Capitolo 13

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"NON SE NE PARLA," urlò Kin'emon guardando di sbieco Mei.

"Non ho bisogno del tuo permesso," sottolineò Mei incrociando le braccia al petto con disapprovazione, "che tu lo voglia o no, io ci andrò."

Robin, che aveva ascoltato silenziosamente per tutto il tempo il racconto di Mei e Law, finalmente parlò: "Ho paura che se è coinvolta l'organizzazione di spionaggio della Chiper Pol 0 allora ci sono buone probabilità che su quell'isola stiano combinando qualcosa di losco."

"Non abbiamo la certezza che i rapimenti siano correlati all'apparizione dell'isola, alcuni sostengono che le due cose appaiono in contemporanea. Il fatto che vengano rapiti solo civili non è sicuramente normale," intervenne Law.

"Solo civili? È certa questa cosa?" chiese Zoro.

"Non è certa, o meglio, a Wano è stato così," rispose Mei, "però è anche vero che, se io fossi qualcuno che sta tramando qualcosa e ha bisogno di rapire delle persone, beh non andrei a rapire qualche sottoposto di un Imperatore o qualcuno della Marina...preferirei prendere gente poco influente, cosicché la loro sparizione passi meno inosservata possibile."

Kin'emon digrignò i denti innervosito: "Non manca molto ad arrivare a Zou, non possiamo fermarci ora per qualcosa che non è certo."

"Infatti tu e Kanjuro vi dirigerete a Zou non appena Bartolomeo ci porterà vicino all'isola volante, così potremmo portare avanti in parallelo quello che c'è da fare," ribatté Mei con la risolutezza di chi non ammetteva repliche.

Bartolomeo, in piedi e a braccia conserte dietro Mei, fece una smorfia con disapprovazione, poi disse: "Non ho detto che ti porterò vicino a quell'isola..."

"Mei," la chiamò Luffy diventato improvvisamente serio, "hai detto che la tua amica è stata rapita? Pensi che sia stata portata sull'isola fluttuante?"

Mei annuì piano. "Non posso darti la certezza, Luffy, ma, al di là di questo, non sarei a posto con me stessa se venissi a sapere che questa storia è vera e io non ho fatto nulla pur avendo in mano queste informazioni," sospirò, "potremmo non trovare le risposte che cerchiamo, oppure potremmo trovarci di fronte a qualcosa di meno drammatico di quello che stiamo pensando tutti...ma non riesco ad essere indifferente. A Punk Hazard abbiamo visto come Caesar stava provando a trasformare le persone in giganti, come posso escludere che non stiano combinando dell'altro?"

Il capitano dei Mugiwara annuì in segno di approvazione, poi sorrise: "Bartolomeo! Seguiamo la vivre card che hanno trovato, una volta lì porterai Franky, Usopp, Kin'emon e Kanjuro a Zou, mentre noi ci fermeremo temporaneamente sull'isola."

Franky portò una mano alla fronte per mimare un saluto militare in segno di assenso, mentre Usopp tirò un sospiro di sollievo: non aveva decisamente voglia di un'altra avventura pericolosa, per di più su un'isola fluttuante.

"LUFFY-SAMA, come desideri," disse Bartolomeo sprizzando gioia da tutti i pori. Era bastato il solo ordine di Luffy per cambiare la decisione di quello strano pirata dai capelli verdi...

Kin'emon si avvicinò a Mei sconsolato: "Mei-dono, non posso lasciarti andare da sola..."

Mei portò una mano sulla spalla dell'uomo, seduto accanto a lei con il volto disperato: "Kin'emon, puoi provare a fidarti una volta?" chiese la donna con tranquillità, "non sarò da sola, hai visto cosa sono in grado di fare queste persone, no?"

Il samurai la guardò un'ultima volta con dispiacere, poi annuì sconfitto e si allontanò assieme a Kanjuro.

Law si avvicinò a Mei e le porse la lettera contenente la vivre card: "Sai come funziona?" le chiese poi.

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