Instore

1K 80 5
                                    

Ripensai per molto tempo alla conversazione con Ludovica e al modo per incontrare Mattia. Poi mi ricordai che Ludovica mi aveva parlato degli instore o firmacopie e decisi che avrei potuto vedere Mattia in uno di questi suoi incontri con i fan.
Cercai su Facebook le prossime date dei suoi instore e mi resi conto che tra due giorni Mattia sarebbe tornato a Roma in un centro commerciale. Quella era la mia occasione e non potevo lasciarmela sfuggire.

In quei due giorni antecedenti all'instore mi preparai psicologicamente a quello che sarebbe stato il nostro primo incontro dopo mesi. Di sicuro lui non si sarebbe aspettato di vedermi perché non sapeva del mio incontro con Ludovica. Dovevo giocare con il fattore sorpresa: infatti se fossi piombata a casa sua poteva benissimo non aprirmi o cacciarmi via. Invece grazie a questo evento avrei potuto finalmente parlargli e lui non poteva far altro che ascoltarmi.
Il mio piano sembrava perfetto ma in realtà non lo era affatto.
Finalmente arrivò il giorno dell'instore. Arrivai con un ritardo di due ore buone visto che non trovavo il centro commerciale e il navigatore non mi stava aiutando così come il traffico tipico di Roma. Quando arrivai capì subito che non avevo tenuto conto delle migliaia di fan che si trovavano all'interno dell'edificio.
Come avrei fatto a parlare tranquillamente con Mattia? C'era troppa gente e sopratutto troppa confusione. Non capivo come Mattia riuscisse a sopportare quel casino.
Non mi misi subito in fila. Aspettai in un angolo che la gente cominciasse ad andarsene ma tutti rimanevano lì anche dopo che Mattia aveva firmato la copia del loro CD.
Lui non mi poteva vedere, c'era davvero troppa gente però comunque cercai di non avvicinarmi troppo. Infatti avevo indossato la sua maglietta "Campione di sogni" molto appariscente e avevo portato anche il CD con incisa la canzone "Esistendo".
Alla fine decisi di mettermi in fila. Ero l'ultima. Ormai la gente non arrivava più e per fortuna la folla cominciò ad andarsene. Ok, iniziavo ad essere agitata.
Non mancava molto al mio turno quando la ragazza davanti a me si girò e mi chiese:
"Wow, bellissima la maglietta. Ma dove l'hai comprata?"
Ok, forse era meglio se la lasciavo a casa.
"Ehm, me l'hanno regalata i miei. Sanno che sono una grande fan di Briga"
Cercai di essere più convincente possibile. Non potevo dirle che me l'aveva regalata Mattia. Mi avrebbe fatto troppe domande e non avevo voglia di inventare altre scuse.
Delle bugie ne avevo abbastanza. Lei sembrò credermi ma continuò per svariati minuti a dirmi che ne voleva una uguale.
Stavo per rispondergli in malo modo quando arrivò il suo turno.
Oh cazzo, dopo toccava a me. Il cuore cominciò a battermi forte e ripensai a quello che stavo facendo. Forse la mia decisione era troppo azzardata. Non avrei dovuto presentarmi lì come se niente fosse. Chissà Mattia come avrebbe reagito.
Lui intanto era ancora chino sul tavolo intento a firmare CD e cartelloni. Non mi aveva ancora notato per fortuna.
Arrivò il mio turno. Io ero indecisa sul da farsi e la guardia mi spinse avanti. Mi ritrovai sopra al palco con centinaia di persone che stavano guardando e altrettante telecamere.
Mattia intanto stava salutando il suo pubblico e non si era accorto di me.
Io mi feci coraggio e gli porsi il CD.
All'inizio Mattia sembrava perplesso. Senza alzare gli occhi mi disse:
"Scusa ma questo non è il mio disco quindi non posso...." poi capì che invece quel CD l'aveva masterizzato proprio lui e che la scritta Esistendo era opera sua.
Finalmente si girò verso di me e mi disse sbarrando gli occhi:
"E tu cosa ci fai qui?"
Era sorpreso di vedermi. Stavo per rispondergli quando mi resi conto che tutti ci stavano fissando. Fans, telecamere, guardie. Tutti ci guardavano perplessi e stranamente nell'edificio caló un silenzio surreale. Di sicuro nessuno si aspettava quella reazione da Mattia.
Avevo sbagliato, non dovevo piombare nel centro commerciale rovinando il suo incontro con i fan. Cercai di rimediare al mio sbaglio. Mi avvicinai a Mattia, lo abbracciai come avevo visto fare tante volte quel giorno e gli sussurrai:
"Ho bisogno di parlarti ma non qui"
Non so se aveva capito quello che gli avevo detto, ad ogni modo mi girai verso il fotografo e feci un sorriso a trentadue denti. Feci finta di essere una sua fan e salutai Mattia con tanto di "È stato bellissimo conoscerti"
Anche lui sorrise e fece finta di niente. Tutti proseguirono le loro attività e i fan ricominciarono ad urlare il suo nome.
Cercai con diversi intoppi di uscire dalla miriade di persone che affollava il centro commerciale. Molti come me se ne stavano andando e capì che l'instore stava terminando.
Non sapevo cosa fare. Gli avevo detto che dovevo parlargli ma non so se Mattia aveva recepito il messaggio. Volevo uscire dal quel posto claustrofobico ma prima di tutto andai in bagno. Dovevo rinfrescarmi un po'. Era stata una giornata molto stressante.
Quando uscì dopo svariati minuti notai che ormai quasi tutti se n'erano già andati. Ormai il centro commerciale era quasi vuoto e anche io mi avviai verso l'uscita.
Tirai fuori il CD dalla borsa. Uffa, dalla fretta e dalla confusione non mi aveva neanche firmato il CD. Stavo per rimetterlo dentro quando qualcuno me lo sfilò dalle mani.
Mi girai e vidi Mattia in piedi davanti a me che stava autografando il CD.
"Ho promesso a tutti che non me ne sarei andato prima di aver firmato tutti i dischi. Mancava solo il tuo"

Il nostro amore è polvere da sparoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora