"Mi stai prendendo in giro?" Chiesi a Mattia appena mi restituí il telefono. Avevo cercato in tutti i modi di riprenderlo mentre Claudia era ancora in linea, ma lui era troppo alto e faceva di tutto per non farmi avvicinare. Dopo qualche secondo inoltre, salutó Claudia e chiuse la chiamata.
Mattia si mise a ridere mentre posò il mio telefono sul tavolino del salotto.
"Non vorrai mica che ti lasci andare a casa con tutte quelle persone che hanno invaso il tuo appartamento."
"E perché no? Tanto conosco tutti" in realtà non era vero. Non conoscevo quasi nessuno degli amici delle mie coinquiline e di sicuro non avevo voglia di andare ad una festa.
"Beh, io non ti riporto a casa però non ti obbligo a stare qui. Vai da sola se vuoi."
"Non mi lasceresti mai tornare a casa da sola."
"Ma si può sapere perché non vuoi rimanere qui?"
Io lo guardai scuotendo la testa. Non ci arrivava proprio?
"Ti sei dimenticato quello che stavamo per fare?" E per enfatizzare indicai il divano. "Non voglio rimanere una notte intera a casa tua."
"Non sono così disperato. Non ho bisogno di inventare una scusa per andare a letto con una ragazza. Poi sai benissimo che non lo farei mai."
'Si ma stavamo per farlo' pensai però preferì rimanere in silenzio. Non volevo continuare a discutere di quella faccenda. Mi metteva solo in imbarazzo.
"Poi tu dormirai nel mio letto e io qui sul divano"
"Sicuro?" Dormire in camera sua sarebbe stato veramente strano. "Sennò posso dormire io sul divano"
In quel momento la mia pancia brontoló e anche Mattia la sentì. Sorrise.
"Che ne dici se prima ordiniamo una pizza?"
"Si, forse è meglio."
Mentre lui ordinò la pizza io preparai la tavola. La cucina era pulitissima ma probabilmente perché Mattia non cucinava mai. Si vedeva che era nuova.
"Tu non cucini spesso eh?" Gli chiesi quando tornò.
"Si vede tanto? In realtà non sono un esperto in cucina. E poi sono spesso in giro per il mio lavoro."
"Ti insegneró a cucinare qualcosa. Ma non qui. Preferisco la mia cucina."
"Come vuoi. Voglio conoscere le tue coinquiline un giorno. Sopratutto Marina che è anche una mia fan."
"È vero purtroppo. Sono giorni che mi chiede continuamente di te."
"Ma almeno è carina?"
"Dai stupido" gli diedi un pugno sulla spalla "Ha già un fidanzato però mi assilla con la storia che ti vuole conoscere perché sei il suo idolo. Glielo devo, in fondo e grazie a lei che ho scoperto la tua musica."
"Ma sul serio sai a memoria le mie canzoni? Cioè in così poco tempo le hai già imparate?"
"Vuoi mettermi alla prova?" Scherzai ma lui prese la sfida sul serio.
"Aspettami qui." Mi disse. Tornó dopo poco con una chitarra. "Ok vediamo se mi stai dicendo la verità"
Cominciò a suonare. Semplice. Era 'Sei di mattina'.
'Quei modi di fare
A nobilitare
Ogni tuo comportamento
Che sono le sei di mattina
Ma è di mattina che soffia il vento
Io sono qui a scrivere ancora
A ridere ancora di me, mentre
Un raggio di sole ti sfiora
Con le lenzuola poggiate sul ventre'
Cantai pensando che era proprio questa la canzone che avevo sentito per la prima volta su Youtube. Lui mi guardò affascinato e stupito. Non pensava che sapessi veramente la sua canzone. Solo al ritornello si riprese e cominciò a cantare con me:
'Le sei di mattina
E lei di mattina
Metti che mi sta a fianco
Non sono lo scemo di prima
E verso la china su un foglio bianco
Non faccio questioni di stato
Zero emissioni di fiato, mentre
Quelle altre che m'hanno lasciato
Pregano il fato che muoia per sempre'
E andammo avanti così guardandoci negli occhi finché non fummo interrotti dal campanello. Erano arrivate le pizze.Mentre eravamo a tavola nessuno dei due parlò. Era evidente che cantare insieme ci aveva uniti ancora di più. Ormai sapevo tutti di lui ed ero entrata nella sua vita. Quel lato intimo e personale che mi aveva nascosto ormai era uscito fuori e Mattia aveva deciso di condividerlo con me.
"Ludovica non ha mai cantato le mie canzoni." Mi disse dopo un po'.
"Magari lo fa senza che tu lo sappia" Perché mi stava dicendo queste cose?
"No,non penso. Anche se mi ha sempre aiutato a seguire il mio sogno, non si è mai particolarmente interessata alle mie canzoni."
"Ma le canzoni parlano di lei. È impossibile che non sia curiosa di ascoltarle."
"Beh, di sicuro le ha ascoltate. Mi ripete sempre che sono bravo a scrivere ma a volte sembra che le dia fastidio essere la protagonista del mio album."
"Perché? Io sarei felicissima se qualcuno scrivesse una canzone per me" dissi senza pensare. Forse era meglio se tenevo quel pensiero per me.
"Sul serio? Allora non ho sprecato il mio tempo inutilmente."
"Cosa vorresti dire?"
"Non ti sei mai chiesta cosa stavo scrivendo quando ci siamo incontrati sulla metro?"
"Beh, una canzone penso."
"Esatto. Ma avevo appena cominciato. Ero arrivato solo a concludere la prima strofa. Non riuscivo a continuare."
"E dopo?"
"Poi ti ho conosciuto e mi è tornata l'ispirazione. L'ho continuata pensando a te."
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Il nostro amore è polvere da sparo
FanfictionChiara è una ragazza con un carattere molto difficile. È testarda, scontrosa, diffidente e maleducata. L'unico che la sopporta è il suo ragazzo ma ultimamente la loro relazione non va molto bene. Chiara in realtà è anche molto fragile e insicura ma...