Capitolo 3

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E così l'alleanza tra Mugiwara e Law era stata decisa e, nonostante alcuni membri del loro equipaggio non fossero convinti della fedeltà di Law, il loro capitano Luffy aveva deciso di unirsi a lui e nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea.

Mei non si era ancora ricongiunta con Kin'emon e la ricerca di Momonosuke era rimasta in stand-by a causa della sequela di eventi che li avevano coinvolti. Era evidente che la situazione da lì in avanti si sarebbe fatta più critica, dato che i pirati presenti sull'isola avevano intenzione di catturare Caesar e liberare i bambini. E benché Mei ci stesse capendo poco dei piani di Law, una cosa era certa: non sarebbe rimasta a guardare quei poveri bambini strappati dalla loro famiglia e sottoposti a strani esperimenti senza fare nulla.

Luffy, Nico Robin e Franky si erano allontanati già da diverso tempo, così anche Law assieme a Chopper. Nella caverna erano rimasti Usopp, Nami, Mei e tutti i bambini che dormivano placidamente poiché addormentati dalle palline soporifere di Usopp.

L'urto violento causato dalla testata di un bambino incatenato contro la roccia fece voltare di scatto Mei. La bambina in questione, Mocha, che aveva incontrato nella Bisquit Room poche ora prima, si era svegliata dal sonno, mostrando nuovamente i tipici sintomi da astinenza: "CANDY," urlò la bambina.

"Usopp, svelto, falli addormentare," ordinò prontamente Nami.

Usopp si portò entrambe le mani alla testa, strabuzzando gli occhi in una espressione terrorizzata:" Ci ho già provato, ma non funziona più."

"Liberateci da queste catene," urlò il bambino gigante con i capelli biondi. "Mi fa male la testa," si lamentò un altro dalle dimensioni più contenute, tenendosi la testa tra le mani. Ben presto tutti i bambini iniziarono ad urlare e dimenarsi in preda al dolore.

"Posso cercare di tenerli fermi, – iniziò a dire Mei titubante, – ma se non riesco a controllare la forza del mio potere...ho paura che potrei fargli male."

Usopp si voltò di scatto verso di lei:" Potere? Hai mangiato un frutto del diavolo?"

Mei annuì:" sì, ho ingerito un rogia e posso produrre vento dal mio corpo, ma non sono capace di utilizzarlo, per questo non garantisco la buona riuscita dell'operazione."

Nami sospirò:" Meglio di no, né io né Usopp sapremmo come gestire un eventuale incidente...i rogia sono abbastanza problematici."

Prima che potessero formulare un piano per arrestare l'avanzare dei bambini disperati, il gruppo di infanti iniziò ad urlare in coro la parola "MASTER" e in massa corsero alle spalle di Nami, Usopp e Mei, esattamente dove era sbucato, a pochi passi dall'ingresso della grotta, Caesar Clown.

"Shurururu," iniziò a ridere il Master, le lunghe vesti del suo camice gli fluttuavano intorno nascondendo la parte inferiore del corpo, "vi siete proprio comportati male..."

"Comportati male?" ribatté Nami.

"Perché li avete fatte uscire? Non vedete che i bambini stanno soffrendo?" chiese Caesar con tono mellifluo.

"Che faccia tosta," eruppe Mei, "sei tu quello che li sta drogando!"

"HEI HEI," l'ammonì Usopp, spostando lo sguardo da Mei a Nami, le quali sembravano sul punto di correre contro a Caesar per ribaltarlo come un calzino, "Law ha detto che è un rogia da 300 milioni!" ricordò il cecchino.

"Questi bambini vogliono tornare a casa e noi li porteremo via da questo posto," replicò Nami.

"Shurururu, vi sembra che vogliano tornare a casa?" chiese lo scienziato allungando la bocca in sorriso inquietante, mentre i bambini si radunavano intorno a lui urlando il suo nome e richiedendo nuovamente le caramelle.

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