scoperto qualche giorno fa. So che sei un rapper Mattia."
Lui ci pensò su un attimo.
"Te l'ha detto Alessandro vero?" Sembrava arrabbiato.
"No, non me l'ha detto lui. Non devi dargli la colpa dei nostri problemi. Lui non c'entra niente."
"E allora chi te l'ha detto?"
Sospirai. Gli raccontai tutto. Gli dissi che avevo visto un suo video su youtube per caso, che era stata Marina a farmelo ascoltare e poi tutto il resto. Mattia non disse nulla e mi ascoltò attentamente. Pensavo che mi chiedesse altre spiegazioni invece si limitò a dire:
"Come ti sembrano le mie canzoni?" Uffa, perché mi doveva sempre mettere in difficoltà? Adoravo il suo modo di scrivere, le melodie e le parole delle sue canzoni.
"Sono molto belle" mi limitai a dire. Non volevo illuderlo. Ma lui capì che non stavo dicendo tutta la verità.
"Voglio sapere cosa pensi veramente delle mie canzoni. Anche se sono commenti negativi, non importa."
"Perché ti interessa tanto sapere il mio punto di vista?"
"Perché sei importante per me, perché voglio che tu entri nel mio mondo finalmente."
"Vuoi sapere la verità? Ogni volta che ascolto le tue canzoni mi emoziono. Penso di saperle già a memoria. Ogni giorno da quando ho scoperto il tuo segreto esco da lavoro, mi metto le cuffiette e comincio ad ascoltarti. Ti ascolto e penso a noi due, sempre. Al nostro rapporto, a quello che potevamo essere. Ma poi mi viene in mente che tutte quelle canzoni non sono dedicate a me ma a un'altra ragazza, la tua ragazza. Ma io continuo ad ascoltarti senza fermarmi anche se mi fa male. Le tue canzoni parlano d'amore,un amore però che non posso condividere con te."
Non avevo programmato di rivelargli tutte quelle cose. In realtà non avevo proprio pensato a parlargli dei miei sentimenti. Solo dopo aver finito di parlare mi sentì meglio. Mi ero come svuotata di un peso che mi opprimeva da giorni ormai.
Stavo tremando e Mattia se ne accorse.
Si avvicinò sedendosi di fianco a me. Mi abbracció avvolgendomi tra le sue braccia. Cazzo, quanto mi mancavano i suoi abbracci. Inspirai profondamente il suo profumo che adoravo. Mi diede un bacio sulla fronte e io affondai nel suo petto.
Restammo così per più di dieci minuti. Io avevo gli occhi chiusi e lui mi accarezzava i capelli come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"Non te lo meriti." Mi disse spezzando l'atmosfera magica che si era creata tra di noi.
"Ti ho fatto soffrire troppo. È strano perché io pensavo di proteggerti nascondendoti tutto ma ho ottenuto l'effetto contrario." Il suo tono duro che aveva fino a poco prima era scomparso e aveva lasciato il posto alla dolcezza tipica di Mattia.
"Perché mi hai nascosto il fatto che sei un rapper?"
"Il mondo dello spettacolo è molto duro. Ma non te l'ho tenuto nascosto per questo motivo, bensì perché avevo paura."
"Paura di cosa? Del mio giudizio?"
"Paura di perdere il controllo sul mio lavoro. Paura di non riuscire più a scrivere. Paura di sconvolgere l'equilibrio che avevo creato tra la vita privata e la musica."
"Ma non capisco una cosa. Perché a me non hai detto niente e invece la tua ragazza sa tutto?"
"Con lei è diverso. La conosco da prima che diventassi famoso e in un certo senso mi ha aiutato a diventare il cantante affermato che sono ora."
"Come hai fatto a scoprire questa tua passione?" Volevo sapere tutto su di lui e sul suo passato.
"È da quando ho 16 anni che scrivo. Stranamente la mia passione è nata tra i banchi di scuola. Ho viaggiato molto e quando soggiornai in Danimarca cominciai a scrivere. Lì non conoscevo nessuno e non capivo la lingua. Così mentre ero a scuola mi sono dato alla scrittura. Da lì ho capito cosa volevo fare da grande."
"Quindi aveva già un'idea precisa di quello che volevi essere? Non hai mai avuto dei ripensamenti?" Quanto invidiavo la sua sicurezza. Se fossi stata decisa come lui sarei già una fotografa affermata.
"Ho sempre avuto molta fiducia nella mia musica. Però ti confesso che avevo anche un piano B. Avevo cominciato l'università con l'intenzione di studiare lingue. Poi però ho lasciato tutto e ho inseguito la mia carriera artistica grazie a..." Non terminò la frase ma io capì a chi si stava riferendo.
"Grazie a Ludovica?" Finì la frase al posto suo.
"Si grazie a lei. Mi ha spronato a continuare a fare musica e io seguito il suo consiglio."
"Se non fosse per lei non saresti arrivato ad essere così famoso."
"Già." Disse senza troppa convinzione.
Sembrava pensieroso. Quanto avrei dato per sapere a cosa stava pensando.
"La ami vero?" Era una domanda che volevo fargli da tempo.
Lui ci pensò su un attimo.
"Non quanto amo te" mi disse.

Il nostro amore è polvere da sparoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora